"Nessuno spacchettamento dello stabilimento Thyssen di Terni è possibile: Il suo profilo internazionale può e deve essere garantito solo e soltanto attraverso l'integrità del sito produttivo". Questa la posizione espressa dai sindacati nel corso di una conference call con la direzione generale per la Concorrenza della Commissione europea.
Un appuntamento nato dopo la lettera inviata da Cgil Cisl Uil all'Antitrust europeo per denunciare gli effetti del disinvestimento che Outokumpo, il colosso finlandese dell'Inox, si appresterebbe a fare su Ast per evitare una procedura di infrazione da parte dell'Ue per posizione dominante sul mercato europeo dell'acciaio inossidabile.
La direzione generale per la Concorrenza della Commissione europea, fa sapere Claudio Cipolla, segretario generale della Fiom Cgil di Terni, "ha rifatto il punto sulle tre ipotesi presentate da Outokumpo per evitare la procedura di infrazione europea". Su quelle che prevedono uno spacchettamento della Ast di Tern, cessione del sito esclusa la linea di produzione a freddo BA2 e il Tubificio, "abbiamo ribadito che lo stabilimento deve essere preservato nella sua interezza: bisogna salvaguardarne l'integrità, punto che ne garantisce l'eccellenza".
I sindacati hanno infine fatto notare "la contraddizione di una decisione che vuole ridurre la capacità produttiva di acciaio, introducendo vincoli stringenti, mentre non si interviene per la mole di importazioni". Intanto oggi, dopo l'incontro tra i vertici di Outokumpo e il governo presso la sede del Ministero dello Sviluppo economico, i sindacati fanno sapere che che incontreranno alle 15 la delegazione finlandese.