L'Assessore al Turismo e Commercio Marco Sciarra interviene sulla questione "tassisti abusivi"

In merito alle odierne notizie di stampa relative al presunto fenomeno dell'abusivismo fra gli operatori del servizio di taxi, interviene l'Assessore al Turismo e Commercio Marco Sciarra.
"Pur comprendendo lo sfogo dei tassisti orvietani - afferma - posso testimoniare come siano state tenute nella debita considerazione le istanze avanzate a questa Amministrazione sin dell'inizio della consiliatura. Già nell'estate 2009 avevo domandato all'Ufficio Commercio di fare una valutazione sui flussi e sul territorio per vedere se ci fosse la possibilità di soddisfare le richieste per nuove autorizzazioni, giacenti da tempo. Emerse che ci sarebbe stata la possibilità per almeno un nuovo taxi e un paio di noleggi con autista. Su richiesta della categoria si è deciso di non concedere nuovi permessi, proprio per tutelare un mercato già debole e nonostante sappia bene per esperienza personale quanto sia difficile trovare un taxi a Orvieto all'ora di pranzo".
"Probabilmente questi due anni di valutazione e le considerazioni dei tassisti - aggiunge - potrebbero portare alla conclusione che sarebbe forse stato meglio concedere tutte le autorizzazioni possibili proprio per evitare che chi volesse fare questo mestiere fosse costretto a farlo con strani sotterfugi. Ad ogni modo, anche in settori come quello dei trasporti, in cui l'accertamento delle irregolarità e degli abusi, come messo in evidenza dagli stessi gestori, è molto difficoltoso, siamo impegnati di concerto con gli altri organi di controllo su svariati fronti relativi al turismo e alla qualità. Mi assumo, a tal proposito, tutte le responsabilità della mancata comunicazione a mezzo stampa sia dei controlli che degli esiti, dalla verifica documentale dei Bed & Breakfast (per evincere se il proprietario sia o meno residente e/o domiciliato presso la struttura affittata) all'attività di monitoraggio degli agriturismi sprovvisti di autorizzazione per la ristorazione, dal controllo sui bar che esercitano ristorazione veloce alla ricerca di guide turistiche non autorizzate dalla Regione, giungendo perfino a far chiudere, nei mesi passati, una agenzia di viaggi abusiva e a denunciare alla Procura della Repubblica una struttura ricettiva priva delle necessarie autorizzazioni".
"Tale assenza di comunicazione mediatica - precisa - è stata frutto di una scelta meditata e non di distrazione: diffondere notizie di controlli a tappeto, di sospensioni di autorizzazioni o addirittura di verbali di chiusura delle attività, infatti, sebbene a livello locale potrebbe far sentire tutelati gli operatori, avrebbe un effetto deleterio sulla percezione di un potenziale turista, rischiando di vanificare sforzi continui di chi lavora, e per nostra fortuna si tratta della grande maggioranza, legalmente e perseguendo obiettivi di qualità. L'invito che posso fare è di concertare azioni di controllo, combattendo l'illegalità e l'abusivismo in privato, continuando ad esaltare la qualità in pubblico".
"Mi si conceda anche un'ultima osservazione sui cambiamenti del mercato e delle modalità di marketing: se è vero come pare che una certa quantità di strutture abusive o semi-abusive (trasporti, ricettività, servizi...) riescano a ritagliarsi fette consistenti di mercato con nuovi canali comunicativi, siamo sicuri che queste strade non possano essere percorse anche da strutture 'convenzionali' e ‘tradizionali' ottenendo successi paragonabili?".
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