Con una selezione di scritti Aldo Sorci dà conto del pensiero e dell'impegno civile di una vita
È fresca di stampa "Raccolta", una selezione di scritti di Aldo Sorci che abbraccia un periodo di oltre 45 anni, focalizzando l'attenzione su alcuni temi che hanno da sempre interessato l'elaborazione di pensiero dello studioso monteleonese che, di Monteleone, è stato anche Sindaco alcuni anni fa. Attraverso una serie di brevi saggi, editoriali e elzeviri, il libro si muove con incisività e arguzia tra economia e finanza, sottosviluppo, povertà e ingiustizia, problemi dell'Europa e dell'Italia, dottrina sociale della Chiesa.
Si tratta di un'edizione fuori commercio curata dalla Libera Università di Città della Pieve e dall'UNITRE dell'Alto Orvietano, che l'autore distribuirà gratuitamente in una serie di presentazioni. Il primo appuntamento è previsto per il 31 maggio alle ore 16,30 presso la sala Polivalente di Fabro Scalo, a cura dell'Università delle tre Età sede dell'Alto Orvietano; seguirà una seconda presentazione a Città della Pieve a cura della a cura della locale Libera Università , il 1° giugno alle ore 17 presso la Sala Grande al piano nobile di Palazzo Corgna.
Uno degli aspetti conduttori del volume è costituito dalle vicende personali di Aldo Sorci e dalle sue relazioni con la famiglia, gli amici d'infanzia e di gioventù, o con altre persone che in modi diversi hanno influito sulla sua vita. Da Anna Blasi a Federico Caffè, da Pietro Momaroni a Romano Prodi, da Laura De Rosa Mochi ad Andrea Monorchio, da Ernesto Manuelli e Alberto Capanna a Giulio Andreotti. Donne, uomini, luoghi, situazioni e circostanze che contribuiscono a delineare il percorso professionale dell'autore, ma anche la sua indole ed il suo sentimento. Insieme agli scritti di Sorci, concorre a determinare il valore della pubblicazione la prefazione di Romano Prodi, che si sofferma sull'attualità che queste riflessioni presentano a oltre cinquant'anni di distanza. "Riflessioni su un Europa che può crescere solo se sarà in grado di meditare profondamente sulle proprie forze e sulle proprie debolezze - sottolinea Prodi - senza superbia e senza isolamenti. Altrettanto attuali sono le osservazioni sulle potenzialità, sui rischi e sui cambiamenti necessari perché l'Italia possa utilizzare in pieno i vantaggi che la cooperazione europea può offrire al nostro paese". Prodi sottolinea inoltre come ulteriore filo conduttore del libro sia la battaglia contro il liberismo senza regole degli ultimi due decenni del secolo scorso, e come la critica di Sorci al sistema capitalistico senza regole si faccia più serrata negli ultimi scritti, "tutti dedicati a capire e a fare capire le ragioni e le conseguenze della crisi economica nella quale siamo tuttora immersi. A questo punto l'analisi diviene sempre più pessimista, non tanto perché manchino i mezzi finanziari per affrontare la crisi ma perché, durante le crisi, gli egoismi crescono ed i nazionalismi 'invocano il protezionismo e spesso purtroppo, anche da noi, il razzismo' " .
Si ravvisa forte nel volume anche l'anelito alla giustizia sociale, affidato in particolare alla postfazione con cui l'autore spiega i criteri della scelta operata tra i suoi scritti. Se da un lato Sorci sottolinea come la povertà continui a mietere vittime in molte parti del pianeta e siano ogni anno milioni i morti per fame e per malattie curabili, come sia sempre più notevole la massa dei derelitti, degli emarginati e degli sfruttati nelle periferie delle grandi città, come il divario tra ricchi e poveri tenda ad ampliarsi in un contesto economico e sociale privo di solidi principi morali e di regole efficaci a tutela dei più deboli, e ancora come l'Italia sia nel pieno di una crisi etica e della grave crisi economica che ha colpito le economie avanzate occidentali a partire dal 2008, non viene tuttavia meno, in lui, la speranza. Sebbene il quadro sia tutt'altro che roseo, e il cammino per risalire la china tutt'altro che breve e facile, "l'Italia può e deve farcela - esorta l'autore. - Il giusto risentimento di fronte alle critiche provenienti dall'estero, deve motivarci senza però indurci all'errore di negare di essere anche noi parte di una democrazia, che manifesta qualche preoccupante acciacco". Speranza che sembra essere ravvivata anche dal recente arrivo al soglio pontificio di Papa Francesco. "L'esigenza di rinnovamento che in questi tempi difficili evidenzia anche la Chiesa - scrive ancora - ha trovato una risposta sorprendente nell'elezione a Pontefice del gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio. La sua attività pastorale e l'attenzione fraterna verso gli umili ed i poveri, manifestata anche nell'aver assunto il nome di Francesco, costituiscono una svolta provvidenziale. Papa Francesco può avviare quel percorso che porti la Chiesa a predicare e praticare solo il vangelo di Cristo".
In sintesi, nell'invitare alla lettura del libro, non possiamo che sottoscrivere quanto evidenziato nella presentazione di Daniela Barzanti, Presidente della Libera Università di Città della Pieve, e di Luciano Martelloni, Presidente dell'Università delle Tre Età dell'Alto Orvietano: ossia che questa raccolta di scritti dà ben conto "della costanza di un impegno civile mai dismesso, che ha trovato il suo centro nella disponibilità al confronto e nella messa a disposizione, in un atteggiamento di vero e proprio servizio alla collettività, delle proprie competenze e risorse".
Note biografiche sull'autore
Aldo Sorci è nato a Monteleone d'Orvieto il 18 aprile 1941. Nel 1954 ha conseguito la licenza presso la scuola di Avviamento Professionale di Città della Pieve. Si è laureato in Economia e Commercio nel 1967 presso l'Università di Roma dove, due anni dopo, ha conseguito il diploma di specializzazione in Discipline Finanziarie.
Dal 1960 al 1989 è stato dipendente delle società Finelettrica e Finsider dove nel 1974 è stato nominato dirigente e nel 1980 Direttore Centrale.
Negli anni accademici dal 1970/71 a1 1973/74 ha tenuto le lezioni di Finanza Aziendale presso l'Università degli Studi Sociali "Pro Deo" di Roma nel corso di specializzazione in Economia e Tecniche Aziendali. Negli anni accademici dal 1974/75 al 1976/77 ha tenuto il corso di Tecnica Industriale presso la stessa Università.
È stato Dirigente Generale dello Stato dal 1989 al 1994 ed ha ricoperto la carica di Direttore Generale al Ministero delle Partecipazioni Statali e successivamente al Ministero dell'Industria. Membro di Consigli di Amministrazione in enti e società, in particolare presso l'IRI, prima come amministratore e poi come sindaco.