Impegno comune rispetto alle emergenze climatiche in corso in più parti d'Italia e d'Europa

Pubblicando lo State of the Global Climate 2024 la World Meteorological Organization (WMO), agenzia specializzata delle Nazioni Unite per la meteorologia (tempo e clima), l'idrologia operativa e le scienze geofisiche correlate, pose in evidenza che il 2024 è stato un anno record per le temperature, maggiori di 1.55° gradi superiori al livello preindustriale delle temperature.
Questo fornisce conferme ulteriori sulle cause dell’aumento esponenziale e progressivo delle temperature e dei cicli climatici improvvisi, e delle crisi ed emergenze climatiche sempre più frequenti che saremo costretti a sopportare, il tema dei "provvedimenti urgenti", frammentati e occasionali da più parti invocato non è dunque più sufficiente, ed occorrono misure di sistema volti a promuovere tutela climatica, prevenzione e sicurezza ambientale, buone pratiche e le consapevolezze richieste dai tempi su scala globale.
Questo significa rafforzare gli organi a livello centrale sul clima, facendo applicazione dei principi stabiliti dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 192 del 2024 che ha dichiarato illegittima la cosiddetta autonomia particolare o differenziata. Vogliamo trascrivere i principi essenziali posti dalla Corte Costituzionale della Repubblica italiana: "... per quanto riguarda la «tutela dell’ambiente», si tratta di una materia in cui predominano le regolamentazioni dell’Unione europea e le previsioni dei trattati internazionali, dalle quali scaturiscono obblighi per lo Stato membro che, in linea di principio, mal si prestano ad adempimenti frammentati sul territorio, anche perché le politiche e gli interventi legislativi in questa materia hanno normalmente effetti di spill-over sui territori contigui, rendendo, in linea di massima, inadeguata la ripartizione su base territoriale delle relative funzioni.
La pervasività della disciplina eurounitaria nella suddetta materia trova il suo fondamento nell’art. 11 TFUE, secondo cui le esigenze connesse con la tutela dell’ambiente devono essere integrate nella definizione e nell’attuazione delle politiche e azioni dell’Unione, in particolare nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile. Inoltre, l’ambiente è attribuito alla competenza concorrente dell’Unione (art. 4, comma 2, TFUE), e pertanto lo Stato può intervenire solamente fino a quando l’Unione non abbia esercitato la sua competenza normativa. Competenza che, in questo ambito, è stata esercitata in modo assai ampio".
Come ha evidenziato l’Agenzia ONU per la riduzione del rischio tra il 2001 e il 2020 i danni diretti causati da emergenze climatiche sono più che raddoppiati, superando i duecento miliardi di dollari all’anno. Non vi saranno dunque interventi finanziari che potranno bastare per contrastare il declino che viene da tali fattori, aggravato dalla frammentazione del Paese. E prima di tutto il numero sempre maggiore dei morti e delle lesioni.
Tali temi sono ovviamente connessi con l’incremento necessario della tutela umanitaria, nella consapevolezza che siamo tutti parte di una Comunità mondiale, ponendo dunque anche il tema della tutela che va accordata ai migranti climatici su cui abbiamo sentito il dovere di avviare iniziative rilevanti e serie.
"Migranti climatici" potrebbero divenire, in tempi forse prossimi, popolazioni vulnerabili che abitano zone della stessa Europa. Questo la Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia intende ribadire, nel fare proprie le parole del Presidente della Repubblica che ha ribadito gli “obblighi di prevenzione” delle Istituzioni pubbliche per gli eventi climatici estremi. Con il WMO ribadiamo che il clima e il ciclo dell'acqua non hanno confini nazionali e la cooperazione internazionale su scala globale è essenziale.
Riserva Mondiale della Biosfera Unesco del Monte Peglia

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.