cultura

Tre giorni pieni di eventi e colori per il secondo anno di "Orvieto in Fiore"

mercoledì 4 giugno 2014
di Davide Pompei
Tre giorni pieni di eventi e colori per il secondo anno di "Orvieto in Fiore"

Un rifiorire simbolico nella primavera che seguiva l'alluvione, in coincidenza con le principali solennità identitarie della storia locale che attraversano il periodo compreso tra la Pentecoste e il Corpus Domini. Questo, lo spirito con cui nel 2013 sbocciava “Orvieto in Fiore”, l'evento promosso dal Comitato Cittadino dei Quartieri praticamente a costi zero e con il dichiarato obiettivo di vedere la città risorgere dopo l'emergenza che l'aveva travolta. A un anno di distanza, gli stessi petali sono pronti a dischiudersi in un cartellone di eventi – patrocinato dai Comuni di Orvieto e Bolsena, in collaborazione con Associazione “Lea Pacini”, Opera del Duomo, Presidenza Regionale Umbria del Fai e Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto – allungatosi a dismisura.

Se la prima edizione ha avuto il senso della rinascita, quella pronta a mettere radici sulla Rupe da venerdì 6 a domenica 8 giugno, dopo la due giorni di anteprima appena conclusasi, dovrà avere quello della continuità. E della festa, in chiave turistica, ma prima di tutto della partecipazione cittadina e della riscoperta delle tradizioni nei diversi settori della vita sociale, grazie al coinvolgimento attivo delle varie realtà del territorio comunale. È anche per questo che i colori invaderanno sotto forma di addobbi floreali e stendardi non solo il centro storico, ma anche i quartieri ai piedi della Rupe fino alle diverse realtà frazionali a cui sono stati prolungati i confini giallo-blu dello Stella, quelli giallo-rossi del Corsica, bianco-rossi del Serancia e bianco-verdi dell'Olmo.

Partecipazione e interesse – confermano gli organizzatori – stanno gradualmente crescendo. Dopo le aiuole dei quartieri, quest’anno ci saranno altre sorprese. A Ciconia, sarà realizzato un percorso con i colori del Corsica che unirà la scuola dell’infanzia e la scuola elementare. Sono previsti poi addobbi floreali anche ad Orvieto Scalo. Accanto alle quattro infiorate già programmate nelle principali piazze dei quartieri del centro storico se ne aggiungeranno delle altre. Un gruppo di Ciconia ne realizzerà una a San Domenico, Torre San Severo la realizzerà un’altra a Sant’Andrea mentre Rocca Ripesena si attiverà per quella di San Giovenale”.

Tanto fermento comporta ovviamente le sue difficoltà gestionali, soprattutto al livello di coordinamento ma se l'entusiasmo contagioso e la voglia di condivisione continueranno a prevalere, per il 2015 le infiorate potrebbero essere molte di più. Nel 2013 vincitore assoluto della prima edizione del Palio della Palombella fu il quartiere Stella con 49 punti, seguito da Serancia (48 punti), Olmo (45) e Corsica (43). Il paliotto individuale se lo era aggiudicato Andrea Cavastracci (Stella) che con la propria balestra totalizzò 14 punti. Cinque, quelli che avevano permesso ai giallo-blu di vincere anche il palio delle infiorate rappresentanti i quartieri realizzate in prossimità della chiesa di San Giuseppe. Ma anche San Giovenale per l'Olmo (3 punti), San Domenico per il Corsica (2) e Sant'Andrea per il Serancia (1). Il palio ricamato con filo d'Irlanda da Iva Barbabella e custodito nella chiesa del quartiere vincitore è pronto ora ad essere rimesso in gioco. E Orvieto a fiorire di nuovo, con il sole di giugno.

Qui il collegamento con "Estate in Diretta" e il programma completo di Orvieto in Fiore

Le modifiche alla viabilità e alla sosta

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