politica

M5S sulla Tari: "Le cartelle pazze sono già costate più di 10.000 euro"

venerdì 24 ottobre 2014
M5S sulla Tari: "Le cartelle pazze sono già costate più di 10.000 euro"

Non sono bastate le spiegazioni dell'amministrazione comunale. Il presto ribattezzato "incidente delle cartelle pazze" ha scatenato cittadini e forze politiche con tanto di caccia al colpevole. "E' difficile - osserva il M5S - accettare gli sbagli sistemici, ripetuti per centinaia o migliaia di cittadini. Sbagli commessi da una macchina comunale che comprende numerosi uomini e mezzi, per poi liquidarla come “problema software”. E che problema? Di programmazione? Il software fornito dalla Webred, non solo a questo Comune ma praticamente a tutta la regione dove il fenomeno non è impazzato, non funzionava correttamente ed alla somma 2+2 risultatava 7?

Oppure il software era stato istruito male e non era stato “programmato” per evitare di attribuire ulteriori voci della Tari ai box auto, ai magazzini attrezzi se posti in un numero civico od una via diversa da quella di residenza. Questo non è sarebbe un problema software, ma un errore d’impostazione e, potenzialmente, persino una roba da Corte dei Conti. Chi è dunque il responsabile? E’ ancora più complesso difficile gli errori alla prima prova sul campo fiscale dell’Assessore Gnagnarini dopo che per anni è stato il fustigatore del precedente assessore Pizzo, e della giunta Concina, proprio sulla questione tributi.

Inoltre ricordiamoci che il problema delle cartelle incriminate non è una barzelletta, ha un costo per i cittadini ed un costo diretto ed indiretto per il Comune prossimo a quello dello sgravio dei buoni mensa per il secondo figlio eliminato da quest’amministrazione. Si pensi che il solo invio degli F24 stampati per la Tari superava di costo i diecimila euro, diecimila euro e diecimila stampati che, ironicamente, sono finiti nella spazzatura, diecimila buoni motivi per non approcciarsi ora con superficialità alla risoluzione del problema.

Dopo il caos tariffe bus, gli aumenti dei biglietti del Pozzo di San Patrizio, la questione dell’imposta di soggiorno, il rifiuto del mantenimento degli sgravi mensa, il rifiuto dell’Isee come strumento di cerificazione patrimoniale per le tariffe ai cittadini ci si mette pure la capacità d’inanellare errori tecnici come questo della Tari a far dubitare della capacità della Giunta di affrontare l’amministrazione della nostra città. All’Assessore Gnagnarini diciamo solo che se c’è un momento per prendere di petto i problemi e dimostrare d’avere i numeri dalla propria parte, ebbene, è proprio questo".