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Palazzo Clementini apre le porte alla città. Al Gualterio c'è "La Notte Nazionale del Liceo Classico"

martedì 10 gennaio 2017
di Davide Pompei
Palazzo Clementini apre le porte alla città. Al Gualterio c'è "La Notte Nazionale del Liceo Classico"

Eventi, rappresentazioni teatrali, letture animate, concerti, performance, mostre fotografiche e di arti visive, degustazioni ispirate al mondo antico e ancora conferenze, dibattiti, incontri con gli autori, presentazioni di libri, letture di poesie. Tutto concentrato in sei ore, dalle 18 a mezzanotte. Notte bianca in contemporanea che richiama nelle aule scolastiche chi ci ha trascorso cinque anni, o forse anche di più, ma anche chi lì dentro non ci ha mai messo piede.

Formula informale e conviviale – libera, come l'ingresso, dal peso di dizionari, scevra da interrogazioni o versioni ministeriali – per "La Notte Nazionale del Liceo Classico" che da Nord a Sud – con qualche posticipo a causa dell'imprevista neve meridionale – venerdì 13 gennaio lascia aperte le porte di 367 licei. Tanti, quelli che quest'anno – erano 237 nel 2016, 150 nel 2015 – aderiscono alla terza edizione dell'iniziativa, patrocinata da MIUR, UNESCO e AICC.

Nasce tutto come risposta all'onda di polemiche - quelle che negli ultimi tempi hanno investito lo storico indirizzo di studi del vulnerabile sistema scolastico italiano, fra proposte di abolizione, processi pubblici e appassionate discussioni mediatiche - da un'idea di Rocco Schembra, docente di Latino e Greco del Liceo Classico "Gulli e Pennisi" di Acireale per dimostrare che oltre al Latino e al Greco c'è di più.

E, al tempo stesso, in un'epoca di innovazione didattica e tecnologica, rilanciare e sostenere "l'importanza e il valore formativo degli studi letterari, storici e filosofici, delle lingue antiche e di tutto ciò che si riassume nel concetto di cultura classica". Della rete nazionale di scuole che condividono il progetto educativo, e quello grafico curato da Emanuele Papa, fa parte anche il Liceo Classico "Filippo Antonio Gualterio" di Orvieto intenzionato a "promuovere la validità formativa di questo percorso di studi e l'essenzialità della cultura classica nella scuola italiana".

Si inizia, allora, con la proiezione del video diffuso a livello nazionale e la presentazione dell'iniziativa a cura dei docenti. Mezz'ora dopo, lettura del primo testo, condiviso da tutti i licei, a cura delle alunne delle classi VA e VB. Ovvero il I stasimo dell'Antigone di Sofocle, "un inno alla grandezza dell'uomo, che ha come limite solo la morte", accompagnato al pianoforte dalle note del giovane e talentuoso Alfredo Sirica.

"Musica, teatro, parole che pensano" a partire dalle 19, quando gli studenti del Laboratorio "Liber et Libenter" proporranno "Nobel Oblige", l'omaggio a Dario Fo e Bob Dylan tenuto già a fine ottobre in occasione di "Libriamoci" perché "essere classici significa oggi più che mai non perdere di vista il presente". Durata, un'ora circa per poi lasciare posto alla tradizione del Simposio, con musica dal vivo, degustazioni e visita guidata in notturna di Palazzo Clementini, a cura di studenti e docenti. Per conoscerne la storia secolare, per chi non ha mai visto l'antico ninfeo che si nasconde all'ombra del Duomo, né i nuovi impianti sportivi realizzati in estate. E per chi, semplicemente, ha la curiosità di rivedere la propria aula.

Alle 20.30 "Orfeo ed Euridice", l'immortalità del mito da Virgilio ai moderni. "Scienza e filosofia: un connubio imprescindibile" il tema dell'incontro atteso per le 21 in Aula Magna, seguito dalla proiezione del video "Dante, Paradiso, XXXI", premiato al concorso di lettura dantesca "La selva, il monte, le stelle", indetto dall’Accademia della Crusca e da Loescher Editore nel 2016. Il tributo alla musica d'autore, firmato Vieri Venturi, accompagnerà i presenti fino alle 23.45 quando, in parallelo agli altri licei, si terrà la lettura dell'ultimo testo condiviso, il lamento di Danae di Simonide. Che, nel caso specifico, vede all'opera Francesca Colonna, ex studentessa del liceo, fresca di laurea in Filologia Classica all'Università degli Studi di Siena.

La formula dell'evento prevede, infatti, interventi liberi di studenti, docenti, ex studenti, genitori e amici del liceo. L'effetto "Amarcord", ma senza nostalgie di maniera, sarà garantito dal nuovo allestimento della mostra fotografica, presentata in occasione dei 150 anni del Gualterio che consentirà di rivedere su pannello immagini ex cattedra, ma anche reperti e alambicchi custoditi sotto teca all'interno del palazzo-gioiello del Rinascimento, che fino al 2008 è stato anche sede della Biblioteca Comunale "Luigi Fumi".

Filo conduttore della serata, la frase "È classico ciò che non ha mai finito di dire quello che deve dire…", tratta dal saggio di Italo Calvino "Perché leggere i classici", un libro dove i classici non si identificano con il Greco e il Latino, anche se il primo testo di cui si parla è, non a caso, l'Odissea. L'invito a partecipare è esteso a classici e non, allievi e diversamente giovani, a tutti quelli che credono che "la cultura non possa prescindere dalle sue radici" e che "debba essere il fondamento della vera scuola". Per il solo piacere di rivedere o conoscere da vicino il Gualterio.

Esperienze simili non mancheranno nel resto dell'Umbria. Senza arrivare all'"Annibale Mariotti" di Perugia, tra le realtà più prossime che hanno aderito, c'è anche il Liceo "Jacopone da Todi" di Todi che accorpa gli indirizzi Classico, Linguistico, Scienze Umane e Scientifico. Nel vicino Lazio, invece, l'Istituto "Carlo Alberto Dalla Chiesa" di Montefiascone ha organizzato una vera e propria festa che chiama a raccolta alunni, ex alunni, genitori, docenti, ex docenti e naturalmente chiunque altro vi abbia interesse.

"Non si tratta naturalmente di una semplice attività di orientamento rivolta ai nuovi iscritti – suggeriscono gli organizzatori – per quello ci sono già le tradizionali giornate di scuola aperta. Si tratta, invece, di un’esperienza a tutto campo che si propone di coinvolgere il territorio con una serie di proposte culturali, artistiche e laboratoriali che mirano a documentare l'attualità dell'antico e l'immutato valore educativo di studi che da sempre costituiscono il miglior biglietto da visita per chi intende proseguire gli studi universitari".

Per ulteriori informazioni:
Liceo Classico "F.A. Gualterio"
Piazza Ippolito Scalza, Orvieto
0763.341223 - tris00200a@istruzione.it