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"A Campi Salentina sulle orme del professor Gianfranco Chiti risvegliamo la storia"

mercoledì 24 aprile 2024

Correva l'anno 1946 quando nell’Istituto Calasanzio di Campi Salentina, il preside, don Filippo Ciotta accoglieva Gianfranco Chiti, per ammetterlo nell’organico dei docenti come professore di Matematica e Fisica. L’Associazione Allievi di Padre Chiti finalmente quest’anno è riuscita ad organizzare il pellegrinaggio di fede in terra salentina per andare sulle orme del professor Chiti, docente di Matematica e Fisica negli Anni Scolastici 1946/1948.

Giungiamo nel Salento da più parti d'Italia, Peschiera del Garda, Milano, Roma, Foggia, Taranto, Reggio Calabria e Taormina, un gruppo affiatato di allievi fedeli ai principi e valori che abbiamo ereditato dagli insegnamenti del nostro comandante Chiti. Il pellegrinaggio in terra salentina ha un significato particolare, siamo venuti per scoprire e ringraziare questa terra e i suoi cittadini per avere accolto e ospitato il nostro Maestro di vita, Padre Gianfranco Maria Chiti da Gignese, ai giorni nostri venerabile sulla strada della beatificazione.

Il pellegrinaggio inizia da Lecce, siamo andati a rendere omaggio al comandante della Scuola di Cavalleria, il generale Claudio Dei, un ufficiale che con i suoi uomini ha lottato nel corso della campagna del Covid-19 con un impegno straordinario senza precedenti, portando aiuto logistico e sanitario a tutte le popolazioni dell’area regionale. Da Campi Salentina si parte all’alba del sabato per raggiungere Santa Maria di Leuca, un luogo dove la cristianità incontra la fede, ogni giorno migliaia di pellegrini arrivano in preghiera in questo splendido Santuario, un modello architettonico di bellezza rara, incastonato geograficamente in uno dei luoghi più belli d’Italia.

Nella giornata una presenza speciale celebrerà una messa, monsignor Vito Angiuli, vescovo della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, accompagnato dal parroco del Santuario, don Stefano Ancora. Un omaggio, un saluto e uno scatto fotografico ad incorniciare una visita tanto prestigiosa. All’interno del Museo del Santuario, filmiamo un intervento speciale, un alunno del professore Chiti, Angelo Michele Cannazza, allora adolescente, ci rilascia una sua preziosa testimonianza, un racconto dell’epoca da brividi, dove vengono esaltate le qualità umane di grande fede del professor Chiti.

Nel primo pomeriggio rientriamo verso Campi Salentina, non prima di aver portato il nostro omaggio di preghiera sulla tomba del venerabile don Tonino Bello, luogo carico di misticità e fede profonda. Il nostro programma prevede la visita guidata ai locali dell’Istituto Calasanzio, a cura dei Padri Scolopi. Emozionati ci accingiamo a scoprire la vera storia del passaggio del professor Chiti in questi locali, il racconto di padre Martino è molto emozionante, in alcuni momenti abbiamo la sensazione di una presenza divina, come se il professore Chiti fosse tra di noi.

Indimenticabile questa visita che sarà seguita da un incontro pubblico presso l’Auditorium della Parrocchia dei Cappuccini. Dopo la preparazione di rito, con immagini di Padre Chiti nei locali, abbiamo una sorpresa, l’arrivo di un folto gruppo di militari della Scuola di Cavalleria di Lecce, accompagnati da un sottufficiale e dal cappellano, don Marco Bottazzo, di questo ringraziamo sentitamente il comandante Dei. Dopo il breve saluto iniziale, diamo la parola al sindaco di Campi Salentina, il dottor Alfredo Fina, che gentilmente interviene per portare i saluti della cittadinanza, a seguire l’intervento di padre Martino, del cappellano della Scuola di Cavalleria, di padre Francesco dei Cappuccini, di Pierluigi Congedo, figlio del colonnello per molti anni segretario particolare del comandante Chiti, presso la Scuola Sottufficiali di Viterbo.



Dopo la proiezione del documentario realizzato da TV2000, gli ultimi commenti ed i saluti. Alle 19 circa presso la Parrocchia dei Cappuccini viene celebrata una solenne messa in ricordo del venerabile padre Gianfranco Maria Chiti, officiata dall'arcivescovo, monsignor Luigi Pezzuto, le cui parole di plauso e di grande profondità verso la figura carismatica di padre Chiti, raggiungono i nostri più intimi ricordi, entusiasmandoci e riempiendoci di orgoglio.

Il programma della domenica mattina ci vede tutti in piazza, a Campi Salentina, insieme all’Amministrazione Comunale, nella persona del sindaco Fina, la Polizia Locale in divisa di gala, a scorta del Gonfalone della città, insieme agli amici dell’Associazione Nazionale Nastro Verde, della Delegazione di Lecce, in corteo raggiungiamo il giardino dove è ubicato il monumento dedicato ai Caduti di tutte le guerre, per deporre una corona d’alloro in ricordo del loro sacrificio alla Patria, gesto dovuto per ricordare padre Chiti.

Alle 11 sarà celebrata una messa al Santuario di San Pompilio, officiata dai Padri Scolopi. Padre Martino ricorda il professore Chiti e il venerabile padre Chiti, collegando l’Istituto Calasanzio all’insegnamento provvidenziale nei due Anni Scolastici 1946/1948, dove alcuni alunni, presenti in chiesa, vengono messi in risalto con aneddoti e parole di fede e bontà profonda. A chiusura di questo pellegrinaggio nella storia del professore Chiti a Campi Salentina, dagli allievi partecipanti alcune considerazioni del vissuto. Mimmo esprime un plauso nei riguardi delle istituzioni locali, ecclesiastiche e civili, per l’accoglienza ricevuta.

Al momento dell’ingresso varcando la soglia del Calasanzio ha avuto la sensazione di essere avvolto in un’atmosfera spirituale, come se Fra' Gianfranco stesse tra di noi accompagnandoci sul percorso e farci conoscere gli ambienti dove aveva insegnato. Durante le celebrazioni, sia del vescovo che di padre Martino, sembrava che le omelie fossero celebrate da Fra' Gianfranco, per le parole e le frasi che pronunciava frequentemente quando era in vita. Il massimo dell’emozione è stato il momento in cui è stato intonato l’Inno a padre Chiti.

Agostino non dimenticherà mai questo pellegrinaggio, forti emozioni ascoltando gli alunni dell’allora professore Chiti, Angelo Michele Canazza, don Agostino Calabrese, Angelo Angrana, tre personaggi stupendi, con i loro racconti di ottant'anni fa, come se li vivessero oggi. Il professore Chiti è rimasto impresso nei loro ricordi, lo hanno amato e rispettato perché oltre ad essere un insegnante di matematica, gli ha insegnato la vita, con l’esempio e la fede. Due anni con il professor Chiti ha condizionato positivamente tutta la loro storia di vita, da loro traspare tutto l’affetto e la riconoscenza che avevano per il loro Maestro, non sentendosi mai abbandonati dal suo ricordo.

Salvatore in questo pellegrinaggio si è sentito avvolto in un abbraccio di fratellanza ed affetto. Sull’esempio di padre Chiti, uomo dedito al prossimo sempre, guardando ovunque verso la pace, sentendo in ogni momento la sua vicinanza e il suo affetto. Francesco ha vissuto dei giorni indimenticabili, in un pellegrinaggio carico di forti emozioni, vissute sulla pelle e difficile da descrivere a parole. L'orgoglio di averlo conosciuto, la gratitudine per tutto quello che ci ha insegnato, non solo a parole, ma soprattutto con l’esempio di altissima umanità, la stessa umanità vissuta in compagnia di tutti gli allievi presenti, un filo conduttore che ci porta ad un vero Miracolo.



Il vedere riconosciuta da tutte le istituzioni civili, ecclesiastiche e militari l’immensa umiltà che lo ha reso grande, fa ben sperare che questo sia l’inizio di un cammino che Lo vedrà elevato al più presto "agli onori degli altari". Ciro ha vissuto il pellegrinaggio in armonia in un clima di fratellanza, un vero Miracolo di padre Chiti. Entrando nell’Istituto Calasanzio e varcando la porta della Biblioteca che era stata la sua aula, una forte emozione gli ha percorso tutto il corpo, un luogo dove oltre ad insegnare le materie scolastiche, si metteva a disposizione dei suoi alunni. Orgoglioso di averlo avuto come comandante e di aver beneficiato dei suoi insegnamenti.

Ringraziando tutti, Tiziana di Radio One con Gianni, i Padri Scolopi, i Frati Cappuccini, il sindaco e tutto lo staff, il Comando dei Carabinieri e i suoi uomini, il Ristorante "La Frascheria" per la pazienza, la Tenuta "San Nicola" per la disponibilità e gentilezza, la comunità di Campi Salentina, e per ultimi tenendoli nel cuore, il comandante e tutta la Scuola di Cavalleria di Lecce, insieme all’amato cappellano. Gli allievi di Padre Chiti a gran voce vi ringraziano tutti. Viva il venerabile padre Gianfranco Maria Chiti, pastore di tutti noi!

Angelo Polizzotto,
presidente dell'Associazione Nazionale "Allievi di Padre Chiti"