politica

Concina soddisfatto: "Ora lavoriamo per il rispetto del piano pluriennale"

lunedì 21 luglio 2014
Concina soddisfatto: "Ora lavoriamo per il rispetto del piano pluriennale"

"Un risultato tutt'altro che scontato, frutto del lavoro di squadra che ha caratterizzato cinque anni di amministrazione trasparente”. Così l'ex sindaco Toni Concina esprime la propria soddisfazione sul via libera dato dalla Corte dei Conti, dopo il Ministero dell'Interno, al piano di riequilibrio finanziario pluriennale. “La magistratura contabile – sottolinea – ha bocciato quanto prodotto da molti altri Comuni. Nel nostro caso è stato possibile evitare situazioni di dissesto e di commissariamento. Mi fa ancora male dire che la città ha vissuto per troppo tempo al di sopra dei propri mezzi e che il settore pubblico ha dissipato risorse, senza pianificare e impostare progetti. I risultati elettorali non ci hanno premiato, le nostre formazioni non sono altrettanto granitiche come l'armata rossa ma è passato il messaggio che sono stati messi in ordine i conti”.

Concina si dice pronto alla collaborazione con l'attuale giunta. "Purché - ripete - sia ufficiale, seria e alla luce del sole. La nostra non sarà un'opposizione così becera, ostile e mai propositiva come quella che abbiamo avuto contro per 5 anni. I primi segnali che arrivano sono inquietanti. Ora occorre lavorare seriamente per il rispetto di un piano che è blindato dal governo centrale, senza arrovellarsi su falsi problemi come la tassa di soggiorno o la reintroduzione del Palio dell'Oca. I revisori dei conti saranno vigili. E lo saremo anche noi, per continuare a lavorare in maniera rigorosa senza pizzini da Terni e Perugia, lontani dalle lotte interne o dalle politiche imposte dagli altri".

La collaborazione per Concina potrà essere possibile a partire dal progetto sull'ex caserma Piave, da riempire di contenuti finanziari. E sulla questione ambientale. "Dietro ad alcuni affermazioni fatte all'indomani del sopralluogo all’impianto di smaltimento dei rifiuti in località Le Crete gestito da Sao/Acea - dice - si nasconde un progetto più malizioso che provoca altrettanti danni di quelli che provocherebbe la scongiurata apertura del terzo calanco”.