politica

Calpestato lo Statuto secondo il gruppo di centro destra

mercoledì 26 ottobre 2011

Approvato sì il riequilibrio di bilancio, secondo il gruppo di centro destra in Comunità Montana, ma "calpestando lo Statuto", e dunque "non senza conseguenze politiche e di legittimità".
Secondo quanto il centro destra dichiara in una nota stampa dopo la seduta di ieri pomeriggio, "la prima conseguenza politica sono le dimissioni del Presidente del Consiglio, Andrea Caprini di Rifondazione Comunista: tali motivazioni si sostanziano, da un lato, con argomentazioni che prendono spunto da articoli di stampa, dall'altro, rilevano una esplicita crisi all'interno del centro sinistra, tanto che il Caprini le rende palesi affermando che esistono chiaramente 'responsabilità ascrivibili alla maggioranza'. La seconda conseguenza politica è quella che concerne il raggiungimento del numero legale: in sostanza, solo quando c'è il rischio concreto del commissariamento il centro sinistra precetta i suoi consiglieri per garantire il numero legale. Questo comportamento è dimostrazione di come il centro sinistra sia molto più interessato a difendere le proprie poltrone che a governare per il bene dell'Ente. In più rileviamo, nuovamente e con forza, come la convocazione del Consiglio del 22 ottobre sia illegittima perché non ha assolutamente rispettato quello che prescrive lo Statuto. Ricordiamo, infatti, che l'art. 13 prevede, in via d'urgenza, il termine di 6 (sei) giorni tra la convocazione e lo svolgimento del Consiglio. Nel caso di specie questo termine è stato palesemente violato!. Inoltre, rammentiamo che la motivazione con cui il Presidente della Giunta ha giustificato tale illegittimità è stata una presunta telefonata in data 19 ottobre tra lo stesso Bigaroni ed il Prefetto. Il Presidente, in buona sostanza, ha 'scaricato' su una telefonata la autorizzazione nel violare lo Statuto ed ha, cosa ancora più grave, addossato la eventuale responsabilità di tale illegittimità sul Segretario Generale e, neanche tanto velatamente, anche sul Prefetto di Terni".


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