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Rocca Ripesena aspetta tutti a "L'Attesa" della fioritura delle rose

martedì 5 aprile 2016
di Davide Pompei
Rocca Ripesena aspetta tutti a "L'Attesa" della fioritura delle rose

Il posto delle rose, dove ogni rosa è al suo posto. E dove "il tempo della vita si confronta con quello di una rosa". Da annaffiare e recidere con cura e costanza, sopravvivendo all'inverno per indossare poi la luce di maggio. Nei vicoli del borgo si lavora per dare il benvenuto alla nuova stagione. E linfa sempre nuova al progetto "Rocca Ripesena. Il Paese delle Rose" promosso dall'Associazione Genitori di Orvieto.

Giusto un mese fa, i giovani allievi dell'Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi – la IV C della Scuola Primaria di Orvieto e la IV B di Sferracavallo – hanno piantato nuove rose. "Ognuno di loro – riferiscono i promotori del progetto – ha messo a dimora la 'sua' rosa, l'ha concimata, ha preso nota del nome e di quella rosa si prenderà cura. Come un piccolo principe". Sì, perché l'iniziativa dell'A.Ge. è stata anche l'occasione per coinvolgere i più piccoli nella lettura di alcuni brani.

Quelli del celebre e più celebrato racconto di Antoine De Saint-Exupéry, pretesto per riflettere sul significato dell'amicizia e del prendersi cura. Di qualcosa o qualcuno. Nella ferma convinzione che l'impegno volontario di tanti – soci e abitanti, in primis – aiuti a rendere sempre più capaci di futuro le radici dell'armonia e della collaborazione. "Si invita a donare un po’ del proprio tempo, idee o offerte – spiegano – per far vivere a lungo le rose. Solo così questo borgo continuerà ad essere luogo di bellezza e armonia".

E se è in maggio che si mostrerà nella sua più gradevole e piena fioritura, anche la sua attesa può rivelarsi un piacere da condividere. "Ma in attendere – annotava Eugenio Montale – è gioia più compita". È per questo, allora, che sabato 9 aprile a partire dalle 15 Rocca Ripesena invita – anzi, aspetta – tutti a "L'Attesa" della fioritura delle rose. "Un tempo – affermano dall'A.Ge. – di grandi emozioni. Tutto l’anno si attende di vivere questo momento sempre così sorprendente e pieno di vita. È l’arrivo dei fiori e delle essenze che ci porta grande eccitazione. Per questo, si parlerà dell’attesa anche come stato della mente".

Presterà la voce, la giornalista Brunella Tocci, leggendo poesie e testi. Non solo di Antoine De Saint- Exupèry. Ma anche di Raymond Carver, Jorge Luis Borges, Alexandre Dumas. E poi Roland Barthes, Chico Buarque, Gabriel Garcìa Màrquez, Rainer Maria Rilke, Emily Dickinson. E ancora Giorgio Gaber, Giacomo Leopardi, Ada Negri, Dino Buzzati, Ginevra Bompiani, Agostino D'Ippona, Laura Ricci, Fausto Cerulli.

Senza alcuna gerarchia, né precedenza. Ma anzi nella molteplice convivenza di voci, e di specie, di differente provenienza. Nel corso del pomeriggio sono previsti anche interventi filosofici affidati a Luca Umena e una visita del giardino, guidata dal rodologo Walter Branchi, direttore scientifico del progetto che ha allocato in maniera vegetativamente corretta oltre 400 tipi di rose. Da cui è nata anche la linea cosmetica "Rosa di Rocca".

A seguire, un concerto d’organo, eseguito dal maestro Nello Catarcia, con musiche di J. S. Bach, J. Langlais, A. Vivaldi-Bach, F. Liszt nella Chiesa di Rocca Ripesena, intitolata a Santa Maria della Stella, restaurata nel 2014. Un tè con i pasticcini del Caffè Montanucci, renderà più dolce l'attesa. Per dirla con Jorn de Précy: "L'aspetto per il tè, stasera. Come sempre mi troverà accanto alla finestra del salone mentre guardo fuori, mai stanco di aspettare".