Politica umbra nel caos, tra dimissioni e inchieste sugli appalti

Dopo il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, anche il primo cittadino di Foligno Nando Mismetti ha abbandonato il doppio incarico istituzionale dimettendosi dall'incarico di presidente della Provincia di Perugia, ufficialmente per essere maggiormente operativo soprattutto sul fronte della gestione dell'emergenza terremoto. Un altro sisma, metaforico, sta però in questi giorni scuotendo la politica umbra.
Scalpitano, i portavoce 5 Stelle umbri Tiziana Ciprini e Filippo Galinella secondo cui "le dimissioni di entrambi dal ruolo di Presidente della Provincia sono la conferma del caos già in atto generato dalla 'deforma' renziana, fatta apposta per mietere politici locali ancor prima dell’esito referendario". "Mismetti e Di Girolamo - dicono - sono la riprova che il doppio lavoro istituzionale non funziona. Figuriamoci se la supercasta di consiglieri regionali e sindaci, ovvero i senatori ‘part-time’ creati dall’assurda ‘deforma’ Boschi, dovranno svolgere sia la loro funzione locale, regionale o comunale, sia quella nazionale: nessuna delle due sarebbe portata avanti a tempo pieno, con conseguenze sull’operatività di questi organi che, invece, richiedono un impegno totale”. “Una vera e propria ‘Babele’ di Senato, instabile per natura, visto che la durata del mandato coinciderà con quella di consigliere regionale o sindaco, oltretutto, con il beneficio dell'immunità parlamentare, quindi non perseguibili per reati collegati al ruolo svolto come senatori. Non possiamo che ribadire un secco ‘No’ al Referendum costituzionale, poiché il ddl Boschi produrrà solo inefficienza e aumento dei costi e renderà completamente inutile un Senato a mezzo servizio".
Impietoso, il quadro che traccia la lista civica "I love Terni" fotografando una "città allo sbando, con assessore e dirigenti assenti e commissioni convocate senza documenti per lavorare, senza alcun rispetto per il consiglio comunale e per i cittadini esasperati". "È evidente - afferma Enrico Melasecche - la situazione di sbando. Da mesi e mesi i documenti richiesti da vari commissioni non vengono consegnati producendo perdite di tempo, disguidi, ritardi nella soluzione dei mille problemi sul tappeto. Il sindaco vive chiuso nel suo ufficio bunker e deve avere il coraggio di affrontare i problemi a viso aperto, sostituire gli assessori che si dimostrano incapaci proprio oggi in cui la riduzione del loro numero ma soprattutto la procedura di pre dissesto in corso impone una capacità operativa ed una presenza decisiva sui problemi. Salvo alzare bandiera bianca ...soluzione sotto molti aspetti ancor più opportuna".
A scuotere la Conca ternana, intanto, è anche la maxi inchiesta della procura sugli appalti assegnati dal Comune che nella mattinata di giovedì 17 novembre ha visto il personale della Questura e del Comando Provinciale delal Guardia di Finanza dare esecuzione a 30 provvedimenti di perquisizione emessi dalla Procura nei confronti di amministratori pubblici, dirigenti e funzionari del Comune di Terni, nonché di rappresentanti legali di società cooperative aventi sede nelle provincie di Terni e Perugia.
In tale contesto, sono stati notificati 16 avvisi di garanzia. I provvedimenti concernono indagini, avviate da circa un anno dalla Squadra Mobile della Questura, successivame affiancata da militari del Nucleo di Polizia Tributaria, relative al momento a reati di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. A due indagati è stato notificato un avviso di garanzia per falso ideologico. L'ingente materiale sequestrato è attualmente al valgio degli inquirenti. Tutte le fasi delle operazioni sono state coordinate dalla Procura della Repubblica. Nel registro degli indagati, anche gli assessori comunali Stefano Bucari e Vittorio Piacenti D'Ubaldi.
"Il Pd di Terni nutre profondo rispetto per il ruolo della magistratura, per i rappresentanti politici e istituzionali della città, che siamo certi sapranno collaborare con gli inquirenti nella più completa correttezza, e ovviamente per le persone coinvolte". Così, in una nota, le segreterie del Pd di Terni in merito alle cronache delle ultime ore. "Non ci stupisce affatto ma ci rammarica profondamente - si legge nella nota del Pd - l'atteggiamento quantomeno strumentale di quanti, in barba alle garanzie costituzionali, costruiscono processi sommari e scolpiscono sentenze definitive sulla base di avvisi di indagine.
Preoccupa che si possa pensare di rappresentare le istituzioni invocando il beneficio di procedimenti giudiziari su fatti tutti da dimostrare: significa non avere a cuore il futuro della città e attesta una assoluta incapacità di avere un progetto o una visione di prospettiva. Lo sciacallaggio è il peggior servizio che si possa rendere a chi ci sta guardando. Per quanto ci riguarda aspettiamo con serenità gli esiti degli accertamenti da parte degli inquirenti e rinnoviamo la nostra stima per le persone coinvolte e per gli amministratori del comune di Terni, ai quali compete la responsabilità di portare avanti il mandato, determinato dal voto dei cittadini, con determinazione e con l'obiettivo di assicurare a Terni un futuro di crescita e sviluppo".
"Aspettiamo con serenità gli sviluppi e gli esiti delle indagini che stanno coinvolgendo amministratori e tecnici del Comune di Terni insieme ai vertici di alcune cooperative" ha detto il responsabile Enti locali del Pd Umbria Andrea Pensi. "Rispettiamo il lavoro degli inquirenti - ha aggiunto - saremo fermi nel condannare eventuali responsabilità qualora vengano accertate e siamo fiduciosi del fatto che gli organi istituzionali a guida Pd sapranno collaborare in maniera del tutto corretta e trasparente con chi porta avanti le indagini".
"Siamo allo stesso modo rispettosi dei principi costituzionali che garantiscono i soggetti indagati. È per questo che riteniamo disdicevole l'atteggiamento degli esponenti locali del Movimento Cinque Stelle che dimostrano ancora una volta una doppia morale: ogni cittadino è innocente fino alla condanna definitiva solo se è un M5S; per gli altri valgono atteggiamenti forcaioli che nulla hanno a che vedere con il decoro istituzionale o con la martellante campagna referendaria di sedicenti difensori della Costituzione".
Olimpieri (IeT): "Sul blitz al Comune di Terni battete un colpo"
Trappolino (Pd) sulle indagini al Comune di Terni: "I 5 Stelle calpestano la Costituzione"
Gnagnarini: "Inaccettabili le dichiarazioni del consigliere Olimpieri"
Liberati (M5S): "Gli indagati si auto-sospendano subito o il Pd regionale intervenga"
Nevi (FI): "Il sindaco si dimetta o almeno rimuova i due assessori sotto indagine"

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