cultura

Sotto l'albero con Susanna Tamaro, l'A.Ge. fa festa nel Paese delle Rose

giovedì 19 maggio 2016
di Davide Pompei
Sotto l'albero con Susanna Tamaro, l'A.Ge. fa festa nel Paese delle Rose

La rosa, come simbolo di bellezza ma anche di amore e speranza. I figli, a cui dare futuro per una vita sana e felice. E la festa, quella di un paese dove si coltiva l'armonia. Rientra tutto nel progetto promosso dall'Associazione Genitori di Orvieto che, sempre di più, punta a fare del borgo di Rocca Ripesena non solo "Il Paese delle Rose" - attraverso il roseto didattico curato dal rodologo Walter Branchi e il profumo "Rosa di Rocca" - ma un vero e proprio "osservatorio sul mondo che vorremmo per i nostri figli".

A dispetto di una primavera capricciosa, dopo "L'Attesa" della fioritura, sboccia sabato 21 e domenica 22 maggio la seconda edizione della "Festa A.Ge." patrocinata da Comune e Cittaslow International. Per dare voce ai più piccoli, spazio alle idee, valore alla ricette. Per scoprire la propria terra camminando. Per entrare in sintonia con la natura e tenere vive le tradizioni. Perché tutto è musica. E "le fronde di ogni albero producono un suono diverso, se attraversate dal vento".

Parola di Susanna Tamaro, da sempre sensibile al mondo dell'infanzia e attenta a dinamiche e tematiche ambientali. Vincitrice della prima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi, mercoledì 18 maggio, è al Caffè Montanucci in occasione dell'annunciata presentazione ufficiale. Dialoghi sotto l'albero, i suoi, a partire da "Il Grande Albero" pubblicato nel 2009 per Salani Editore che la lega alla Scuola Primaria di Sferracavallo. "Uno dei libri più divertenti da scrivere, in cui dialogano diversi generi di alberi" rivela, a colloquio con il direttore di Cittaslow Pier Giorgio Oliveti di fronte a un libro che è "tergicristallo per certe concrezioni mentali". Favola positiva, pacifica, anche per adulti, con l'albero che si fa metafora di pregi e difetti della civiltà occidentale, pretesto per raccontare i cambiamenti.

Affabulazione arborea che tradisce ampia conoscenza botanica. "Non trovo altrettanta consapevolezza ambientale né animale – aggiunge lei, socia del CAI dal 1979 – nei bambini di oggi. Non provano curiosità per le stagioni del bosco, hanno il terrore di mosche e ortiche. La nostra mappa odorifera era molto più sensoriale. In una generazione, abbiamo rimosso il piacere di sporcarsi, rotolarsi, annusare, scoprire. In Italia c'è una bassa cultura naturalistica. Il nostro essere animale è seppellito da quello elettronico.

E tutta questa tecnologia eccita in maniera malsana la mente. C'è bisogno di contatto umano, di corpo. Di far correre il bambino di 8 anni che abbiamo dentro. Diradare la nebbia. Insegnargli a vedere e leggere il paesaggio in cui è immerso. La forza d'animo serve, anche se da sola non basta. Occorre la comunità per combattere l'indifferenza. Nessuno parla degli psicofarmaci che vengono somministrati durante l'infanzia".

È anche un problema di erosione semantica delle parole? C'è bisogno di tautologie come "acqua minerale" ed ossimori come "angeli tremendi"? "Il restringimento del vocabolario comporta la riduzione degli aggettivi, la banalizzazione dei sentimenti a mipiace-nonmipiace. Non sapere usare le parole è una grande povertà. E ai bambini non viene insegnato ad esprimersi, ma ad abbassarsi verso livelli minimi. La nobiltà d'animo dei capitani coraggiosi della letteratura cozza con esempi viventi come quelli di Schettino. Oltre questa gara al ribasso, c'è una vita interiore unica e incomparabile".

E poi ci sono le rose. "Le amo, anche se non sono un'esperta. Esiste una talea, di colore rosa antico, che porta il mio nome". È stata realizzata a Pistoia, ma sicuramente verrà piantata anche a Rocca Ripesena. "La prima – ricorda Monia Pieroni, presidente dell'A.Ge. Orvieto – è stata piantata nel 2011 ed è dedicata alla Madonna della Stella. Oggi, sono circa cinquecento e convivono in un posto magico. È, questo, il progetto più ambizioso dell'associazione, nata nel 2008 e retta dall'impegno volontario di chi ne fa parte. Prendersi cura di qualcosa, anche di una rosa, richiede tempo, impegno e passione. La rosa è l'occasione per costruire altro".

 

Di seguito il programma della due giorni strutturato in maniera itinerante:

sabato 21 maggio
8.30 – escursione con i bambini della scuola sul sentiero CAI Sferracavallo - Rocca Ripesena in compagnia degli asini

9.30 – apertura del mercatino dei bambini della Scuola Primaria

10.30 – i bambini di IV della Scuola Primaria "raccontano le loro rose", lettura della storia illustrata "Missione Rosetta", vincitrice del concorso "Rocca d’Autore"

15.00 – laboratori su prenotazione:
- profumi con Andrea Graziani: l'ascolto degli odori e l'uso della rosa nella cosmesi
- danze popolari con Paola Cecconi e Sofia Antonini
- bambole di pezza con Mirjam Casali
- origami "Mille rose, mille gru" con Natsuko Tomi
- pittura con Elda Libertazzi
- "La cucina del racconto": teatro, narrazione, gioco con Andrea Brugnera

20.30 – cena a tema all'Oasi dei Discepoli con intrattenimento musicale a cura della band giovanile "New Era"

domenica 22 maggio
8.30 – escursione sul sentiero CAI Sferracavallo – Rocca Ripesena in compagnia degli asini Partenza dal parcheggio dell’Oasi dei Discepoli, all’arrivo esperienza sul dorso degli asini

9.00 – Pianoro della Rocca - Incontro di Taiji Qi Gong: la meditazione in movimento con Gianni Trianni. Seguirà una dimostrazione della forma antica di Tai Chi Chen (prenotazione obbligatoria)

10.30 – Santa Messa

11.30 - conversazione con Davide Guarnieri (ex Presidente A.Ge Nazionale): “Rocca Ripesena come osservatorio sul mondo che vorremmo per i nostri figli”

12.00 - cibo, bevande e mercatino lungo le strade del borgo (imperdibili, le rose fritte!)

15.00

- Laboratori circensi con l’associazione culturale “Sul filo e dintorni”
- Laboratorio con gli asini
- Concerto degli allievi di violino e dell’Orchestra Giovanile della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole”
- Rappresentazione teatrale “The Blues Brothers” con la "Compagnia Mastro Titta"
- Performance del laboratorio propedeutico alle danze popolari
- Storie del Cuocistorie con Andrea Brugnera sui cambiamenti climatici
- Cronache terrestri: reading teatrale con quattro voci e violino sui cambiamenti climatici
- "Il Piccolo Teatro delle Fontane” di Castel Viscardo, performance tratta dallo spettacolo “Giulia Farnese”
- "Compagnia delle Vigne" di Sugano monologo di Guglielmo Portarena "Signor Generale"
- "Compagnia Alchimilla" in "Rose tra le note"

19.00 – concerto con Dino Graziani (violino) e Riccardo Cambri (pianoforte) nella Chiesa di Rocca Ripesena

Durante la festa musica dal vivo con Vieri Venturi, esposizione "Tufo Portatile" di Sara Spaccino, servizio navetta attivo sabato mattina e per l'intera giornata di domenica, con partenza dal Parcheggio dell'Oasi dei Discepoli

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