politica

Partita nei Comuni la procedura per i buoni spesa

giovedì 2 aprile 2020
Partita nei Comuni la procedura per i buoni spesa

È partita in tutti i comuni della provincia di Terni la procedura per l’assegnazione rapida degli aiuti economici per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità mediante l’assegnazione di buoni pasto da spendere negli esercizi commerciali.

Le pubbliche amministrazioni hanno pubblicato sui propri siti istituzionali il Dpcm, il disciplinare e il modulo per presentare la domanda da parte di quei nuclei famigliari che ricadono nelle fattispecie individuate dal governo. Tra le prime a farlo, quelle di Parrano e San Venanzo, quest'ultima indicando per martedì 7 aprile la data per presentare la domanda.

Alcune amministrazioni comunali hanno anche reso nota un’altra iniziativa parallela di solidarietà. Da Acquasparta, Arrone e Montecchio, ad esempio, è partito l’invito a chi può di lasciare prodotti alimentari pagati che possono essere prelevati da chi è in difficoltà. Si tratta di un’iniziativa che sta prendendo piede anche in altri comuni.

Da Guardea il sindaco Giampiero Lattanzi ha annunciato che entro venerdì 3 aprile sarà completata la consegna di tutte le mascherine a ciascun cittadino, mentre entro mercoledì 8 aprile saranno assegnati i buoni pasto a chi ne ha diritto. “Abbiamo già stipulato - informa il sindaco - una convenzione con gli esercizi commerciali, compresi i panifici”.  

In pubblicazione all’Albo Pretorio fino alle 11 venerdì 3 aprile anche l'avviso del Comune di Orvieto, per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per l’inserimento nell’elenco comunale degli esercizi commerciali disponibili ad accettare i buoni spesa di cui all’ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 658 del 29 marzo 2020.

Alla scadenza, verrà formulato l’elenco degli esercizi commerciali aderenti dove sarà possibile spendere i buoni alimentari. L’elenco sarà pubblicato sul sito web del Comune. L'avviso fa riferimento all’ordinanza sindacale inerente le misure urgenti di solidarietà alimentare per prodotti di prima necessità in favore della popolazione maggiormente esposta agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19.