sociale

Orvieto al World Social Forum di Nairobi per testimoniare la responsabilità sociale delle imprese

giovedì 18 gennaio 2007
di davidep
“Un mondo diverso è possibile” è lo slogan del settimo World Social Forum che si svolge in Kenia, precisamente nella città di Nairobi dal 20 al 25 gennaio. All’evento che fa incontrare persone da tutto il mondo impegnate nella lotta alle ingiustizie, prende parte quest’anno una significativa rappresentanza del coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e della Tavola per la Pace che ha sede in Umbria. Anche la città di Orvieto interverrà al seminario sulla responsabilità sociale d’impresa ed il rispetto dei diritti, portando la propria esperienza in favore della cooperazione e della solidarietà internazionali. Per tutta la durata della manifestazione si svolgeranno conferenze, incontri, proiezioni e workshop tematici dedicati all’economia sostenibile, alla democrazia reale, al libero accesso alla conoscenza e all’informazione, ai diritti e alla dignità dell’uomo ma soprattutto al ruolo della società civile dal momento che un approccio prettamente volontario al tema non garantisce il rispetto agli individui. Troverà spazio tra i discorsi, il controverso concetto di “responsabilità sociale d’impresa”, portata avanti dalla campagna “Meno Beneficenza, Più Diritti ”, rappresentata a Nairobi da “Mani Tese” (ONG avente status consultivo speciale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite) con il sostegno e la collaborazione del Comune di Orvieto. “La Responsabilità Sociale delle imprese: alleanza degli attori sociali per il rispetto dei diritti” è il titolo del seminario di martedì 23 gennaio che sarà introdotto e coordinato dall’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Orvieto, Maria Cecilia Stopponi, la quale illustrerà l’esperienza della Rete degli Enti Locali sulla Responsabilità Sociale. Oltre a presentare casi concreti, scopo dell’iniziativa è proporre nuove partnership che sfocino in azioni concrete. È per questo motivo che si prevede l’intervento di diversi rappresentanti delle istituzioni a livello locale, nazionale ed europeo, sensibili nella difesa e la promozione dei diritti umani. La volontà di creare spazi concreti di incontro e sinergia con i soggetti e movimenti presenti al Social Forum, unita al desiderio di far conoscere alla società civile una proposta concreta di lavoro degli Enti Locali attraverso la presentazione della best practice di Orvieto rientra sicuramente tra le mission del seminario. Ma non solo. Il seminario sarà anche l’occasione per fare il punto del quadro internazionale sulla RSI con particolare riferimento alle proposte della società civile italiana, europea ed internazionale rispetto a questioni quali i reati commessi dalle imprese e l’extraterritorialità della punibilità per le imprese, da un lato, e riportare casi pratici di violazione dei diritti e l’inquinamento ambientale da parte delle imprese, a partire dall’Africa (Nigeria, settore estrattivo), Asia (India, settore tessile), America Latina (Brasile, sfruttamento dei beni comuni), dall’altro. L’esperienza orvietana, infine, è stata anche testimoniata dalla Stopponi ai microfoni di Special Broadcasting Service Radio, il canale radiotelevisivo australiano con una forte impronta multiculturale, che trasmette 24 ore su 24 in 68 lingue tra cui l’italiano. L’emittente, tra l’altro, cura e produce il programma settimanale “Global Mail. Viaggio nell’impegno italiano nel mondo” ed ogni settimana sceglie un progetto/iniziativa che dimostri un significativo impegno in favore della cooperazione e solidarietà internazionali. Nell’ambito degli “speciali” sul WSF di Nairobi proporrà la testimonianza di Orvieto: dalla comunicazione culturale ai progetti educativi nelle scuole, all’educazione e sostegno al mercato equo e solidale, alle azioni per una energia sostenibile e a quelle contro lo sfruttamento del lavoro minorile e a favore dei diritti dei bambini soldato, e ancora, il Premio per i Diritti Umani “Città di Orvieto” fino alle azioni pratiche come quella, ad esempio, di imporre nella gara d’appalto per la gestione della mensa scolastica, regole per l’uso di prodotti che nell’intera filiera, rispettino i diritti umani.

Il Programma degli Interventi

La Campagna 'Meno Beneficenza, Più Diritti'