ambiente

Basta eolico! In Piazza Duomo per manifestare la contrarietà allo scempio del paesaggio orvietano e italiano

domenica 14 aprile 2013
di Laura Ricci
Basta eolico! In Piazza Duomo per manifestare la contrarietà allo scempio del paesaggio orvietano e italiano

Foto di Santina Muzi

Si sono riuniti a Orvieto da vari luoghi d'Italia associazioni e comitati ambientalisti per manifestare la loro contrarietà all'eolico selvaggio nel territorio orvietano e, più in generale, in tutti quei luoghi d'Italia dove va a deturpare il paesaggio e le risorse economiche ad esso connesse: cultura e turismo per molti, piuttosto che arricchimento per pochi. La manifestazione nazionale, che si è svolta sabato 13 aprile, ha scelto la Piazza del Duomo di Orvieto in modo fortemente simbolico, in quanto è anche da Orvieto che si vedrebbero le pale eoliche previste per il progetto della Società Innova Wind S.r.l. di Napoli, presentato nel luglio 2012 alla Provincia di Terni per il rilascio dell'autorizzazione per un parco eolico sul Monte Peglia.

Nello specifico, i progetti proposti riguardano una centrale eolica in loc. Poggio della Cavallaccia, nei Comuni di San Venanzo e Parrano (TR) con 8 aereogeneratori (3 nel territorio comunale di Parrano, 5 nel territorio comunale di San Venanzo) da 2,3 MW ciascuno (potenza complessiva 18,4 MW), e una centrale eolica in loc. La Montagna, nel Comune di San Venanzo con 10 aereogeneratori da 2,3 MW ciascuno (potenza complessiva 23 MW). Gli aereogeneratori hanno altezza complessiva di mt. 150 ciascuno e per ambedue le centrali sono previste fondazioni, strade di accesso, e opere di connessione alla rete elettrica nazionale (strade di servizio, cavidotti interrati, cabine di smistamento, stazione di trasformazione, elettrodotto aereo ad alta tensione 132 kV).

L'ipotesi di realizzare un parco eolico che prevede l'istallazione di n.18 torri eoliche ognuna alta circa 150 metri su un territorio, quello del Monte Peglia, di particolare pregio sotto il profilo ambientale e paesaggistico, ha sollevato non poche reazioni di protesta e di contrasto non solo da parte dei 46 comitati e associazioni del coordinamento ambientale umbro, ma anche da parte dei Sindaci interessati (nella foto che precede i sindaco di Parrano, Vittorio Tarparelli) e, più in generale, dei sindaci e dei consigli comunali del comprensorio orvietano.

Contro i progetti, che sono attualmente in attesa di essere sottoposti alla procedura di VIA, si sono espressi anche la Confederazione Italiana Agricoltori e il Consiglio provinciale di Terni, votando all'unanimità un dettagliato ordine del giorno proposto dal consigliere Andrea Sacripanti (Pdl). "Gli elementi di contrarietà al progetto - si leggeva tra l'altro nell'odg approvato - sono stati ben circostanziati in una nota diffusa congiuntamente dai Sindaci dell'Alto orvietano, nota riportata anche in un comunicato stampa del PD provinciale, nella quale gli stessi hanno evidenziato l'incongruità tra il progetto e i valori paesaggistici della zona, l'impatto visivo e acustico delle pale, la notevole viabilità di servizio, la palese incompatibilità tra questi impianti e le strutture ricettive rurali (agriturismi, country house, ecc.) che hanno scommesso su caratteri ambientali ritenuti inviolabili, investendo risorse e creando economie". E sulla scia dell'odg il Consiglio provinciale ha manifestato "la propria ferma contrarietà alla realizzazione di un parco eolico sul Monte Peglia così come proposto ed ipotizzato dalla Società Innova Wind S.r.l., pur riconoscendo il valore sociale ed economico di nuove tecnologie che consentano la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma che, al tempo stesso, siano in grado di preservare l'integrità paesaggistica e ambientale delle aree interessate".

Intanto, sullo strascico di questa e di altre vicende, con una lettera aperta e una petizione il coordinamento regionale dei comitati e delle associazioni ambientaliste, sorto in Umbria per contrastare la localizzazione selvaggia di impianti di energia rinnovabile, ha chiesto le dimissioni dell'assessore regionale all'ambiente Silvano Rometti.