politica

Si torna a parlare di swap. I gruppi di minoranza chiedono un Consiglio comunale per votare un accantonamento prudenziale di 600 mila euro in relazione alla causa con BNL

lunedì 20 agosto 2012

Cala il sipario sulla pausa ferragostana e, nell'avvicinarsi della discussione sul bilancio preventivo 2012 (proprio così, non è un refuso, in Italia il bilancio preventivo dei Comuni, a causa delle restrizioni dei trasferimenti agli enti e all'incertezza del nuovo gettito IMU è slittato quest'anno al 31 ottobre), si ripresentano le dolenti note e, per renderle ancora più dolenti, si torna a parlare di swap. Pongono la questione, ai sensi del 2° comma dell'art. 37 del Regolamento del Consiglio comunale (il presidente è tenuto a riunire il Consiglio comunale, in un termine non superiore a 20 giorni, quando lo richieda almeno un quinto dei consiglieri o il sindaco, inserendo all'ordine del giorno gli argomenti dagli stessi richiesti), i consiglieri di minoranza Gialletti (PSI), Germani, Bugnini, Ricci (PD) e Stopponi (PRC), che a nome dei rispettivi gruppi politici chiedono la convocazione di un Consiglio, entro i termini previsti, per presentare e mettere in votazione uno schema di delibera in cui si propone, in sostanza:
 
- che il Consiglio comunale di Orvieto prenda formalmente atto della sentenza della Corte Suprema di Cassazione,che il 29 giugno 2012, con sentenza n. 25516, si è pronunciata respingendo il ricorso del PM avverso l'ordinanza  del 7.2.2012 del Tribunale di Terni che aveva accolto la richiesta di riesame presentata nell'interesse della Banca BNL avverso il decreto di sequestro preventivo emesso nei confronti dello stesso istituto di credito;

- che, considerato che si tratta in sostanza di un'ampia confutazione delle più importanti ragioni poste alla base della causa intentata del Comune nei confronti di BNL e tutt'ora pendente presso il Tribunale di Orvieto in attesa di giudizio, su questa base il Sindaco provveda a inserire in bilancio una opportuna riserva a garanzia dei futuri equilibri di bilancio del Comune in caso di conclusione avversa del giudizio in corso contro BNL;

- che le ulteriori somme da reperire a copertura degli oneri maturati e maturandi per il 2012 relativi ai pagamenti sospesi verso BNL non siano inferiori a 600mila euro (che, sommati ai 600mila euro già previsti per quest'anno a favore di RBS per effetto dell'accordo transattivo, portano gli swap a gravare sul bilancio 2012 per circa 1.200.000 euro).

La proposta di delibera parte dalla considerazione "che il pronunciamento della Corte Suprema della Cassazione costituisce un pregiudizio sostanziale a uno sperato esito vittorioso della causa civile intentata dal Comune di Orvieto contro BNL, e di conseguenza appare non solo prudenziale, ma del tutto necessario allo stato attuale, prevedere nel bilancio preventivo del 2012, di prossima approvazione, un apposito stanziamento a riserva per l'eventuale copertura di tutti gli oneri sospesi, maturati e maturandi, che potranno esser reclamati dalla banca". Considerazioni prudenziali e del tutto logiche, che lanciano però una patata molto bollente nel piatto già scottante del bilancio del Comune di Orvieto, dove si sta limando all'osso per cercare di chiudere la difficile partita.

La proposta di delibera dei gruppi PD, PSI E PRC

La sentenza di inammissibilità del ricorso della Cassazione

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.