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L'assessore Cecilia Stopponi in tempo reale da Nairobi

mercoledì 24 gennaio 2007
Pubblichiamo un resoconto dell'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Orvieto, Cecilia Stopponi, sul 7° Forum Sociale Mondiale di Nairobi. L'assessore Stopponi, che si trova al Forum dove ha coordinato il seminario organizzato dalla ONG Mani Tese su "La Responsabilità sociale delle imprese: alleanza degli attori sociali per il rispetto dei diritti", portando anche l'esempio delle azioni concrete del Comune di Orvieto su questi temi, trasmette in tempo reale le sue impressioni alla Città. Di seguito le impressioni e il resoconto dell'assessore Stopponi.
Il primo impatto con il FSM (Forum Sociale Mondiale) è epidermico ed emozionale: una galassia di persone colorate, luminose, vocianti, indaffarate. Sembra un immenso mercato, una fiera allestita in questo grande prato verde e un po' disperato, alle porte di Nairobi, che circonda lo stadio fatiscente di Kasarana Moi. Le gradinate dello stadio suddivise approssimativamente per ricavare un imprecisato numero di "sale riunioni" (per fortuna siamo in Africa e non ci sono problemi col riscaldamento), all'esterno enormi tensostrutture sono state allestite per ospitare gli incontri piu numerosi. Piu' di 100.000 persone, provenienti da tutti i continenti, piu' di 1.200 iniziative, dibattiti, tavole rotonde, confronti. Tutti riuniti intorno ad un unico tema: I Diritti Umani. Come tutelarli, a partire da noi, da ciascuno di noi, dalle nostre azioni quotidiane. Come combattere la povertà e la marginalizzazione di popoli e territori, sconfiggendo la guerra e le regole del mercato dettate dalle multinazionali. Come mettere in connessione la società civile al di là della comunicazione globalizzata e globale, fin dentro gli sguardi e le parole di persone in carne ed ossa, che credono ancora nel valore della discussione e del confronto, della politica a cui viene chiesto di tornare a giocare il proprio ruolo. Alla politica viene chiesto di dire basta alla privatizzazione dell'acqua. Centinaia di rappresentanti dei movimenti, dai grandi conosciuti nel mondo intero, ai piu' piccoli e sperduti, con una sola parola d'ordine: fermare il piu' grande dei delitti contro i diritti di milioni di poveri del mondo: la privatizzazione dell'acqua. Lo chiedono ai politici presenti (Patrizia Sentinelli, Vittorio Agnoletto e Roberto Musacchio per l'Italia), Chiedono di dichiarare l'acqua un diritto umano non negoziabile e di fermare il lavoro del Consiglio Mondiale per l'acqua in vista del Forum di Budapest del 2009. Ma chiedono anche a ciascuno di noi di diventare parte di questo movimento mondiale e di esserci in ogni tappa di questa battaglia. Alla politica viene chiesto di fermare la guerra, tutte le guerre, conosciute e sconosciute, di conquista e di supremazia. Fermare le guerre che si moltiplicano solo per mantenere in vita un sistema mercantile che non si regge piu' altrimenti. Ma tutta la moltitudine di gente è qui anche per parlare, per comunicare cose che il pur informatissimo mondo dell'informazione globale non comunica, o che il sempre meno tempo che abbiamo a disposizione ci impedisce di andare a ricercare e a riflettere, con una parola d'ordine: "un altro mondo è possibile" da cui si diramano tutte le altre: "un mondo senza AIDS è possibile" – "un altro Paese senza povertà è possibile" e su tutti un grande grido di riscatto: "Homeless but not Hopeless" lanciato da quei derelitti che vivono nella baraccopoli di Korogoco, distante poche centinaia di metri da qui, di cui così appassionatamente ci ha parlato Padre Alex Zanotelli, instancabilmente presente a tutti gli incontri in cui far sentire la voce del bisogno di giustizia e di pace. Ma il Forum significa anche confronto di esperienze e "buone pratiche" attraverso cui contribuire alla costruzioone di un mondo più solidale ed equo. Questo il senso del seminario organizzato dalla ONG Mani Tese, a cui il comune di Orvieto ha partecipato e che ha sostenuto, dal titolo "La Responsabilità sociale delle imprese: alleanza degli attori sociali per il rispetto dei diritti". Il confronto è stato importante, introdotto con una relazione del Comune di Orvieto, ha visto le testimonianze sulle violazioni da parte delle multinazionali in India e Mali, passando per l'appello fatto da Vittorio Agnoletto alla società civile di denunciare ed informare l'opinione pubblica su questi temi e su casi concreti di violazioni da parte delle imprese, e sul ruolo che può e deve giocare il sindacato. La posizione che è emersa, in linea con i temi trattati nella relazione introduttiva, è la richiesta di norme che vincolino le imprese al rispetto dei diritti e garantiscano la possibilità di una certificazione univoca a livello internazionale su tutta la filiera di produzione, l'applicazione di norme esistenti anche a livello europeo, e la rete di Enti Locali per la condivisione delle buone pratiche ed il sostegno nella comunicazione. Perché esserci è importante dunque: per non perdere di vista mai la dimensione globale dei temi all'ordine del giorno, a partire dall'impegno di amministrare un Comune di 21.000 abitanti che ha scelto di far parte a pieno titolo di questa dimensione mondiale su una infinità di temi. Dall'onore di essere sede del premio per I Diritti Umani "Città di Orvieto", alla dichiarazione del programma di governo di "ripudiare la guerra ini tutte le sue forme". Dalla comunicazione culturale ai progetti educativi nelle scuole, dall'impegno costante verso la salvaguardia ambientale a partire dalla carta Hidrogencityes, all'educazione e sostegno al mercato equo e solidale. Dalle azioni concrete e quotidiane di salvaguardia e tutela dei diritti umani fino agli step quotidiani per raggiungere una piena realizzazione della responsabilità sociale attraverso azioni come l'introduzione di precise clausole nell'appalto per la gestione delle mense scolastiche per l'utilizzo di prodotti che rispettino i diritti umani nell'intera filiera, ai progetti educativi nelle scuole, al sostegno di progetti di solidarietà internazionale. Perché esserci dunque: perché aver scelto di far parte di questa dimensione mondiale, porta con sé la scelta di ascoltare la sua voce e l'ambizioone di poter comunicare importanti obiettivi raggiunti ed il progetto su cui confrontarsi e verso cui progredire.

Questa notizia è correlata a:

Si è svolto a Nairobi il convegno 'La responsabilità sociale delle imprese: alleanza degli attori sociali per il rispetto dei diritti'