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Aperto a Orvieto il Forum delle aree interne

giovedì 8 maggio 2014
Aperto a Orvieto il Forum delle aree interne

Ha preso il via al Palazzo del Popolo di Orvieto la due giorni del Forum dei cittadini delle Aree interne. Nell'aprire i lavori il sindaco Concina ha pricordato come l'Amministrazione Comunale di Orvieto si sia presentata già cinque anni fa ai propri cittadini ponendo fra le priorità l'obiettivo di imprimere un deciso e profondo mutamento alle politiche per lo sviluppo del territorio. Sviluppo inteso nell'unica accezione possibile, quella cioè della sostenibilità e del rispetto delle generazioni attuali e future. Un nuovo percorso (al quale è stata impressa una particolare valenza dall'Assessore all'Ambiente),  che vuole colmare il deficit di attenzione alle questioni ambientali sino ad oggi espresso (senza scendere in polemici dettagli), ritrovando intorno a queste un modello di sviluppo virtuoso e sostenibile. 

Gli elementi basilari di questa nuova visione strategica si identificano in un modello di città tecnologiche ed interconnesse (città intelligenti o smart city) le quali, attraverso gli strumenti della “green economy”, innescano un processo virtuoso in favore dello sviluppo sostenibile del territorio.  Ha aggiunto che oggi la Green Economy non è più una nicchia: l'economia basata sulla sostenibilità è diventata una sfida planetaria e in questo scenario stanno crescendo le imprese e le professionalità necessarie a gestire il cambiamento verso un'economia sostenibile.  Nella Green economy, di conseguenza, l'ambiente è considerato come una risorsa da gestire con attenzione e non da sfruttare incondizionatamente. Il rapporto tra uomo e ambiente è paritario, e l'ecosistema è preservato per proteggere la biodiversità, per produrre in modo sostenibile senza penalizzare le generazioni future, a tutela del paesaggio e per ridurre al minimo le conseguenze dell'inquinamento sulla salute dell'uomo. Ne discende che tutte le azioni dell'Amministrazione Comunale si sono ispirate e si ispirano ad un modello che vuole coniugare qualità dell'ambiente ed economia, capitali naturali e servizi ecosistemici, con la impegnativa prospettiva di far divenire la Città di Orvieto uno dei modelli di riferimento internazionali per l'applicazione in concreto delle migliori pratiche in favore di uno sviluppo sostenibile.

Su questo modello, dopo aver risanato le criticità economiche ed ambientali del passato, il Sindaco ha evidenziato che sono state avviate politiche di sviluppo sostenibile che hanno già visto la realizzazione di:
1)   raccolta differenziata sull'intero territorio comunale, passando dagli ultimi posti del 2009 ai primi posti della provincia nel 2013;
2)   Adesione al Patto dei Sindaci e realizzazione di un piano ambientale per l'energia sostenibile, che vede i proprio pilastri nella microgenerazione energetica e l'autoconsumo, con la forte opposizione ai grandi impianti solari, eolici, geotermici;
3)    efficentamento energetico nell'illuminazione pubblica delle aree industriali; con nuovi        erogatori di flusso per ben 1500 pali elettrici;
4)    valorizzazione artistica ed illuminotecnica di due monumenti importanti dalla città (Palazzo del Popolo e Palazzo Comunale), con impianti a basso consumo e forte risparmio energetico;
5)    avvio di un contratto di fiume per la gestione partecipata degli interventi di messa in sicurezza del tratto urbano del Paglia dopo l'alluvione disastrosa del 2012, con la finalità di valorizzare tale are come Parco Urbano;
6)  realizzazione di progetti per la messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico ad Orvieto e Sugano;
7)  avvio di servizi congiunti con le altre amministrazioni comunali del territorio per la gestione delle pratiche di commercio ed edilizia, omogenizzando pratico e processi, sulla base di una piattaforma regionale;
8)  valorizzazione del territorio a livello internazionale, ad esempio recuperando la candidatura all'UNESCO del territorio compreso tra Civita di Bagnoregio, Orvieto e Pitigliano.

Concludendo il suo saluto ai convegnisti presenti, il Sindaco ha però evidenziato che, in questo quadro di dotazione territoriale e predisposizione culturale all'innovazione che l'Amministrazione Comunale ha cercato di infondere, il vero problema rimangono le risorse economiche. Per questo motivo, i fondi strutturali 2014-2020 possono rappresentare il vero volano per una economia nuova che generi lavoro ed occupazione senza snaturare le vocazioni e le dotazioni dei territori.  Per tali ragioni, il progetto delle Aree Interne rappresenta la cornice istituzionale all'interno della quale valorizzare i comportamenti fino ad oggi tenuti e su cui scommettere per un sviluppo economico veramente sostenibile, che punti alla qualità dei territori, garantendo la sicurezza dei cittadini in un area che troppe volte viene colpita da frane ed alluvioni.

Da Orvieto una nuova visione dello sviluppo

Uno strumento interessate, ma non di propaganda