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Pd, l'analisi della sconfitta è la volatilità del voto

lunedì 10 giugno 2019
Pd, l'analisi della sconfitta è la volatilità del voto

“Il Partito Democratico di Orvieto, con il suo candidato sindaco Giuseppe Germani, prende atto della netta vittoria del centrodestra al ballottaggio di domenica scorsa. E augura un buon lavoro alla neo-eletta sindaca Roberta Tardani, prima donna a ricoprire questo incarico ad Orvieto. Che il tuo impegno, Roberta, sia per il bene di tutta la comunità!

Alcune considerazioni. Che il voto, nelle società democratiche mature, sia diventato estremamente volatile è vero per tutti i Paesi europei. La fidelizzazione nei confronti di un partito comincia a venir meno anche perché cominciano a venir meno le grandi ideologie. Nascono nuovi bisogni, nuove richieste, nuove aspettative. Sulla loro scia emergono nuove forze che, in tempi record, li captano per farne il solco del loro consenso. In Italia, la volatilità del corpo elettorale è straordinariamente più accentuata che altrove.

Si calcola che, nelle ultime elezioni importanti, soltanto il 30 per cento degli italiani abbia confermato il proprio voto precedente. E che siano circa sei milioni gli italiani che, nel momento del voto, decidono sulla base dell’offerta contingente. Nel 2014, alle elezioni europee, fu il Partito Democratico a totalizzare più del 40 per cento dei consensi.

L’anno scorso, il 4 marzo 2018, fu la volta del Movimento Cinque Stelle, con il suo 32 per cento dei consensi. Alle elezioni europee recenti, la Lega di Matteo Salvini ha trionfato con il 34 per cento. In un anno (!) soltanto, ciò che fu del M5S è stato inglobato dalla Lega. Il movimento ha visto dimezzato i suoi consensi. Lo stesso trend, cioè, l’aumento dei consensi nei confronti della Lega è palese nelle recenti elezioni amministrative, soprattutto in Umbria dove in tutti i ballottaggi, Gubbio escluso, hanno prevalso i candidati appoggiati dalla Lega.

Intendiamoci: è sano, in una democrazia, che il potere sia contendibile. Che, cioè, la guida di una comunità possa passare da centro sinistra a centro destra e vice versa. L’estrema volatilità del voto in Italia, però, fa nascere qualche preoccupazione. Che sia più il tifo che non la consapevolezza, più il “sentito dire” che non la conoscenza, a determinare l’estrema fluttuazione del voto.

Per il Partito Democratico di Orvieto, da questa campagna elettorale intensa e dura ci resta un tesoro che non perderemo di certo. E’ la squadra dei nostri candidati consiglieri che tanto si sono impegnati per portare avanti le nostre istanze di conoscenza, non del “sentito dire”. E’ una squadra fresca di giovani con dinamicità e con competenze serie. Sono il vento nuovo che sentirete soffiare fin da domani”.

Nota Pd Orvieto


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