advertising
cultura

"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 12

venerdì 15 settembre 2017
"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 12

Quelle che state per leggere sono parole di studenti delle scuole medie, nella fattispecie della 2D del “L.Signorelli” di Orvieto e della 1C e 2C del “M.Buonarroti” di Montecchio. Ma sono strani testi, diciamolo subito. Strani perché non vengono dai banchi di scuola: sono stati scritti in strada, in piazza, in un angolo, al mercato, ai giardini, in un negozio, al bar. Fuori. In precario equilibrio. Strani perché abbiamo chiesto ai nostri alunni di descrivere persone di un’altra città: i ragazzi di Montecchio sono andati sulla rupe a cogliere gli orvietani, e viceversa. Strani perché gli abbiamo detto di provare a non farsi vedere, a osservare la vita dall’esterno, a nascondersi tra le zolle (diceva qualcuno), impicciarsi degli altri e immaginare quello che i sensi non riescono a percepire. Insomma, a diventare scrittori. Che è un po’ diverso da fare un semplice esercizio scolastico. Ecco, questo è il risultato di queste due sedute scambievoli di descrizioni dal vero. Leggendole, noi ci siamo a volte divertiti e a volte commossi. Sempre ci siamo sentiti orgogliosi di questi ragazzi. Buona lettura!

Prof.ri Alessandra Bennati e Andrea Caponeri

 

BAMBINA

Sto girando per le vie di Montecchio, in cerca di un'ispirazione, di una persona da descrivere che mi soddisfi in pieno.
Osservo e riosservo, ma niente: non riesco a trovare nessuno che mi affascini in modo particolare.
Fino a quando, però, ad un certo punto, passando per un giardinetto, noto una bambina veramente molto bella.
Avrà più o meno uno, due anni, un visino davvero dolce, con due guanciotte paffutelle tutte da strizzare, i capelli biondi come il sole abbagliante in un caldo pomeriggio d'estate. Hanno poi dei riflessi più scuri, sono ricci ricci, mi ricordano molto quelli di Georgie, un famoso cartone animato degli anni Novanta.
Gli occhi "sorridono", sono color nocciola con ciglia lunghe e voluminose.
La carnagione è piuttosto chiara, con la pelle liscia come una pesca.
Sta dondolando sull'altalena, mentre la mamma la guarda con molto amore, quell'amore che solo un genitore può provare per il proprio figlio.
Mentre si dondola, sorride: chissà cosa immagina? Forse mondi fantastici lontani dai nostri, dove tutto è diverso e senza dubbio migliore.
Dopo essere scesa dall'altalena, sale le scalette per andare sullo scivolo, come una principessa che si diriga verso il proprio castello attesa da tutto il popolo, dopodichè scivola e viene presa al volo dalla mamma che la stringe forte a sé dandole un bacio.
Quanta felicità e spensieratezza vedo nel suo volto che contagia anche le persone che la guardano e che mi fa ricordare quando anche io passavo tutto il pomeriggio ai giardinetti a giocare, senza fermarmi un attimo.

Susanna Menghinelli, II D
A.S. 2016-2017
"L. Signorelli", Orvieto

ALCOLISTA ESAGERATO

Sono qui seduta al tavolo di un bar e sto cercando il mio personaggio.
Ci siamo...ho trovato il mio personaggio ideale, avrà più o meno 20-25 anni e sembra un alcolista: lo noto dal fatto che si sta bevendo una birra Peroni, insieme al suo amico. Ora si è messo a messaggiare sul suo cellulare, beve di nuovo, secondo me è un po’ esagerato.
Ha degli occhiali neri posati sopra la fronte, i capelli bruni con del gel sopra, la barba e i baffi piuttosto rasati e le orecchie a sventola. Una cameriera gli ha appena portato un piatto di pizza e un’altra birra, credo una pizza margherita e anche una bottiglia di acqua. Mangia e beve molto in fretta, forse deve andare a lavorare.
Si è messo a parlare con il suo amico, anche lui tra i 20 e i 25 anni, solo ora posso sentire la sua voce. Ha una voce calda e tonante ed è straniero. Potrebbe lavorare come tecnico dei computer, adesso però è andato a pagare il conto e se ne sta andando via; secondo me è inglese ma parla anche un po’ di italiano.
Indossa pantaloni di colore marroncino, corti fino alle ginocchia, una maglietta a maniche corte celestina e delle scarpe bianche e nocciola, però non porta i calzini.
Ha un’andatura rilassata, tranquilla e stravagante, che mi fa pensare a un carattere viziato, testardo e arrogante.
Secondo me come avevo detto prima, potrebbe essere un tecnico dei computer, può essere venuto qui in Italia per visitarla o per trovare un nuovo lavoro, forse ha la mamma che fa la sarta e un papà che lavora in un negozio di alimentari.
Questo personaggio mi ha colpito perchè è strano che un ragazzo abbia un aspetto così serio, sembra un adulto di 50 anni, anche se non lo è.

Alessia Porcari, I C
A.S. 2016-2017
"M. Buonarroti", Montecchio

 

 

ARCHIVIO

"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 1

"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 2

"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 3

"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 4

"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 5

"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 6

"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 7

"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 8

"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 9

"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 10

"Occhi allo Specchio". Descrizioni dal vero Orvieto-Montecchio - 11