Orvieto tende la mano a Marostica. Foto e costumi del corteo storico in mostra al castello vicentino

Duellanti – simbolicamente rivali da due anni – sulla scacchiera, le città di Orvieto e Marostica sono pronte a stringere un patto d'amicizia. Nel segno della valorizzazione delle tradizioni storiche e dello scambio reciproco per le attività produttive e di promozione turistica. Incontratesi in occasione de "La Città del Corpus Domini", l'evento promosso da ArTè Teatro Stabile d'Innovazione e Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto - in collaborazione con Ministero per i beni e le attività culturali, Regione, Comune, Camera di Commercio di Terni, Opera del Duomo, Diocesi, Opera Romana Pellegrinaggi, Cassa di Risparmio di Orvieto-Gruppo Banca Popolare di Bari, Engineering e As.t.r.o - le due città concretizzano ora quella volontà già manifestata da tempo di creare un legame duraturo.
La firma simbolica tra il primo cittadino Giuseppe Germani e la collega veneta Marica Dalla Valle avverrà nella mattina di sabato 13 settembre, a Marostica nell'ambito delle manifestazioni che fanno da cornice alla rievocazione biennale della partita a scacchi a personaggi viventi – 600, complessivamente, quelli in costume – in programma per il fine settimana. A scortare il Gonfalone della città, nella sigla dell'atto che avverrà dinanzi alle rappresentanze di altre città italiane e straniere ospiti dell'evento, presentato dal regista Maurizio Panici come "l'edizione più bella di sempre", saranno quattro Valletti del Comune.
Tra i costumi del corteo storico in partenza per il Veneto ci sono, però, anche quello rosso del cavaliere di San Giorgio, un sapiente in blu con la pazienza rosa, un nobile verde e una dama blu con il mantello bordeuaux. Quattro pregiati pezzi a cui si aggiungono un elmo, un falcione dei berrovieri e una corazza. Costumi e accessori che i membri del comitato di gestione dell'associazione "Lea Pacini" trasporteranno, insieme al materiale promozionale, giovedì 11 settembre a bordo di un furgone messo a disposizione dalla Protezione Civile di Orvieto alla volta del castello di Marostica, dove rimarranno in esposizione fino a domenica 14 settembre, allo scopo di far conoscere l'alta qualità dell'artigianato artistico della città del Duomo. Una qualità che verrà raccontata anche attraverso un documentario e un allestimento fotografico.
In mostra, infatti, ci saranno anche una decina di gigantografie realizzate in occasione della mostra "Lisio Arte della Seta: continuità e sperimentazione. I tessuti per il corteo storico di Orvieto e per le baguette Fendi" che venne allestita sulla Rupe nel 2009 dalla Fondazione per il Museo "Claudio Faina" insieme al Comune, l'associazione "Lea Pacini" e la Fondazione "Arte della Seta Lisio". E ancora, altri sessanta scatti d'autore datati 1984, utilizzati almeno in parte per alcune pubblicazioni sul corteo storico, che sono stati recuperati nei magazzini di proprietà della Provincia di Terni. Sempre nell'ottica promozionale, infine, venerdì 12 settembre, anche il vino di Orvieto sarà protagonista di uno spazio dedicato alle eccellenze di un territorio desideroso, nonostante tutto, di mettersi - a ragione - in vetrina.
Cosa prevede il patto d'amicizia

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