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"Ri-governare Orvieto" con Laura Ricci Sindaca: Politiche giovanili, Scuola, Formazione, Sport

mercoledì 21 maggio 2014
"Ri-governare Orvieto" con Laura Ricci Sindaca: Politiche giovanili, Scuola, Formazione, Sport

Politiche giovanili

Come le politiche di pari opportunità, le politiche giovanili sono per noi sottese a ogni aspetto della programmazione politica. Le esigenze e i bisogni di bambini, adolescenti e giovani andranno tenuti presenti in ogni azione amministrativa, creando spazi, servizi, azioni educative che tengano conto delle varie fasce di età e, più in generale, pensando la città anche a misura di bambini e giovani.
È già attivo da tempo, a Orvieto, un centro giovanile comunale, il Mr. Tamburino ubicato a Ciconia, che avrebbe bisogno di una sistemazione più adeguata. E una sistemazione adeguata andrebbe trovata, tramite convenzioni che prevedano magari piccole prestazioni d'opera volontarie, anche per i molti gruppi musicali, come pure per circoli e associazioni giovanili che fungono da catalizzatore, in modo sicuramente positivo, per le attività differenziate di molti gruppi.
Per i gruppi musicali giovanili, ora che sta per essere completato lo spazio dell'Auditorium presso la Biblioteca comunale (ex Sala ISAO), potrebbe essere ripreso un vecchio progetto che pensava di attrezzare e destinare lo spazio, sia pure in modo non esclusivo per renderlo fruibile da altre realtà, ai gruppi musicali giovanili, che a Orvieto sono molti e numerosi. Naturalmente lo spazio va attrezzato in modo adeguato (arredi e insonorizzazione), anche in questo caso cercando appositi finanziamenti. Particolari convenzioni dovrebbero poi regolarne l'uso.
Le soluzioni si troveranno tramite i Comitati di settore menzionati in altra parte del programma, che potranno finalmente dirimere, si spera, anche la lunga querelle sulla musica all'aperto che vede da tempo contrapposti giovani che non vogliono rinunciare a passare le loro serate e nottate nel centro storico e le opposte esigenze dei vari comitati antirumore. Il limite delle passate amministrazioni è stato, a nostro avviso, quello di non aver mischiato i vari tavoli e di non aver fatto trovare e fissare in proprio ai vari interessati – insieme pur se contrapposti – regole condivise da rispettare.
Per i giovani un ruolo centrale gioca anche la Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole”. Alla Scuola di Musica, ospitata attualmente nella ex Caserma Piave, andrebbe data maggiore centralità, non in senso logistico ma in quanto a progettualità, risorse e integrazione con la vita cittadina.

Scuola

Le politiche sulla scuola sono competenza dello Stato a discrezione del Ministero della Pubblica Istruzione. Ai Comuni, formalmente, restano solo l’ambito edilizio delle strutture scolastiche della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado (ex scuola media) e la gestione di servizi a domanda individuale come la mensa e il trasporto scolastico.
È indubbio, tuttavia, che l'amministrazione comunale può, istituendo una collaborazione rispettosa e non intrusiva delle rispettive competenze sia con le scuole sia con altri soggetti associativi (FAI, CAI, Slow Food, Cittaslow, Commercio equo e solidale, associazioni culturali, sportive, di volontariato sociale e quanti altri di interesse) incoraggiare progetti didattici di particolare rilevanza che, in rapporto alle specifiche vocazioni della città, possono contribuire alla crescita umana e culturale di allievi e allieve. Sono in corso, in questo senso, esperienze già egregie, e altre che in accordo con le direzioni didattiche e altri soggetti si potrebbero incoraggiare, nel tempo anche con contributi logistici ed economici o con la ricerca di piccoli sponsor.
Per quanto riguarda la dimensione logistico-strutturale, deve trovare in breve soluzione, a Orvieto, la questione della scuola secondaria di primo grado di Ciconia, dislocata dall'anno scolastico 2010-2011 presso l'Istituto Superiore “L. Maitani” sito nello stesso quartiere, in quanto chiusa agli alunni per l'adeguamento strutturale di una parte dell’edificio scolastico alle norme sulla sicurezza. Bisogna accelerare l'iter per la fine dei lavori, tra l'altro complicato, a suo tempo, dal fatto che la ditta a cui i lavori erano stati appaltati è stata danneggiata dall'alluvione del novembre 2012 e non ha potuto portare a termine il suo impegno.
Particolare attenzione alle problematiche della sicurezza, dell'igiene e della salute deve rivolgersi, in ogni caso, a tutti gli edifici scolastici di competenza comunale. Pur non avendone la diretta competenza, l'amministrazione comunale deve essere informata e vigilare, in questo senso, anche sugli altri ordini di scuola che non vi fanno direttamente capo.
In questo senso un'altra annosa questione da risolvere è quella del Liceo d'Arte, attualmente ospitato presso la Palazzina Comando della ex Caserma Piave, di proprietà Comunale. Pur facendo capo alla Provincia di Terni, di cui nell'ambito della recente riforma che trasforma l'ente Provincia non sono ancora chiare le nuove competenze, il Comune ha di certo interesse a sollecitare e a guidare per quanto possibile, con i soggetti direttamente competenti, la risoluzione di questo problema, in quanto riguarda i suoi cittadini e l'uso di strutture di sua proprietà, da riqualificare probabilmente in altro modo. Va dunque definitivamente verificato se il Liceo d'Arte può avere effettivamente la possibilità di tornare nella storica sede di Palazzo Monaldeschi, di proprietà della Curia Vescovile e, ove impossibile, trovata una qualche alternativa valida, anche tenendo conto che si è recentemente liberata la sede dell'ex Tribunale di Orvieto, di proprietà del Comune, per la recente soppressione dei tribunali minori operata dallo Stato.
Dal punto di vista del welfare, invece, va verificato e affrontato l'attuale sistema dei servizi a domanda individuale gli asili Nido, il trasporto e in particolare la mensa, che per i recenti aumenti e l'attuale sistema di differenziazione delle tariffe, ha visto contrarsi, a causa dello stato di difficoltà economica di molte famiglie, il ricorso al servizio mensa e al tempo prolungato, con ricaduta negativa anche sul bilancio del Comune, sull'organico e sull'occupazione degli insegnanti, oltre che sul lavoro di cura delle famiglie costrette, quando entrambi i coniugi o il genitore single lavorano, a organizzare e appoggiare altrimenti i figli.
Bisognerà dunque mettere in atto, in questo senso, politiche di sostegno più adeguate per le famiglie in difficoltà o comunque provate da spese sempre più ingenti in questo e altri settori, cercando di abbassare i servizi a domanda individuale sia verificando e se necessario ricontrattando le convenzioni in atto ove siano stati esternalizzati, sia reintroducendo l'indice I.S.E.E. per le rette degli Asili Nido e più in generale rimodulando a questo fine, ove è il caso, il sistema delle differenziazioni e delle detrazioni stabilite nelle tariffe.

Formazione

La formazione non è in genere demandata all'amministrazione comunale se non per quanto riguarda le risorse umane interne, ma anche in questo caso il Comune, tramite gli assessori competenti, potrà o organizzare incontri volti alla consapevolezza sulle competenze del Comune e sulle procedure istituzionali (vedi il capitolo Coinvolgimento e Condivisione) o stimolare ad azioni formative altri soggetti organizzati (associazioni di categoria, consorzi di operatori, soggetti professionali che operano nel campo della produzioni di qualità, della cultura, del turismo ecc.) ai fini della diffusione di una maggiore consapevolezza rispetto a nuovi processi culturali, di innovazione, promozione e marketing che possono contribuire allo sviluppo della città.
Pensiamo, ad esempio, a quanto un uso consapevole e più diffuso delle possibilità offerte da internet in genere o dai social network potrebbe giovare a promuovere le molte piccole aziende industriali e artigianali del territorio e, ancor più, le attività degli operatori della cultura e del turismo. O a quanto altre azioni rivolte più in generale alla promozione umana e al benessere sociale della popolazione, potrebbero essere concordate e in vario modo patrocinate, anche con la concessione di spazi e di altri eventuali benefici, con le molte realtà socio-culturali del territorio(dall'Unitre ai club Lions e Rotary, alle associazioni culturali, ambientaliste, di volontariato sociale in genere).
L'amministrazione dovrà anche rilanciare, per quanto in suo potere e di sua competenza, l'alta formazione svolta dal Centro Studi Città di Orvieto (vedi Cultura), che può costituire un ulteriore settore di sviluppo per la città.

Rapporto con il personale dell'ente Comune

Da incoraggiare anche la formazione interna rivolta al personale dell'Ente. La nostra amministrazione comunale intende intavolare rapporti di rispetto e di fiducia con i dirigenti e gli impiegati comunali, certa che dal rispetto dei reciproci ruoli, dall'ascolto e dal coinvolgimento del personale nel normale iter amministrativo e nella risoluzione dei problemi, da una valida e serena formazione rispetto a regole e a modalità di lavoro che cambiano velocemente e continuamente, possa scaturire un clima di valorizzazione delle risorse umane e di serenità nel lavoro che gioverà sicuramente sia al funzionamento dell'ente sia al rapporto tra uffici e cittadini.

Sport

Riteniamo lo Sport, o meglio le molte e varie attività e discipline sportive che si possono praticare a Orvieto, un aspetto importante del più generale concetto di “cultura” e, al tempo stesso, un settore determinante per il benessere psico-fisico della persona.
Orvieto è una delle poche città umbre che praticamente ha una vitalità sportiva che include quasi tutte le discipline, ad eccezione giusto degli sport invernali e del baseball, e una delle pochissime città che hanno un quotidiano sportivo interamente dedicato allo sport, OrvietoSport.it, che organizza tra l'altro in collaborazione con il Comune il Premio OrvietoSport, con cui annualmente vengono assegnati riconoscimenti a chi si è distinto in ambito sportivo, non solo per abilità ma anche per impegno sociale.
A partire da questa situazione si potrebbe creare un brand “Orvieto città dello Sport” con la stesura di un cartellone di eventi, peraltro già numerosi, che possano contribuire alla promozione anche sportiva del territorio.
Sarebbe altresì opportuno prendere maggiori contatti con le federazioni nazionali, per cercare di portare a Orvieto eventi nazionali di rilievo.
Lo sport non è comunque solo eventi, ma costituisce anche e soprattutto un'ottima occasione di educazione e di aggregazione. Sarà determinante, proprio per curare e potenziare questo aspetto socio-culturale, dare vita a una Consulta territoriale dello sport che si incontri e lavori con continuità in questo ambito, formata da rappresentanti del mondo sportivo riuniti non tanto per società ma per discipline (ad esempio un rappresentante per ogni disciplina, scelto dalle società e squadre che la praticano). La consulta, oltre che fungere da raccordo tra assessorato e mondo sportivo, potrà avere facoltà di stimolo e proposta.
Si potrebbe inoltre organizzare, in collaborazione con il Panathlon Orvieto, almeno un convegno annuale su aspetti riguardanti lo sport e il mondo sportivo.
Sarà opportuno anche un coinvolgimento delle scuole nello sport con manifestazioni legate al CONI o ad altre federazioni come FIGC (Federazione italiana gioco calcio), FIP (Federazione italiana pallacanestro), FIPAV (federazione italiana pallavolo) e altre di interesse.
Verranno inoltre incoraggiati gli sport meno diffusi e verrà posta particolare attenzione alla medicina dello sport, sorvegliando che la ASL non chiuda o depotenzi il servizio come è accaduto in passato.
L'assessorato allo sport attuerà, ovviamente, anche politiche sociali rivolte in modo particolare ai piccoli e ai giovani e politiche di genere, incoraggiando la presenza femminile negli sport in genere e, ove possibile, nei quadri dirigenti degli stessi.
Sappiamo, infine, che un grande desiderio del mondo dello sport è quello di poter avere un nuovo palazzetto dello sport comunale, adatto a discipline (come ad esempio il basket in prima serie) che nell'attuale palazzetto, per ragioni di regolamento, non possono essere praticate. Per il problema dei costi e dell'attuale pessima situazione di bilancio questa non è impresa da poco e sarebbe demagogico promettere di realizzare questo punto nell'arco dei cinque anni di amministrazione. Ci impegniamo tuttavia ad esaminare e a prenderci a cuore il problema e a seguire ogni linea di finanziamento, in particolare quelle della nuova futura programmazione dei fondi europei, per lo studio ed eventualmente l'avvio di una possibile realizzazione.

Committente responsabile Claudio Fausti