Depotenziamento Stazione ferroviaria di Orvieto: il Sindaco Concina scrive a Moretti. Anche il senatore Lanuti (IdV) presenta un'interrogazione
Il Sindaco di Orvieto, Antonio Concina, ha inviato una nota ufficiale all'Amministratore Delegato delle FS, Mauro Moretti, in cui lo invita a rivedere quanto deciso in merito alla stazione ferroviaria di Orvieto. Secondo i piani delle FS, infatti, dai primi di luglio nella Stazione ferroviaria di Orvieto non sarà più presente la figura del Capostazione in quanto, delle attuali persone che ricoprono il turno, una andrà in pensione a luglio, una è stata promossa e trasferita e la terza verrà trasferita d'ufficio nella stazione di Baschi, dove il turno di Capostazione verrà ricoperto regolarmente nelle 24 ore.
"Il Capostazione di Orvieto - scrive il Sindaco - sarà sostituito dal Dirigente centrale movimento che da Firenze e da Roma gestirà a distanza il transito, le fermate e quanto concerne la circolazione ferroviaria nella stazione di Orvieto e nelle altre della linea tra Firenze e Roma. Che la tecnologia ammoderni le infrastrutture viarie non può che essere un vantaggio ma ritengo che la tecnologia debba ovviamente portare prima di tutto vantaggi per il servizio. Si sono verificati spesso nell'ultimo anno degli inconvenienti che dovrebbero servire da esempio: molti pendolari orvietani hanno rischiato di raggiungere Roma con più di un'ora di ritardo per guasti al treno o alla linea LL ma, grazie alla presenza del Capostazione, è stato possibile comunicare il disagio e far fermare treni che transitavano sulla Direttissima senza recare disservizio a nessuno, poiché le caratteristiche del tracciato ferroviaria di Orvieto non penalizzano i treni che escono e rientrano molto rapidamente dalla linea DD".
"Dal prossimo mese, in caso di inconvenienti - prosegue Concina nella sua nota - ai viaggiatori non rimarrà che attendere o attrezzarsi con mezzi sostitutivi e tutto questo solamente per la mancanza di collegamento diretto tra la stazione di Orvieto e il Dirigente centrale movimento. Visto che grazie alla tecnologia è possibile gestire in sicurezza una stazione ferroviaria a distanza non credo sia difficile evitare che decine di pendolari rimangano fermi sul marciapiede mentre alle loro spalle (linea DD) passano treni diretti a Roma".
"Mi rendo conto di tutte le esigenze FS - conclude Concina - che esorto a far riprendere in esame il provvedimento per non penalizzare le centinaia di pendolari perché in alcuni casi arrivare a Roma con un'ora di ritardo significa dover prendere un giorno di ferie".
Intanto, alle varie prese di posizione, si è aggiunta anche un'nterrogazione del Senatore Lanuti di IdV, che chiede di sapere "se il Governo sia a conoscenza dei fatti descritti, e, in caso affermativo, come intenda intervenire per evitare la chiusura di una stazione importante come Orvieto; se non ritenga che questa politica finirà per penalizzare proprio la risorse più importanti dell'Italia, costituite dai beni culturali e dal turismo; se la politica ferroviaria di ferrovie dello Stato e Trenitalia, che negli ultimi due anni sembra aver inflitto ulteriori penalità e disagi ai viaggiatori, specie se pendolari, che, viaggiando in treno anziché in auto, si fanno carico del rispetto dell'ambiente, sia condivisa dal Governo e quali iniziative il Governo intenda assumere per evitare di mortificare l'Umbria e il prezioso bacino di utenza, costituito da pendolari, turisti ed imprese che si servono della stazione di Orvieto".
L'interrogazione del Senatore Lanutti

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