cultura

"Il mondo nella mia penna. La Serpara immaginata" - 20

venerdì 7 settembre 2018
"Il mondo nella mia penna. La Serpara immaginata" - 20

L'OPERA: "STECKENPFERD" di Ursula Stalder, opera in vernice, ferro, oggetti trovati

Insieme ai miei amici ci siamo imbattuti in una statua molto strana. Questa scultura mi ricorda i cartoni animati e i film horror. Dal mio punto di vista sembra molto complessa. La colonna è divisa in quattro facciate tutte uguali, che sono composte alla base da bambole. A primo impatto, mi ha ricordato la storia di un film horror che mi aveva raccontato la mia maestra di teatro. Il film si intitolava “La bambola assassina”, ed è molto molto inquietante. Nelle facciate ho notato anche teste di bambole di colore bianco e nero. Per me questo dettaglio cromatico non cambia la sostanza, ovvero che sotto c’è sempre una bambola: infatti, neri o bianchi, apparteniamo tutti allo stesso genere. A giudicare dalle proporzioni notevoli e dalla stranezza dell’oggetto, potrebbe provenire dall’America. Però osservando dai decori potrebbe esserci stato lo zampino di un conoscitore dell’antica cultura egizia. Infatti al di sopra delle bambole ripetute su tutte le facciate vi sono delle forme geometriche che mi rammentano i geroglifici.

GIUSEPPE LIDONNI, Classe 1C Scuola Media "Luca Signorelli", Orvieto

Questa statua mi ricorda molto la pittura antica geroglifica degli Egizi perché ci sono tutti oggetti, sia grandi che piccoli, che assomigliano ai simboli geroglifici. Non mi piace il fatto che alcuni oggetti non sono al proprio posto perché si sono staccati. In tutti questi oggetti ci sono due bambole ed una papera senza corpo e mi inquieta un po’. Poi ci sono dei pezzetti di lego con dei piccolissimi personaggi, c’è anche un pezzo di rete, ma non solo… Ci sono pezzi di ferro, sassi e conchiglie che mi ricordano il fondale marino di quando vado in barca. Mi fa molto ridere che c’è un cavallo di ferro attaccato che sembra di vedere un sassolino a forma di cuore come quello che quando ero piccola mia zia prese e me lo regalò. C’è anche un piccolissimo pettine delle bambole come quello che avevo io con il quale ci pettinavo la mia bambola, poi ci sono moltissime altre cose. A me piace molto la statua-obelisco di Ursula Stalder perché è molto alta e in tutti e quattro i lati ci sono oggetti di diversa misura, tutti attaccati. Mi dà una sensazione di sottomissione perché è molto più alta di me; secondo me è una statua di origine remota con cui gli Egiziani o gli alieni volevano dirci qualche cosa in codice, che però noi non riusciamo a capire; può essere che è una chiamata di aiuto o vuole dire che nel passato le statue erano così, non si sa. Io mi chiedo il perché questo scultore ha idealizzato questa statua. Ho pensato a qualche ipotesi, ma fanno ridere; per esempio voleva rappresentare la realizzazione delle sculture degli alieni come se la immaginava. O forse perché aveva così tanti oggetti che non sapeva dove metterli e gli venne l’idea di attaccarli in questa statua. Poi ci sono molte altre ipotesi da farmi: la maggior parte sono insensate.

VITTORIA PEDICHINI, Classe 1D Scuola Media "Luca Signorelli", Orvieto

 

 

 

IL PROGETTO, LE PUNTATE PRECEDENTI

1. PULPOPUGNO

2. FEUERPALAST MIT 21 SAULEN

3. PICCHIO PINOCCHIO

4. MANTRA

5. DAMMI UNA MANO

6. FRUTTA PER LA SERPARA

7. ALBERGO GOLDONI

8. BOROPHRYNE

9. BETONBANANA

10. MISS

11. MUSEO DEL FUMETTO

12. PORTA

13. RESPIRO VOLANTE

14. SOTTOFUOCO

15. FEUERKRÖTE

16. LATTE DI ROCCIA

17. SEDE DI GIANO

18. APOCALYPTOR

19. VENERE E DAVIDE NELLA VALLE