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"Il sorriso qui è di casa". Parte la prossima settimana una iniziativa per misurare la qualità delle relazioni interpersonali

mercoledì 13 aprile 2011
"Il sorriso qui è di casa". Parte la prossima settimana una iniziativa per misurare la qualità delle relazioni interpersonali

Qualità delle relazioni interpersonali, gradimento di servizi e personale, in esercizi commerciali e uffici pubblici. E' il progetto "Il sorriso qui è di casa", del gruppo di lavoro dell'Ufficio di Cittadinanza promosso dall'Associazione "Città di tutti", presentato ieri mattina in Comune dal vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali Massimo Rosmini e Tiziana Frellicca presidente dell'Associazione di promozione sociale "La Città di Tutti", Claudia Cordovani dell'Ufficio di Cittadinanza. Presente Sandro Gulino presidente di Confesercenti.

"Il sorriso qui è di casa" fa parte insieme al progetto "Pedibus / Strade di Casa" e al progetto "Hai diritto a parcheggiare qui?" a tutela degli spazi di parcheggio riservato ai disabili. Scopo del nuovo progetto, è quello di monitorare negli esercizi commerciali prima, e negli uffici pubblici poi, la qualità delle relazioni umane ed interpersonali, misurandone la bontà. Proprio in quei luoghi, come gli uffici e i servizi pubblici dove è più alta e frequente la relazione con il cittadino/utente e cliente di servizi, ma anche nel rapporto con il turista. Le rilevazioni verranno effettuate negli esercizi commerciali di Orvieto e negli uffici pubblici.
L'iniziativa è rivolta a tutti gli operatori del commercio.

"Un progetto importante - ha affermato Rosmini - che rientra nella rete nazionale delle Città del Sorriso. L'iniziativa è rivolta a tutti gli operatori del commercio (negozianti, ristoratori, albergatori, ecc.) di Orvieto ed ha come obiettivo quello di la qualità delle relazioni interpersonali. Inoltre, per una realtà basata sul turismo come la nostra, l'essere sorridenti va anche nella direzione dell'economia. La città sorridente, riconciliata, è un bisogno di tutti: ciò non esclude i mezzi di comunicazione. Speriamo che un obiettivo veloce da realizzare possa essere 'Orvieto Città del Sorriso', ma questo deve corrispondere ad una realtà oggettiva. Rispetto alle organizzazioni di categoria il Comune non è antagonista, anzi si attiva per andare a vantaggio della città tutta, in questo caso guardando all'accoglienza dei turisti. Insieme con le associazioni di categoria lavoreremo ad una iniziativa comune".

Lo schema di rilevazione consiste in visite eseguite da personale formato in base alle direttive del progetto, prima in esercizi commerciali e successivamente anche il uffici pubblici. Per tre volte, in forma assolutamente anonima si recheranno "in missione" e in una scheda contenente degli indicatori, i rilevatori attribuiranno degli indici rispetto alle cose che saranno da loro osservate (gli operatori sono funzionali al fatto che possono essere più il possibile obiettivi). Dopo le tre rilevazioni si avrà una lettura rispetto a quell'esercizio commerciale. Al termine della rilevazione del QRI ((Qualità delle Relazioni Interpersonali) si potrà stabilire se un esercizio commerciale è sorridente. Quindi verrà consegnata al titolare una vetrofania con su scritto 'Il sorriso qui è di casa', che potrà essere esposta sulla vetrina".

"Gli esercizi commerciali restano segreti - ha precisato l'assessore - sia perché non devono sapere della rilevazione, sia perché le risultanze finali - specie se negative - non saranno rese note. Possiamo dire che la rilevazione sarà fatta su 3 supermercati, 2 bar, 2 farmacie, 2 negozi e 1 tabaccheria, in tutto 10 esercizi commerciali distribuiti nel territorio tra il Centro Storico e lo Scalo, si parte la prossima settimana. Anche per la formazione si potrebbero attivare azioni insieme alle associazioni di categoria. Successivamente si passerà agli uffici pubblici, compresi gli uffici comunali".

Un plauso all'iniziativa è stato espresso da Sandro Gulino di Confesercenti. "Reputo valida questa iniziativa - ha detto - per sensibilizzare gli esercizi commerciali ed auspico che venga estesa anche ai ristoranti che, nella nostra realtà costituiscono una attività prevalente e importante. Per Orvieto sarebbe interessante testare la relazione che questo comparto ha con la clientela. Ovviamente ciò che raccomando è la privacy su quello che sarà il risultato. Come associazioni potremmo attivarci per fare iniziative di formazione che vadano in questa direzione. Certamente l'attuale momento di crisi impone alle aziende un turn over veloce e diventa più difficile fare la formazione. Tuttavia la professionalità è alla base di qualsiasi cosa per cui occorre insistere".

Che cos'è e come funziona l'indice QRI (Qualità delle Relazioni Interpersonali)

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