Affonda le sue radici nel lontano 1166, quando Acquapendente si ribellò alla tirannia di Federico I Barbarossa, distruggendo il castello simbolo del potere imperiale, trovando la forza nell'evento straordinario della fioritura di un ciliegio secco, eretto a simbolo dell'oppressione degli aquesiani. Da qui la comunità decise di ricordare ogni anno la riconquista della libertà per tanto tempo negata, attraverso la festa dei Pugnaloni di Mezzo Maggio che ancora oggi è uno dei momenti, folcloristici e identitari, più attesi.
Del "pungolo" – l'attrezzo di ferro simile ad una spatola infilato su un lungo bastone che gli fa da manico, utilizzato per pulire l’aratro e per punzecchiare i buoi, anticamente portato in processione ornato con rami di ginestra – ben poco è rimasto. Sostituito com'è dai suggestivi mosaici realizzati con petali di fiori e foglie, su grandi pannelli disegnati larghi 2,60 metri e alti 3,60 in onore della Madonna del Fiore, che si celebra ogni anno la terza domenica di maggio.
Alla creazione dei maestosi quadri lavorano nei giorni precedenti, fino a notte tarda, 15 gruppi di giovani: Acquaviva (1987), Barbarossa (1993), Corniolo (SAS, 1972), Corte Vecchia (Selecao, 1998), Costa San Pietro (1998), Porta Della Ripa (Centro, 1963), Porta Romana (Comb, 1975), Rugarella (1990), Sant’Anna (GSA, 1994), Santo Sepolcro (6+6, 1972), Torre G. de Jacopo (Nuova Torre, 1985), Torre San Marco (Prima Equipe Torre San Marco, 1966), Via del Carmine (GNS, 1986), Via del Fiore (Prima Equipe Via del Fiore, 1993), Via Francigena (Blu Cobalto, 1998).
La festa, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune e la Parrocchia Basilica del S. Sepolcro si rinnova puntuale nel fine settimana. Sabato 16 maggio alle 18 al Teatro Boni si terrà l'incontro con la giuria e la presentazione dei bozzetti 2015. Alle 21, invece, prende il via la Notte Bianca dei Pugnaloni, che invita turisti e visitatori a passeggiare lungo le vie di Acquapendente alla scoperta dei laboratori con i vari gruppi ancora al lavoro.
Sarà tutto pronto domenica 17 maggio, giornata clou dei festeggiamenti, quando alle 9.30 i Pugnaloni saranno esposti nel centro storico. Alle 11 in Duomo è monsignor Lino Fumagalli, vescovo della Diocesi di Viterbo a presiedere la messa, a cui partecipa il Signore di Mezzo Maggio. Mezz'ora dopo nel centro storico prende vita l'intrattenimento itinerante del gruppo ospite. Si tratta quest'anno degli Sbandieratori "Città di Giove".
Alle 15 i Pugnaloni saranno trasportati in Piazza Basilica del S.Sepolcro e alle 16 dalla Chiesa di San Francesco, dopo la benedizione nel chiostro, farà la sua uscita il Corteo Storico "Città di Acquapendente" e gli Sbandieratori "Madonna del Fiore" che sfilando lungo le, raggiungeranno Piazza Girolamo Fabrizio, dove alle 16.30 avrà luogo la lettura della pergamena e l'antico gioco della bandiera a cui parteciperanno anche gli Sbandieratori "Città di Giove", la cui partenza è dall'Oratorio della Madonna del Fiore.
Intorno alle 18 dalla Basilica del S. Sepolcro alla Piazza del Comune, tradizionale sfilata dei Pugnaloni, processione con la statua della Madonna del Fiore con la partecipazione del Signore di Mezzo Maggio. E alle 19, in Piazza Girolamo Fabrizio, estrazione del nuovo Signore di Mezzo Maggio 2016 e l'attesa premiazione dei Pugnaloni.