politica

Comunità Montana. Difficile raggiungere il numero legale, ma alla fine il riequilibrio di bilancio passa

martedì 25 ottobre 2011
di Laura Ricci

Dopo difficoltà di vario ordine rispetto al raggiungimento del numero legale, è passato stasera a maggioranza, con il voto contrario del centro destra, il riequilibrio di bilancio della Comunità Montana ONAT. La data del 25 ottobre, rispetto all'ultima scadenza che avrebbe dovuto essere il 23 ottobre scorso, è stata autorizzata dal Prefetto di Terni in considerazione del fatto che, in due precedenti sedute (il 30 settembre e il 19 ottobre) non era stato raggiunto il numero legale per la validità delle stesse. Il mancato raggiungimento del numero legale sarebbe stato dovuto in parte all'incapacità del centro sinistra di garantire, da solo, la maggioranza e, dall'altra, al fatto che di fronte a questa debolezza e al numero piuttosto elevato di assenze da parte del centro sinistra, il centro destra, pur presentandosi compatto e puntuale alle convocazioni, di fatto ha poi abbandonato l'aula disertando alcune sedute.

Dopo i flop del 30 settembre e del 19 ottobre dovuti a questa situazione, il Presidente del Consiglio Comunitario, Andrea Caprini (PD), ha convocato il Consiglio in prima convocazione per le ore 12.00 di sabato 22 ottobre ed in seconda convocazione per le 18.30 di martedì 25 ottobre.
"Per gusto di verità - afferma in una nota il gruppo del centro destra in Comunità Montana - rammentiamo che alla prima convocazione (sabato 22 ottobre, ore 12.00) non si sono presentati né il Presidente del Consiglio Comunitario, Andrea Caprini di Rifondazione comunista, né il Presidente dalla Giunta, Stefano Bigaroni del PD. Ma c'è di più: l'articolo 13 dello Statuto della Comunità Montana dispone che le convocazioni in via ordinaria debbano essere notificate almeno 12 giorni prima del Consiglio, mentre quelle in via d'urgenza (e questo caso potrebbe essere ricompreso) il termine viene dimezzato a 6 giorni. Quindi, la convocazione per il Consiglio del 22 ottobre, essendo la stessa convocazione partita dalla Segreteria della ONAT in data 20 ottobre, è del tutto illegittima".

"Pesantemente calpestate le regole democratiche e le leggi che le supportano", secondo il centro destra, e ancora "considerati (dal centro sinistra) le leggi e gli Statuti come strumenti funzionali per la gestione del potere"; mentre secondo il PD tutto è regolarmente autorizzato dal Prefetto in considerazione dello stato di anomalia in cui, anche per questo tipo di ripicche politiche, la ONAT verte: il bilancio infatti, riferiscono, avrebbe potuto essere approvato nella seduta del 19 ottobre se il centro destra non avesse lasciato l'aula. E mentre il centro destra denuncia il fatto che il centro sinistra "considera le leggi e gli Statuti come strumenti funzionali per la gestione del potere", quest'ultimo attribuisce le difficoltà della Comunità Montana - che peraltro ha chiuso con una quadratura positiva la fase del riequilibrio di bilancio - alla ragione che come è noto l'organismo è pletorico (90 consiglieri), e che su un tale numero non è facile avere presenti il 51% dei consiglieri, specie considerando che non hanno diritto, come per altre cariche, a un'intera giornata di permesso ma solo alle ore effettive di consiglio comunitario.

Calpestato lo Statuto secondo il gruppo di centro destra

Intanto si dimette il Presidente Andrea Caprini