"Il mondo nella mia penna. La Serpara immaginata" - 18
L'OPERA: "APOCALYPTOR", di Ralf Sander, strumenti a fiato, audio
L'oggetto che sto per descrivere è una statua molto particolare che si trova nel parco della Serpara a Civitella d'Agliano in provincia di Viterbo. Questa statua è formata da diversi metalli e materiali metallici tra cui la tromba, il trombone, la tuba, il corno e il bassotuba. Questa statua sembra molto vecchia, ma in realtà è stata costruita da uno scultore svizzero solo nel 2015. E' una statua molto particolare perché all'interno ha una radio di forma quadrata che racconta le brutte vicende accadute in passato. La voce che esce da questa radio è in lingua inglese.
Potrebbe parlare degli attentati dell'Isis che uccidono gente che con loro non c'entra niente sia a livello economico che culturale, ma solo a livello religioso. Inoltre narrerebbe dei grandi stermini tipo quello di Adolf Hitler, un cancelliere tedesco di origine austriaca che nel giro di undici anni uccise sei milioni di ebrei. Il compito di questa statua sarebbe quindi quello di cancellare dalla faccia della terra tutte queste brutte vicende con il potere della musica. La musica serve per rendere tutto più sereno e bello. E' qualcosa di magico che ti aiuta a calmare la tua personalità. Ascoltarla è rilassante e liberatorio. L'unico problema è che questa statua si trova accanto ad una siepe molto alta e quindi non si vede molto bene anche perché è leggermente oscurata da una collina. Si trova all'entrata del parco della Serpara, ma nessuno riesce a guardare questa statua perché tutti i visitatori sono affascinati dal paesaggio che circonda il parco. La statua ha perso un po' di colore, infatti quando è stata costruita era color oro ed oggi a causa delle piogge si è un po' scolorita. Nonostante tutto, rimane per me sempre bellissima e secondo il mio parere questa statua può essere veramente considerata una delle statue più belle, affascinanti e particolari d'Italia e del Mondo.
FRANCESCO CINTIO, Classe 1D, Scuola Media “Luca Signorelli”, Orvieto
Non molto tempo fa, circa sette anni fa, un artista americano di nome Ralf Sander, costruì una statua e la chiamò Apocalyptor. Un tempo era in rame. Ora il rame è ossidato grazie alle piogge: ha un colore verdastro sul blu. La statua è molto imponente, alta almeno un metro e 80, è formata da molti strumenti a fiato tra cui sassofoni, trombe, tromboni... La caratteristica principale della statua è che con dei cavi installati all’interno riesce a parlare o ad emettere musica. I suoni che emette sono parole ricavate da telegiornali che, a quanto pare, parlano di molti eventi brutti. Mi fa pensare a un’arma molto pericolosa. Infatti, immagino che quest’oggetto potrebbe distruggere anche l’intera New York con un solo suono. Mi ha fatto immaginare la storia di una spia di nome Vincent, una delle spie più brave del mondo, messa a guardia dell’Apocalyptor. Vincent era sveglio da ormai una settimana per proteggere l’arma. Vincent ce la doveva fare doveva a proteggere quell’arma, a costo della sua vita. Ma un un giorno, un infiltrato riuscì a rubare la statua e a portarla da Harvey, il capo della nemici. Dopo tanti studi, Harvey riuscì ad attivare l’arma, quindi cominciò una vera e propria guerra: tutti i giornali cominciarono a scriverne notizie e notizie. Dopo tanti scontri, Vincent riuscì a riprendersi l’arma e a metterla al sicuro in giardino sperduto tra Lazio e Umbria. Ora l’Apocalyptor ha un blocco e nessuno è mai riuscito a scoprire come sbloccarlo, almeno per ora.
GIULIA RAGNO, Classe 1C, Scuola Media “Luca Signorelli”, Orvieto
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