politica

Protocollo d'intesa tra Comune e 3A-Pta per lo sviluppo del territorio

martedì 12 febbraio 2019
Protocollo d'intesa tra Comune e 3A-Pta per lo sviluppo del territorio

L'Amministrazione Comunale di Monteleone d’Orvieto ha deciso di investire sul proprio territorio con una serie di iniziative che mirano a sviluppare e a ripristinare alcune colture perse nel corso degli anni attribuendo importanza alle tradizioni e alle aziende che hanno deciso di investire sul proprio Comune. Queste motivazioni hanno portato a siglare mercoledì 30 gennaio un patto d’intesa con il Parco Tecnologico Agroalimentare 3A-Pta, società della Regione Umbria.

L’Istituto 3A-Pta, dal 2000 opera nel settore della biodiversità di interesse agrario, supporta, inoltre, la Regione nell’istituzione e gestione del Registro regionale che identifica e dà evidenza pubblica del patrimonio di risorse genetiche di interesse agrario esistenti in Umbria e rappresenta il primo passaggio nell’avvio di percorsi di tutela mediante anche il riconoscimento di contributi per azioni di recupero e reintroduzione in coltivazione o allevamento. Una collaborazione che il protocollo ha ufficializzato ma che sulla carta è iniziata sin da subito, con la diffusione da parte del Comune delle attività dell’Istituto, con l’adesione di molte aziende agricole monteleonesi che hanno preso contatti per la distribuzione della razza Livorno bianca e delle marze di frutti.

"Questa collaborazione - spiega il sindaco Angelo Larocca - nasce a seguito di alcuni incontri per l’istituzione del De.Co. – Denominazione Comunale, marchio di identità che il nostro Comune ha deciso di istituire per certificare l’identità, appunto, di alcuni prodotti che si possono trovare e gustare solo a Monteleone d’Orvieto, fatti, ancora, secondo le vecchie ricette della tradizione, tramandate da nonne, bisnonne del paese.

Inoltre essendo il Parco 3A-PTA gestore del Registro Regionale che identifica il patrimonio di risorse genetiche di interesse agrario esistenti in Umbria, si concepisce questo rapporto come un’opportunità per tutto il territorio di ripristinare vecchie colture che appartengono alla nostra tradizione agricola e che con il passare del tempo sono andate perse andando quindi a inficiare sulle caratteristiche ambientali locali e alimentari. Visto il continuo mutare dell’ambiente che ci circonda, si vuole promuovere e realizzare attività progettuali funzionali alla ricerca, alla conservazione e valorizzazione della Biodiversità di interesse agrario di risorse genetiche provenienti dal nostro territorio comunale”.

Il protocollo d’intesa tra il Comune di Monteleone d’Orvieto e l’Istituto 3A-PTA, si pone anche l’obiettivo di essere un punto di incontro a favore delle aziende agricole locali, infatti tra i punti elencati nell’atto c’è proprio quello di organizzare momenti di formazione e d’informazione rivolti alla rete locale di agricoltori nonché ad un pubblico più vasto con finalità di divulgazione, come le Scuole, fornendo ad esempio: consulenza tecnico scientifica, ma anche parte delle risorse genetiche (ad es. sementi) necessari e all’avvio del progetto.

“Si tratta di un progetto ampio e di largo respiro - dichiara l’assessore Elisabetta Guidantoni che, insieme ai consiglieri Elisa Giuliacci ed Ilaria Dini, hanno seguito direttamente il progetto - che può fungere da volano per la ripresa del nostro territorio. Innanzitutto, ripristinare le colture autoctone è solo che un bene a livello ambientale e anche per la nostra identità, in secondo luogo è un’importante possibilità per le nostre aziende. Con questo patto si è voluto stare dalla parte delle aziende che hanno avuto il coraggio di investire in un territorio come il nostro che è stato penalizzato in questi ultimi anni e che invece ha tutte le capacità e le possibilità per farcela e diventare un’eccellenza e produrre eccellenze; potranno avere il supporto di specialisti del settore, di formazione e informazione sul loro lavoro”.

"Questo patto insieme al progetto del De.Co - aggiunge il consigliere Elisa Giuliacci, è espressione di quello che per questa Amministrazione è importante: il nostro Territorio, le nostre radici, il suo sviluppo. Perché ripartire da ciò che ci caratterizza, che ci rende unici che siano prodotti alimentari come l’olio d’oliva, gli umbrichelli, gli gnocchi, o da piante come la “pera di Monteleone”, lo zafferano, per non citare tutti gli altri prodotti che rientrano nel De.Co., sono la forza del nostro Comune e sulla quale investire per avere un riscontro turistico di qualità oltre al fatto che potrebbe essere un apripista per nuovi sbocchi lavorativi. Un ringraziamento da parte dell’Amministrazione Comunale va ai professori Gramaccia e Concezzi che hanno creduto, sin da subito, nel progetto.