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TeatroMemoria al Mancinelli, pane azzimo ed eroi semplici per 425 studenti

mercoledì 30 gennaio 2019
TeatroMemoria al Mancinelli, pane azzimo ed eroi semplici per 425 studenti

Sono stati 425 gli studenti e le studentesse dell'Orvietano che, come annunciato, lunedì 28 gennaio hanno partecipato al Teatro Mancinelli di Orvieto allo spettacolo "Il silenzio degli eroi semplici", in occasione della Giornata istituita per legge e dedicata alla Memoria dei sei milioni di ebrei che, dopo essere stati perseguitati e rinchiusi nei ghetti, hanno trovato l'atroce destino nei  campi di concentramento attrezzati appositamente per la loro soluzione finale.

Dal Manifesto della Razza alle Leggi Razziali del 1938, dalla Notte dei Cristalli fino alla Conferenza di Wannsee del 1942, un crescendo di antisemitismo che  ha trovato il suo apice nella disumana malvagità nazista delle camere a gas e dei forni crematori. Solo con la Liberazione  del Campo di Concentramento nazista di Auschwitz, in Polonia, avvenuto il 27 gennaio del 1945, il mondo intero non poté  più ignorare fino a che punto l'essere umano si era spinto compiendo uno dei  crimini più aberranti della storia dell'umanità.

Eroi semplici come, appunto, il padre di Piero, Giorgio Nissim,  l'oblata Don Arturo Paoli,  lo sportivo Gino Bartali insieme a tanti altri hanno, con il loro coraggio e la loro umanità, salvato centinaia di famiglie ebree.  Al termine della rappresentazione teatrale tutto il team della compagnia ha distribuito ai presenti pane azzimo, il pane che ci unisce, il cibo di tutti gli uomini.

"Ringrazio i docenti e i discenti - afferma la consigliera del CdA dell'Associazione TeMa Cristina Calcagni che ha seguito il progetto #TeatroMemoria - per aver partecipato in massa anche quest'anno al progetto nella giornatadedicata alle vittime della Shoah, come mostrano gli scatti realizzati da Massimo Achilli che rendono l'idea del nostro teatro che ha registrato ancora una volta il sold out  per questa iniziativa. Per non dimenticare e per non ripetere  gli stessi errori del passato".