politica

Geotermia. La Seconda Commissione vota a maggioranza il documento di risoluzione

lunedì 15 febbraio 2016
Geotermia. La Seconda Commissione vota a maggioranza il documento di risoluzione

Con 5 voti favorevoli dei commissari di maggioranza (Brega, Chiacchieroni, Leonelli e Smacchi-Pd, Rometti-SeR) e 3 astensioni di quelli dell'opposizione (De Vincenzi-Rp, Fiorini-LN, Liberati-M5s), la Seconda Commissione, presieduta da Eros Brega ha approvato una proposta di risoluzione relativa alla realizzazione del progetto pilota per lo sfruttamento dell'energia geotermica nella Piana dell'Alfina. Nel dispositivo del documento di indirizzo si invita, in primo luogo, la Giunta regionale a verificare ulteriormente, tra l'altro, la possibilità di giungere ad una soluzione condivisa tra tra Istituzioni locali, cittadini e Società proponente, subordinando ogni decisione finale al rispetto del “principio di precauzione” rispetto alla salute della popolazione e della tutela ambientale.

L'atto di indirizzo, per il quale sarà proposta la discussione urgente già nella seduta di domani dell'Assemblea legislativa e di cui relatore sarà il presidente Brega, prevede di impegnare l'Esecutivo regionale a tenere in debita considerazione una articolata serie di questioni: “l'informativa alla Giunta regionale (documento istruttorio a corredo dell'intesa richiesto dal Mise alla Regione), consegnata ai componenti della Seconda Commissione lo scorso 1 febbraio 2016 da parte dell'assessore regionale competente; le indicazioni contenute in un documento redatto (9 ottobre 2015) a seguito dell'incontro del 7 settembre 2015 tra la Giunta regionale ed i sindaci dei Comuni interessati; la totale contrarietà espressa con atti ufficiali da tutti gli Enti locali della zona, oltre che dai cittadini e dai numerosi comitati che si sono costituiti per avversare il progetto, circostanza di cui le istituzioni regionali devono assolutamente tenere conto; che ogni decisione finale sia subordinata al rispetto del principio di precauzione, che deve prevalere in tutti gli ambiti che attengono l'interesse della salute della popolazione e della tutela ambientale, come previsto da normativa nazionale ed europea; una specifica regolamentazione della materia in occasione dell'approvazione della strategia energetico ambientale regionale, nei limiti degli spazi consentiti dalle competenze regionali, al fine di evitare il ripetersi di una simile e difficile vicenda; la possibilità di verificare, prima del rilascio degli atti di sua competenza, se ci siano ancora le condizioni per intraprendere una iniziativa volta alla concertazione tra le parti per giungere ad una soluzione condivisa e, qualora non si dovesse trovare un punto di incontro, si auspica che gli atti di competenza della Giunta regionale avvengano nel rispetto della normativa vigente e dell'interesse prevalente dei Comuni del territorio e delle comunità coinvolte”.

Ad inizio seduta il presidente Brega, come annunciato nella precedente riunione, ha consegnato a tutti i commissari una bozza del documento, sul quale sono stati proposti emendamenti (Liberati- M5s e De Vincenzi-Rp) “per un testo – hanno detto i proponenti - maggiormente esplicativo e chiaro rispetto alla posizione della Commissione”.

Nelle dichiarazioni di voto, ANDREA LIBERATI (M5s) ha motivato la sua astensione sottolineando “la debolezza di un documento fatto ancora di luci ed ombre, che abbiamo tuttavia contribuito a migliorare”, definendo dunque “non sufficiente il pur apprezzabile sforzo compiuto dalla Commissione. L'Alfina – ha detto – è ancora a rischio”.

EMANUELE FIORINI (Lega Nord), al pari del consigliere pentastellato, ha ritenuto il documento “troppo blando, quando serviva – ha spiegato - una presa di posizione più netta e più chiara. Non siamo d'accordo sul demandare ogni decisione alla Giunta regionale”.

SILVANO ROMETTI (SeR) e GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Pd) hanno invece definito il dispositivo della risoluzione “una sintesi che non smentisce tutto il lavoro tecnico svolto dagli uffici regionali in un iter abbastanza lungo, partito nel 2011. Un tempo in cui ci sono stati approfondimenti e verifiche di conformità rispetto alle norme esistenti. Un documento, questo, che recepisce pienamente le preoccupazioni dei cittadini e la posizione delle Amministrazioni locali più volte espresse in proposito”.

EROS BREGA (Presidente Commissione) ha infine rimarcato come sia stato mantenuto il rispetto dei tempi per l'approfondimento della questione, come richiesto dall'Aula di Palazzo Cesaroni. “Sono presidente di questa Commissione da pochissime settimane – ha ricordato - ed in una ventina di giorni siamo stati in grado di deliberare un parere particolarmente chiaro che ha visto un voto, se non proprio unanime, comunque di sostanziale condivisione, vista l'astensione dei commissari dell'opposizione. Siamo giunti al dispositivo della risoluzione con grande senso di responsabilità, attenendoci attentamente alle nostre competenze. Nel ringraziare il mio predecessore (Giuseppe Biancarelli, ndr) per aver prima di me approfondito la questione, sono convinto di aver lavorato, insieme a tutta la Commissione, per il bene dell'Ente che rappresentiamo e per i cittadini umbri”.

 

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Il testo del documento approvato