politica

Impeachment Frizza, contrattacco della minoranza

martedì 9 luglio 2013
Impeachment Frizza, contrattacco della minoranza

Dopo la pregiudiziale per la non discussione della relazione di minoranza sui comportamenti del presidente del consiglio comunale Marco Frizza presentata dal consigliere PierLuigi Leoni (Pdl), i gruppi di minoranza hanno depositato presso la segreteria del Comune la seguente memoria. 

"Come di prassi la maggioranza consiliare, ancora una volta, ha fatto leva sulla propria composizione numerica, sul proprio potere e sulla propria arroganza, per eludere un dibattito proposto dalla minoranza consiliare, come quello della seduta segreta del 5 luglio u.s., riguardo il comportamento antidemocratico e di parte del Presidente del consiglio Marco Frizza.
Le argomentazioni riportate nella pregiudiziale avanzata dal Cons. Pier Luigi Leoni sono, come uso della propria eloquenza, una "sorta di querelle" che non ha alcuna ragione nè di carattere regolamentare, nè istituzionale e nè normativo.
Uno sproloquio ad hoc per convincere se stesso. Nessuno ha mai pensato di mettere "sotto accusa" il presidente del consiglio, anche perchè semmai si sarebbe prodotto un atto deliberativo, ma esclusivamente di dibattere in maniera onesta e pacifica onde evitare il ripetersi di comportamenti dittatoriali; da qui ne è derivata la richiesta di convocazione in forma segreta con allegata relazione dettagliatamente motivata.
Comunque velatamente ci si aspettava quanto è successo, ormai "si conoscono certi polli!!!!!, ma non ci si credeva che lo stesso Presidente, avendo argomentato come se nulla fosse e come se "quasi quasi" avesse ragione, si nascondesse e si facesse "difendere dai numeri". Malgrado ciò, anche senza dibattere, la "fedina istituzionale" del Presidente Marco Frizza è compromessa, questo è un dato di fatto certo ed inconfutabile.
Per i suddetti motivi i consiglieri comunali di minoranza perseverano nella loro convinzione di procedere all'esame del comportamento del Presidente del Consiglio comunale, Marco Frizza, riguardo la violazione continuativa del rispetto nei confronti dei consiglieri comunali di minoranza nonchè per mancata applicazione delle regole democratiche entrambe connesse alla propria carica istituzionale.
Il Presidente ha il compito di garantire il corretto svolgimento dei lavori del Consiglio ponendosi in una posizione di primus inter pares fra i consiglieri comunali (dalle cui fila è stato eletto) al fine di dirigere e coordinare il lavoro degli altri componenti del collegio. Il suo, pertanto, dovrebbe essere un ruolo istituzionale" dovendosi svolgere in completa autonomia, non solo dai partiti politici e dai gruppi consiliari ma anche e soprattutto, dal sindaco e dalla giunta.
Il Consiglio comunale, composto da maggioranza e minoranza, ha la funzione di indirizzo e di controllo nel cui seno, quindi, si deve equilibrare l'esercizio di due distinti diritti: quello della maggioranza all'attuazione dell'indirizzo politico e quello della minoranza a rappresentare e svolgere la propria opposizione.
Tale equilibrio può essere garantito solo attraverso la predisposizione e il rispetto di regole la cui funzione non è agevolare questa o quella parte politica ma garantire il corretto funzionamento dell'organo. Regole, pertanto, essenzialmente procedimentali che dovrebbero essere politicamente neutre, o se si preferisce bipartisan.
Il Presidente del Consiglio comunale è il soggetto principale a cui spetta il compito di applicare e far rispettare tali regole in quanto presidente di tutto il collegio e suo rappresentante.
La conduzione faziosa del massimo consesso civico poiché, in più occasioni, il Presidente del consiglio ha limitato il dibattito consiliare, facendo spesso degenerare il clima in aula e l'aver ostacolato l'attività dei consiglieri con atteggiamenti dilatori, regolando in modo non imparziale l'attività in Consiglio, creando momenti di tensione e non assicurando serenità ai dibattiti. Una condotta non lineare e omogenea.
Ci sono singoli casi che hanno portato tensione in consiglio comunale, non ultimo il C.C. scorso in cui è stato interpretato il regolamento a proprio piacimento esclusivamente per favorire la maggioranza e se stesso quali:
1) Nelle comunicazioni, che devono essere brevi e max della durata di 3 minuti, il Presidente Frizza si è dato alla lettura di corrispondenza con la Prefettura per oltre 10 minuti;
2) Non ha permesso la discussione delle interrogazioni;
3) Non ha permesso al capogruppo GERMANI di chiedere l'inversione dell'ordine del giorno anche se preannunciato;
4) Etc.. etc..
In passato ha osato:

1) sconvocare il consiglio comunale 48 h. prima della seduta precedentemente fissata con una semplice telefonata solo perché richiesto dal sindaco;

2) non dare la parola al consigliere, relatore di minoranza, negando quindi il diritto di relazionare su di un atto deliberativo presentato; l'ha data, invece, al sindaco per ben due volte compresa la replica;

3) non osservare il termini regolamentari di 20 gg. quando su richiesta di un quinto dei consiglieri si chiede la discussione di un determinato argomento;

4) disquisire in merito all'oggetto, dell'atto proposto dalla minoranza consiliare, e sindacarne il contenuto;

5) ostentare atteggiamenti continui di arroganza ed imparzialità nella conduzione delle sedute consiliari.

Pdl: 'Hanno fatto come i pifferi di montagna'

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