economia

Anno sabatico per Orvieto con Gusto, nasce una nuova manifestazione di Federalberghi e Confcommercio. L'assessore Sciarra mette i paletti

giovedì 3 settembre 2009
di laura
Anno sabatico per Orvieto con Gusto, nasce una nuova manifestazione di Federalberghi e Confcommercio. L'assessore Sciarra mette i paletti

Si delinea, finalmente con una certa chiarezza, la questione di Orvieto con Gusto 2009. Per questa edizione, dato lo stato delle finanze comunali e la mancanza di qualunque cifra ad hoc in bilancio, la manifestazione non si farà, ma non sarà abolita definitivamente e anzi, per le prossime edizioni l'amministrazione comunale conta di riportarla a nuovi fasti e di recuperare in pieno quei valori e quel marchio "slow food" che, almeno nell'immaginario popolare, sono stati per lungo tempo abusati e confusi: un marchio di assoluto prestigio e qualità che vanno ricondotti in pieno alla formula di Orvieto con Gusto e che non si può rischiare di attribuire a surrogati che sarebbero più dannosi che positivi. A dichiararlo con nettezza è l'assessore al Commercio e al Turismo Marco Sciarra, che aveva peraltro tentato un'edizione ridotta ma di qualità con itinerari nei ristoranti di Orvieto ispirati al tema L'uovo nel paniere. Ma il tentativo è saltato per il rinascere del vecchio vizio delle divergenze tra gli operatori, con alcuni che hanno giocato a rompere facendo saltare, sia pure come minoranza, l'alternativa.

Quest'anno ci ritroveremo così con una nuova manifestazione d'ottobre, dal 19 al 25, che sarà organizzata in proprio da Confcommercio e Federalberghi e si chiamerà Storia, Arte, Vini e Sapori dell'Orvietano. Una manifestazione che sarà sì un insieme di passeggiate enogastronomiche e quant'altro, ma che non ha nulla a che vedere con Orvieto con Gusto. Che non muore, precisa Sciarra, tanto che il Comune non ha voluto cedere alla manifestazione in progress che sta nascendo né il nome né il marchio. Il prestigioso marchio di Pier Giorgio Maoloni che in tanti pagherebbero ad oro sonante e che non si può certo cedere o svendere. Ci sarà, probabilmente, il patrocinio e, a seconda delle decisioni della Giunta, la concessione gratuita di alcuni spazi, ma anche l'incitamento ad affinare il programma in alcune parti che risultano un po' troppo popolari per il target elevato a cui l'amministrazione stessa ritiene che, almeno in linea di massima, si debba riferire il prodotto Orvieto.

Confcommercio e Federalberghi, che propongono e sono prossimi a costituire un consorzio di imprenditori orvietani, hanno presentato all'amministrazione comunale, rendendolo noto anche alla stampa, un programma di massima di come vorrebbero che si impostasse la città per gli anni 2009-2014 dal punto di vista del commercio e del turismo: vale a dire per il periodo relativo al mandato dell'amministrazione Concina, da cui chiedono di essere ascoltati. Un programma in cui il soggetto associativo che sta per nascere sarebbe pronto anche a candidarsi alla gestione del turismo, degli eventi e della congressistica: in pratica un'alternativa locale a quello che, nella risposta al teaser per la rifunzionalizzazione della ex casema Piave, si proponeva di fare l'associazione Civita. Riaffiorano, nella proposta complessiva che mostra spunti di analisi certamente degni di attenzione, le vecchie paure della concorrenza di altri eventuali grandi alberghi legati all'uso della Piave e l'idiosincrasia per quella, già in atto, di bed & breakfast e agriturismi; sono poi presenti tutta un'altra serie di proposte rispetto allo sgravio di tributi, tasse e tariffe.

Anche in questo caso, l'assessore Sciarra, che ha già visionato la bozza, raccomanda prudenza. "Nulla in contrario - ha detto anche ufficialmente alla prima riunione che si è tenuta oggi per il QSV (Quadro strategico di valorizzazione del centro storico), al nascere di strutture associative che a Orvieto mancano, ma in questo momento sembrano proliferare un po' troppo e farsi già guerra l'un l'altra, il che significa che gli errori del passato non sono serviti a niente". Secondo Sciarra non deve assolutamente smarrirsi la distinzione tra quanto compete al pubblico e quanto al privato e, anche in vista di possibili gestioni, un conto potrebbe essere quella di piccoli parcheggi o di altre piccole realtà, un conto quella ben più ambiziosa e di stampo assolutamente professionale dei congressi e del turismo. L'associarsi - e concordiamo pienamente - dovrebbe insomma servire ad operare nel campo della qualificazione e dell'offerta che al privato compete, o per l'accesso a contributi su bandi regionali a progetto, oltre che a mettersi in sinergia e a comunicare, ma no di certo a quelle contrapposizioni tra associazioni o tra tipologie di operatori che sembrano persistere o rinascere, e tanto meno a prendere alla leggera un filone estremamente serio come la gestione del turismo che, al giorno d'oggi, richiede processi di marketing sempre più moderni e sofisticati.

L'economia, anche della nostra città, sta certamente attraversando una fase difficile, legata alla crisi generale e alle difficoltà più specifiche della realtà orvietana, ma il modo migliore per superarle è misurarsi e parlarsi e, in qualche caso, piuttosto che lasciarsi prendere dall'ansia, confrontare e assestare in una realtà più ampia di operatori bisogni, obiettivi, risorse e progetto.

Programma 2009-2014 Federalberghi Orvieto

Storia Arte Vini e Sapori dell'Orvietano. Bozza

La dichiarazione ufficiale dell'assessore Sciarra dal sito del Comune