Nel segno della collaborazione reciproca la quinta edizione di "Orvieto in Fiore"

E' stata presentata sabato 27 maggio nella Sala delle Quattro Virtù del Comune la quinta edizione di "Orvieto in Fiore", la manifestazione promossa dall'associazione Comitato Cittadino dei Quartieri che da giovedì 1 a domenica 4 giugno arricchirà la settimana della Pentecoste orvietana, la ricorrenza religiosa che con la secolare e popolare Festa della Palombella dà il via al periodo delle manifestazioni tradizionali della città culminanti della Festa del Corpus Domini.
Un'anteprima, in realtà, si è avuta già in occasione della presentazione dei bozzetti delle infiorate tenutasi nell'Auditorium di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, venerdì 26 maggio per l'ultima conferenza promossa dall'ISAO per l'anno accademico 2016/2017 dedicato a "Le ispirazioni del Giardino Cahen ad Allerona: dal Rinascimento al Giapponismo" che ha visto in cattedra Marco Maovaz dell'Università di Perugia. A nome del Comitato Cittadino dei Quartieri, Marco Sciarra ha sottolineato alcune caratteristiche delle infiorate orvietane.
"Tra le 'anomalie' - ha detto - il fatto che le infiorate non sia una tradizione proseguita negli anni ma ripresa e abbinata alla festa che apre il periodo, la Pentecoste, e non il Corpus Domini come avviene altrove. Qui, l'arte effimera non viene calpestata ma protetta per tutto il periodo della festa. La giuria è chiamata a dare un giudizio estetico generale ma anche di resa nel passaggio dal bozzetto alla realizzazione vera e propria e di rispondenza al tema carico quest'anno di suggestioni spirituali, come stimolo alla rinascita".
Per quanto riguarda il programma di "Orvieto in Fiore", ampie conferme a quanto anticipato si sono avute in occasione della conferenza stampa tenutasi il giorno successivo. "Ci piace presentare ‘Orvieto in Fiore’ in Comune – ha esordito Leonardo Mariani presidente del Comitato Cittadino dei Quartieri - per dare voce a tutti. Il comitato dei quartieri ha esteso il programma coinvolgendo tutti più soggetti possibili con infiorate, le iniziative e le collaborazioni. La nostra idea è quella abbellire la nostra città soprattutto in un lungo ponte come quello del 2 giugno. Il programma è molto nutrito grazie alle associazioni di volontariato e dei bambini dell’asilo e delle scuole elementari che con l’Associazione ‘Presepe Orvieto’ daranno vita ad un divertente pomeriggio di gioco a San Giovenale. L’obiettivo di ‘Orvieto in Fiore’ è sempre stato ed è partecipare e di unire gli sforzi trovando uno spirito comune. Grazie dunque a tutti coloro che ci hanno dato una mano”.
“C’è un entusiasmante e contagioso rivivere delle piazze dei quartieri” ha aggiunto Armando Fratini che ha affermato: “quella delle infiorate non è una tradizione proseguita negli anni ma ripresa e abbinata alla festa che apre il periodo di Pentecoste - e non il Corpus Domini - come avviene altrove. Qui, l’arte effimera non viene calpestata ma protetta per tutto il periodo della festa. La giuria è chiamata a dare un giudizio estetico generale ma anche di resa nel passaggio dal bozzetto alla realizzazione vera e propria e di rispondenza al tema, carico quest’anno di suggestioni spirituali, come stimolo alla rinascita. Le infiorate sono iniziate ‘per gioco’ con l’Associazione Lea Pacini che aveva rivolto un progetto alle scuole stimolando i giovani. Lo scorso anno, supportati dal Vescovo Mons. Tuzia, il tema è stato il Giubileo della Misericordia, mentre quest’anno la riflessione è stata sul terremoto che, dalla tragedia che è stata porta alla rinascita. Il Vescovo ha selezionato 20 disegni che sono stati presentati all’ISAO che, come lo scorso anno, ha collaborato all’iniziativa. Le infiorate saranno scelte e giovedì 1° giugno alle ore 16:30 nella Sala Unità d’Italia del Comune presenteremo i 9 bozzetti scelti più un decimo fuori concorso realizzato dal Liceo Artistico.
Le infiorate, saranno realizzate dalla mattina invitando tutti a unirsi. Le nostre infiorate sono le uniche che durano più di un giorno, perché grazie al Capitolo della Cattedrale e al Vescovo le facciamo nelle chiese e questo invita a vederle. Un ringraziamento speciale va ai fiorai e vivaisti, alla Libreria dei Sette che insieme all’asilo organizza il ‘Viale dei Alberi in fiore’; grazie a ‘I Gelati d’Italia’ che giovedì proporrà una degustazione, forse la presentazione di un gelato alla Viola; grazie anche a Lucia Russo per la gara degli aperitivi e ai commercianti che propongono le vetrine fiorite, grazie alla Scuola di Musica, e con balestrieri e Arcieri di Porta Rocca per il Palio della Palombella, al Corteo dei Popolani, ai giovani sbandieratori e all’Associazione ‘3.36’ a cui andrà il ricavato della lotteria della Staffetta dei Quartieri. Grazie, infine, agli studenti del Liceo Artistico per la progettazione dei bozzetti, e ai ragazzi dell’Alberghiero che realizzeranno il gran banchetto di fiori e frutta, grazie ancora ai bambini della Materna e delle Elementari autori dei disegni esposti per Wine Show al Palazzo del Capitano del Popolo e dedicati ai simboli dei quattro quartieri”.
“Orvieto è la città del Corpus Domini e come Associazione Lea Pacini – ha detto il Presidente, Silverio Tafuro - abbiamo stretto un legame con l’Associazione Amici del Corpus Domini. Se avremo adesioni usciremo anche per la festa della Madonna di Mezz’agosto. Il programma delle dame, come da manifesto pubblicato in questi giorni, è per il pomeriggio di domenica 4 giugno. Le Dame non potevano che trovare altro contesto che nel binomio con i fiori. Usciranno alle 15:30 dalla sede presso l’ex caserma Piave e alle 17:30 saranno in Duomo per i Vespri, poi andranno in piazza Sant’Andrea dove si uniranno a loro gli Arcieri e Sbandieratori e insieme ai Popolani raggiungeranno Piazza del Popolo per la premiazione; lasceranno la piazza alle 19:30.
Siamo soddisfatti di questa collaborazione e contenti di rinnovarla nel tempo. Il Corteo sta per uscire e per il nuovo anno pensiamo ad un piano di rivitalizzazione dei quartieri. Vorremmo individuare dei punti di contatto con i quartieri stessi, ovvero, l’Anteriore, le bandiere e le persone dovrebbero essere selezionate da ogni quartiere. E’ un’idea su cui lavoreremo con la collaborazione del Comitato Cittadino dei Quartieri e del Comune”.
“Il Palio dei Barlestrieri è arrivato al traguardo del quinto anno, e non è cosa da poco – ha dichiarato, Andrea Cavastracci, rappresentante della Compagnia ‘Arcieri e Balestrieri di Porta Rocca’ – l’unico modo per far rivivere le tradizioni è appoggiarsi ai quartieri. Allargarsi alla periferia dà linfa. Per il Palio siamo divisi in 4 arcieri con 3 frecce per ogni quartiere, la somma dei punti realizzati dà la classifica finale. Il Paliotto, invece, è una gara individuale a cui va la colomba bianca in merletto di Orvieto fatto ad hoc su commissione della Signora Iva Barbabella e realizzato da Emanuela Ciotti, che viene conservato nella chiesa del quartiere vincitore”.
“L’uscita degli sbandieratori è, per eccellenza, quella della Palombella – ha detto Mirko Grillo - quest’anno avremo il nuovo gonfalone, ed è aumentato il numero dei figuranti: 4 trombe, 1 porta vessillo, 12 tamburi. Usciremo dall’ex caserma un’ora dopo le dame e aspetteremo in Piazza del Popolo. Faremo 5 esibizioni, uno con 16 sbandieratori, due piccole under 18 con una coppia femminile, un singolo a tre bandiere. Siamo nati come comitato dei quartieri ma nel frattempo ci associati alla Lega Sbandieratori che mette a disposizione istruttori del Coni, e stiamo crescendo in professionalità”.
A nome del Corteo dei Popolani Rita Paoletti nel portare i saluti di Nicoletta De Angelis ha ringraziato l’Amministrazione che, presso il Comune, ha messo a disposizione uno spazio per tutti i figuranti, mamme e bambini, e le altre associazioni; mentre Anna Maria Turchetti della FIDAPA Orvieto, ha ringraziato da parte sua tutte le associate che hanno collaborato ad abbellire il territorio e che si apprestano a svolgere il compito di giudici imparziali dei balcone e vetrine in fiore addobbati con i colori dei quartieri, concorso le cui iscrizioni sono aperte ancora per pochi giorni presso lo IAT di piazza Duomo.
“Il gruppo FAI Giovani nato lo scorso febbraio partecipa insieme al gruppo Fai ad ‘Orvieto in fiore 2017’ aprendo un luogo nascosto come il giardino di Palazzo Sanvitani – ha spiegato Davide Pompei del Gruppo FAI Giovani Orvieto – un’oasi verde carica di suggestione in pieno centro storico all’ombra del palazzo del Capitano del Popolo che sabato pomeriggio invitiamo a conoscere, grazie ai volontari e alla disponibilità della proprietaria che ha aperto volentieri quel luogo anche nel 2014 per farlo parlare della sua lunga storia”.
Per la manifestazione “Orvieto Sposi”, Anna Rita Tempesta ha sottolineato come “Orvieto in Fiore ha in sé molti significati: la nascita e rinascita della famiglia e che il terremoto non spezza i sogni che rinascono oltre le rovine. In questo senso vanno letti i molti richiami alla romanticità e alla magia di mezzanotte quali la mostra fotografica a cura di Marco Santopietro, il laboratorio e aperitivo per giovani, il Coro di Voci Bianche diretto da Silvia Cerquaglia, le canzoni sui colori e il musical in piazza Duomo, ideato e diretto da Loredana Materazzo”.
“E’ un grande onore poter partecipare ad ‘Orvieto in Fiore’ con un evento quale Wine Show – ha detto l’organizzatore della manifestazione, Alberto Crispo – perché entrambe vogliono dimostrare la crescita e la voglia di fare di una città intera che lavora mettendo a valore le diverse competenze. La mission di Wine Show è quella di promuovere il vino ma anche di abbellire l’intera città; una città che dimostra di avere cultura, fare sinergia e collaborare. Portiamo in alto la collaborazione con ‘Orvieto in Fiore’, l’Orvieto doc è perla della manifestazione. Altro connubio è che siamo riusciti a far collaborare Ais e Fisar che supporterà tutto il Wine Tour: sarà anche un supporto pittoresco alla degustazione con la presenza di un sommelier che insieme ai popolani porterà i visitatori a spasso per la città”.
“Dopo tanto tempo siamo riusciti far collaborare le associazioni, l’evento è questo – ha detto il Sindaco, Giuseppe Germani – grazie ai tanti soggetti ed associazioni siamo riusciti a far sì che una città intera collabori. E’ bellissimo ascoltare quante cose sono state messe insieme, grazie a tutta la struttura del Comune, dall’Ufficio Turismo, alla Prociv, alla Polizia Municipale che dovranno lavorare molto per garantire la sicurezza di un manifestazione grande. Il messaggio dunque è che la città è all’altezza di questi eventi ed esprime una cultura altissima se riesce a lavorare insieme. Insieme sicuramente possiamo ancora migliorare, per me è la cosa più importante aver dimostrato di aver lavorato tanto e bene e a costo zero”.
“Per la quantità di manifestazioni in programma ad Orvieto nelle prossime settimane sarà di sicuro un giugno di fuoco – ha detto l’Assessore alla Cultura, Alessandra Cannistrà – e spero proprio che riusciremo ad esprimere il meglio. Vorremmo che l’ondata di tradizione e passione per l’arte e la cultura durasse tutto l’anno almeno fino all’Assunta. Orvieto Città Narrante dovrà invitare a viverla questa atmosfera.
In questi eventi c’è da perdersi, ma anche da ritrovarsi e ritrovare Orvieto, riappropriandoci delle piazze della città che liberate dalle auto consentono di valorizzare quello che consegniamo al godimento: il verde come fiore e come arredo, gli spazi verdi ‘luoghi del cuore’, come per quello che già chiamiamo orto medievale. Fondamentale è l’integrazione e la collaborazione. Dietro a tutto questo c’è un grande lavoro degli Uffici Cultura e Turismo che sono al lavoro per cercare di inserire tutto. La scelta delle infiorate condivise è bellissima, con l’Associazione 3.36 e il Fai che ha fornito un documentario ricco di immagini.
Il tema della rinascita si lega al prossimo evento ‘Arte e Fede’ verso il Corpus Domini, il cui tema sarà la ‘Buona Notizia’, da valorizzare rispetto alla cronaca nera. Con la Città Bella, abbiamo trovato un obiettivo di collaborazione che estende questa bellezza oltre la Rupe, attraverso la collaborazione dei comitati che è fondamentale. In questo periodo c’è uno spettatore in più: Ippolito Scalza le cui sagome, collocate nei luoghi di riferimento della sua attività, saranno una attrazione verso la storia della nostra città, un segno importante degli itinerari scalziani per i visitatori che ci seguiranno. Infine, agli inizia di giugno riprendiamo la partecipazione all’evento ‘Buongiorno Ceramica’ che è un grande patrimonio della nostra città: i ceramisti avranno vetrine particolarmente importanti ed il 4 ‘Orvieto Vie’ sarà aperto con ingresso libero per orientare chi arriva ad Orvieto”.
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