cultura

Cultura del Sol Levante a Orvieto. Cucina nipponica e cerimonia del tè, due mondi si incontrano

venerdì 25 febbraio 2005
Si celebra un incontro di cultura gastronomica tra Tokjo e Orvieto: due mondi così diversi, ma curiosi l’uno dell’altro che hanno deciso di incontrarsi alla Locanda Rosati dal 21 al 25 febbraio 2005, con il patrocinio della Condotta Slow Food di Orvieto. A Giampiero Rosati e alla Sig.ra Emi Ebara si deve l’idea di questo incontro tra due mondi. L’incontro tra ristoratori orvietani e chef nipponici è di certo presupposto per una futura collaborazione tra i due paesi.
Una delegazione di dietologi ed un team di chef del Sol Levante sta infatti visitando varie cantine e apprezzando la nostra città , i nostri paesaggi e i nostri prodotti con visite guidate e piccole gite . Importanti momenti caratterizzano questo incontro tra cultura mediterannea ed orientale, con appuntamenti a tavola, curati da sapienti cuochi della cucina giapponese, con menù dai profumi esotici a gusto equilibrato accompagnati dalla rituale cerimonia del tè.
Tutto in Giappone è segno e rito, i partecipanti sono dunque accolti dalla delicatezza di un’offerta raffinata anche nella presentazione dei piatti e nel modo di apparecchiare la tavola, alla scoperta di un mondo affascinante, ricco di storia e di magia, moderno ma che ancora nasconde profondi, antichi segreti.
Pur rispettando la tradizione giapponese, i menù sono comunque vicini al nostro gusto, con zuppe di pesce , verdure e salsa di Miso, riso con pesce e verdure , carne alla griglia e tempura accompagnati da salse e condimenti in linea con l’eccellenza delle migliori produzioni che il mercato giapponese offre.
Per queste cene sono arrivate alla Locanda direttamente dal Giappone riso, soia, tè e le “terribili”, difficili bacchette, per quasi 100 persone.
L’aspetto più affascinante degli incontri è stato dato, nella giornata di giovedì 24 febbraio, “dal gusto saggio del tè”, che da sempre partecipa alla vita quotidiana del Giappone: è farmaco e segno di cortesia verso gli ospiti, bevanda digestiva che ha via via convinto tutto il mondo dei suoi grandi effetti benefici e consolatori, diventando così una pozione che nell’immaginario collettivo rappresenta benessere, occasione di incontro, spiritualità.
Sapienti maestre di tè hanno introdotto a un mondo cerimoniale affascinante, le cui regole furono stabilite da Rikyu: tè come pozione magica, di cui vengono narrate le qualità delle foglie, diverse secondo le ricette e le occasioni; un rito svolto come l’antica tradizione del Giappone vuole, come sapere eterno e quiete dell’anima.

Come il tè generò il raku

Piccola storia del tè

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