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"Emozioni a colori" con Aga Zawisza. Libertà di espressione, senza età e senza frontiere

martedì 24 novembre 2015
di Davide Pompei
"Emozioni a colori" con Aga Zawisza. Libertà di espressione, senza età e senza frontiere

La più piccola ha quattro mesi, il più grande non arriva a tre anni. Alla naturale tenerezza che suscita la loro andatura incerta, si aggiunge anche l'espressione curiosa di chi, scalzo e sdraiato insieme a mamma e papà, inizia a riempire di colore i fogli bianchi che per un pomeriggio rivestono l'aula – alla fine, non sarà più la stessa – di tutti i giorni. Uno, simbolico, come la Giornata Internazionale per i Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza 2015. E tre, nel complesso, da trascorre in tre nidi diversi.

Per far vivere loro e vivere insieme a loro "Emozioni a colori", come il nome del progetto che porta l'artista Agnieszka Zawisza, polacca di origine ma ormai da quattro anni a Orvieto, a contatto con i bambini. E allora si fa più piccolo anche il suo di nome, Aga. E più grande il sorriso con cui esorta tutti a lasciarsi andare, sulle note di una musica che non conosce frontiere. E, senza differenze, invoca la pace.

"Sentitevi liberi – dice rivolgendosi a genitori e figli, mentre con le mani tormenta la collana piena di colori che ha al collo – anche di ballare. Sporcatevi insieme, lasciate segni con i materiali che avete di fronte. Senza aspettative, né giudizi di alcun genere". Ai più grandi, l'invito a guardare il mondo con gli occhi dei piccoli. "Una volta, lo siete stati anche voi!". Ai più piccoli, l'incoraggiamento ad esprimere quello che provano. Ad essere quello che sono. Anche se i grandi non lo vedono.

Sì, perché il laboratorio di pittura creativa o meglio espressione pittorica, inserito dalla Cooperativa Quadrifoglio nell'ambito delle iniziative e buone pratiche per bambini e ragazzi, è pensato come luogo di ascolto di se stessi, un momento per lasciarsi andare, seguire il filo d'oro delle proprie emozioni e dargli forma e colore. Segni (e sogni) realizzati diventano allora uno strumento per conoscersi, riconoscersi, amarsi e rispettarsi. E rispettare quei "diritti incalpestabili" a volere, a chiedere, a reclamare. Crescere e maturare e, giunti alla maturità, offrire i frutti migliori.

 

"Portar fuori la natura del bambino – osserva Aga – lasciarlo essere, giocare, sporcarsi, sono tutti diritti inalienabili. Così come condividere gioco e tempo con i propri genitori, ricevere le loro attenzioni ed essere felici". È forse per questo che al termine del pomeriggio, l'illustratrice e autrice di libri per bambini – suo, anche il lavoro "Un seme speciale" - lascia nelle mani dei genitori un'acuta riflessione del pedagogo Janusz Korczak sui pregiudizi legati al modo di interpretare le azioni di adulti e bambini.

L'allegria respirata lunedì 23 novembre, all'ombra del Duomo, in quell'oasi di quiete autunnale che è Via dei Dolci, dove ha sede il "Nido Arcobaleno", si rinnova sul filo dei colori martedì 24 novembre al "Nido Girotondo" di Sferracavallo e mercoledì 25 novembre al "Nido Pane e Cioccolata" di Ciconia. Tanto che già si pensa di realizzare una pubblicazione per documentarne efficacia liberatoria e bellezza.

Alla guida, Aga il cui percorso culturale può contare ormai numerosi laboratori didattici. "Negli ultimi anni – rivela – ho coltivato con passione il tema dell'illustrazione. Mi piace descrivermi come una che ha conservato la parte bambina di sé, questo grazie a una crescente passione per scrittura, disegno e creatività. Amo lavorare con i piccoli e continuare a imparare da loro. Vedendo e sentendo come loro. Quando parlo o gioco con un bambino, un istante della mia vita si unisce a un istante della sua e questi due istanti hanno la stessa maturità".