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Sì al Piano finanziario e alla relazione relativi ai costi del servizio di gestione dei rifiuti

mercoledì 29 marzo 2017
Sì al Piano finanziario e alla relazione relativi ai costi del servizio di gestione dei rifiuti

Otto sì, quattro no e un'astensione. Sono questi i numeri con cui nella seduta di martedì 28 marzo il consiglio comunale ha approvato il Piano finanziario e la relazione relativi ai costi del Servizio di gestione dei Rifiuti per l’anno 2017 redatta dal Settore Tecnico – Ambiente, contenente gli interventi relativi a tale servizio per un ammontare complessivo pari a 4.042.296,30 euro.

Con cinque sì e otto no, invece, è stato bocciato l’emendamento presentato dai gruppi consiliari di minoranza Identità e Territorio, Forza Italia, Gruppo Misto sulle delibere di “approvazione del Piano Finanziario e relazione della determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2017” e “Tari approvazione tariffe per l’anno 2017 e delle rate di pagamento e relative scadenze” finalizzato ad imputare la somma di 250 mila euro derivante da “aggio ambientale” per diminuire, per lo stesso importo, il costo complessivo del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani 2017 a carico degli utenti del Comune di Orvieto, portando il costo relativo stimato per il 2017 in 4.042.296,30 euro a 3.792.296,30 euro.

Respinta con gli stessi numeri  anche la risoluzione al regolamento TARI proposta dai suddetti gruppi che sollecitava la Giunta Comunale nel riproporre le agevolazioni inserite al I e II comma dell’art. 27 del Regolamento TARI attraverso un’azione emendativa da proporre al Consiglio Comunale e che tali agevolazioni potessero essere inserite sine die e non con un termine predeterminato.

Il Piano Finanziario e la relazione sulla determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2017 è uno degli atti propedeutici alla prossima approvazione del bilancio e contiene gli interventi relativi a questo servizio per un ammontare complessivo pari a € 4.042.296,30. Il Consiglio ha anche approvato i vari tributi e tariffe.

Di seguito la relazione relativa ai tributi, portata in consiglio dall'assessore Massimo Gnagnarini:

"Il complesso della pressione fiscale comunale si mantiene, quest’anno, simile a quella del 2016, ma vede anche una ulteriore riduzione della tassa sui rifiuti urbani a conferma del trend al ribasso, consolidato negli ultimi anni, come mostra la slide che segue.

TARI.

Il buon risultato di quest’anno è stato raggiunto riapplicando in detrazione dei costi i risparmi conseguiti nel 2016 per effetto della minore quantità di rifiuti smaltiti in discarica grazie all’entrata a pieno regime della raccolta differenziata i cui obbiettivi sono stati pienamente centrati dal Comune di Orvieto che, con una quota superiore al 66%, si colloca tra i primi tre comuni più virtuosi dell’Umbria. Invariata è rimasta la ripartizione del carico fiscale della TARI tra famiglie con il 68% e il 32% a carico delle attività produttive. Segue una tabella dei risparmi conseguiti sulle tariffe 2017 rispetto a quelle del 2016 per le utenze domestiche con superficie media di mq 80.

Un particolare ringraziamento, per la cura e la professionalità dimostrate nel seguire questo percorso, va all’ Ing. Roberto Sacco responsabile dei Servizi Ambiente e alla Dott. Mirella Puri responsabile dei Servizi Tributi.

I.M.U. – T.A.S.I

Restano invariati aliquote e regolamenti. Premesso che il 2017 è il secondo anno successivo alla legge che ha escluso dal pagamento i
proprietari di prime case non di lusso oltre che di terreni agricoli e dei cosiddetti imbullonati, l’ IMU è dovuta per le altre tipologie di immobili ubicati sul territorio comunale di Orvieto calcolata applicando l’aliquota del 10,60% di cui il 7,60% a favore dello Stato e il 3% a favore del Comune che ha facoltà di ridurre il valore della componente ad esso spettante.

Per quanto riguarda il Comune di Orvieto tale facoltà rimaneva preclusa fino alla data del 31/12/2023 come imposto dal vecchio piano decennale di risanamento finanziario del predissesto varato nel 2014 e oggi superato da quello rimodulato da questa Amministrazione che definitivamente approvato dalla Corte dei Conti fissa al 31/12/2017 l’uscita definitiva del Comune dallo stato di predissesto. Pertanto a partire dal prossimo esercizio 2018 avremo la possibilità di intervenire per un progressivo abbattimento di quel 3% di competenza comunale a riduzione delle aliquote IMU. Mentre rimane in vigore anche per quest’anno la riduzione introdotta da questa Amministraione di un punto percentuale a valere per le seconde case date in comodato d’uso gratuito ai discendenti in linea diretta dei relativi proprietari.

Circa la TASI, ovvero la tassa sui servizi indivisibili , il carico fiscale si è ridotto da 1,4,milioni di euro della prima applicazione nel 2015 a circa 70.000 euro attuali che riguardono esclusivamente i proprietari , con esclusione degli inquilini, di case classificate in categorie A1- Ville e Castelli. Vale precisare, inoltre, che una riduzione mirata dell’aliquota IMU a favore di particolari categorie produttive, come recentemente auspicato da alcuni consiglieri comunali a favore degli albergatori colpiti da una grave crisi post-sisma del 2015, oltre a infrangersi nei vincoli dello stato di predissesto in cui versa il Comune , comporterebbe delle incongruenze dettate dal fatto che l’IMU è una sorta di imposta patrimoniale e pertanto il suo sgravio andrebbe a beneficio delle rendite e non dei redditi. In altre parole si favorirebbero i proprietari degli alberghi e non gli esercenti.

ICP – TOSAP – AFFISSIONI

Restano invariate tariffe e regolamenti. L’arcipelago dei cosiddetti tributi minori è quello interessato dalle maggiori modificazioni e
aggiornamenti che sono scaturiti dopo una profonda revisione messa in atto dall’Amministrazione negli ultimi mesi del 2016 attraverso una indagine conoscitiva su tutto il territorio comunale dei soggetti di imposta relativi all’ Imposta Comunale sulla Pubblicità e quelli relativi alla Tassa Occupazione del Suolo Pubblico.

Tale attività ha prodotto i seguenti dati:

• Per l’imposta di pubblicità sono state rilevate 3.595 posizioni contributive relative a 675 contribuenti per un gettito annuo di € 200.000 a fronte delle 1.800 posizioni attive nel 2016 con 340 contribuenti e un gettito di € 136.000;

• Per la Tassa occupazione suolo pubblico sono state rilevate 1.520 posizioni contributive, relative a 1.205 contribuenti, per un gettito annuo di € 136.579 a fronte delle 970 posizioni attive nel 2016 con 884 contribuenti e un gettito di € 90".

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