politica

Messaggio della Presidente Catiuscia Marini in occasione del 25 aprile

martedì 24 aprile 2012
Messaggio della Presidente Catiuscia Marini in occasione del 25 aprile

In occasione della ricorrenza del 25 aprile, la Presidente della Regione Umbria, ha inviato il seguente messaggio:

"Celebriamo il 67esimo anniversario della Liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista e ricordiamo in modo particolare gli uomini e le donne intellettuali, operai, contadini, soldati, parroci, studenti, docenti, molti dei quali anche con il sacrificio della propria vita contribuirono all'affermazione della libertà e della democrazia nel nostro paese. L'azione delle Forze armate anglo-americane sul territorio italiano, le iniziative delle numerose brigate partigiane, la resistenza civile di migliaia di italiani, permise dopo 20 anni di dittatura di fare dell'Italia un nuovo paese democratico.

I valori ideali, culturali e politici che furono alla base del carattere antifascista della resistenza, ispirarono moralmente la Carta costituzionale italiana. Celebriamo il 25 aprile nel ricordo degli italiani e delle italiane di allora, assumendoci l'impegno morale, politico e civile di interpretare con responsabilità i valori ed i principi fondanti della democrazia italiana. Oggi, di fronte agli effetti sociali ed economici della crisi, mentre le famiglie e le imprese fanno fatica ad intravedere un futuro di speranza, nel momento in cui i giovani pagano pesantemente le conseguenze degli errori del passato, abbiamo il dovere di dare attuazione con determinazione agli impegni costituzionali: il diritto al lavoro, la scuola e la sanità pubblica, l'iniziativa economica privata, la cultura ed il paesaggio, i diritti sociali e sindacali.

Anche l'Umbria ha dato un contributo importante alla liberazione del paese: i bombardamenti di Terni, i partigiani dell'Appennino umbro-marchigiano, i quaranta martiri di Gubbio ed i tanti civili di numerose città e località dell'Umbria che pagarono con la vita le rappresaglie della ferocia nazista sono a testimoniare il coraggio della nostra gente. Per onorare gli uomini e le donne che sfidarono una dittatura e l'occupazione nazista, per darci libertà e democrazia, abbiamo il dovere nell'Italia di oggi, di ripensare il nostro ruolo politico ed istituzionale, recuperando la lezione morale e civile, lo stile sobrio ed autorevole, la cultura e la visione degli uomini e delle donne della nascente Repubblica italiana. Quegli italiani poveri, in difficoltà, ma persone perbene, ebbero forza e determinazione per ricostruire l'Italia. Una lezione utile anche per i tempi difficili di oggi".


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