politica

Orvieto Porta Ovest dell'Umbria: la rivitalizzazione parte dal centro storico. Nasce la figura del City Manager

mercoledì 27 gennaio 2010

L'Assessore all'Urbanistica Antonio Barberani e l'Arch. Rocco Olivadese, responsabile dell'Ufficio del PRG e neo City Manager nominato dalla Giunta, hanno illustrato oggi in conferenza stampa lo stato di avanzamento del QSV / Quadro Strategico di Valorizzazione del Centro Storico, strumento di programmazione previsto dalla Legge Regionale n. 12/2008 per la valorizzazione dei centri storici umbri, attraverso azioni di diverso tipo e contenuto: urbanistico, economico e sociale.

Dopo la partecipazione avvenuta il 3 settembre 2009 in un'affollata assemblea pubblica, il lavoro dell'Assessorato all'Urbanistica e degli uffici comunali sta procedendo intorno alla definizione del QSV, finalizzato alla promozione di progetti e azioni per la rivitalizzazione e riqualificazione del centro storico. Come noto, esso individua obiettivi che si concretizzano in una idea forza, cioè una particolare visione condivisa, dai cittadini e dall'amministrazione comunale, per il futuro economico e sociale della città.

È dalle unicità della storia orvietana, del suo patrimonio di beni materiali ed immateriali, dalla sua privilegiata posizione inserita in un naturale scenario geografico che nasce l'idea forza: "Orvieto PORTA OVEST dell'Umbria". Tali unicità, infatti, fanno di Orvieto un naturale punto di attrazione per coloro che, transitando per il Porto di Civitavecchia e il futuro aeroporto di Viterbo, volessero "entrare" in una dimensione storico culturale unica, che proietta il turista in un consequenziale tour dell'Umbria. Una porta, inoltre, non è un "passaggio" a senso unico, se da un lato si apre l'Umbria con i suoi borghi medioevali, dall'altro si apre la Tuscia, territorio con il quale questa città ha da sempre avuto forti relazioni.

Dall'individuazione di questa idea forza nasceranno ora una serie di azioni necessarie per la realizzazione degli obiettivi principali che sono: diversificare e ampliare le attuali tipologie di frequentazione turistica e aumentare i giorni di permanenza, maggiore pedonalizzazione del Centro storico, maggiore offerta di fruizione commerciale, incrementare il numero dei residenti.
E dei sub-obiettivi che sono suddivisi in: aumento della visibilità dei beni territoriali, potenziamento della visibilità dei brand dei consorzi/associazioni di cui Orvieto fa parte (Slow Food, Città del Vino, Città della Ceramica, ecc...), messa a sistema di tutte le offerte e le iniziative presenti sul territorio, realizzazione di strutture per il turismo di nicchia.

Per la realizzazione di tali obiettivi, al momento, sono state individuate le seguenti azioni:
- incrementare i punti di accoglienza turistica,
- realizzare percorsi attrezzati,
- organizzare pacchetti turistici proponibili in maniera capillare dal punto I.A.T. all'albergo,
- posizionare TOTEM informatici,
- creare una rete per la messa a sistema del "turismo della conoscenza" rivolto a materie come la cucina, la ceramica, il merletto orvietano,
- censimento delle iniziative e coordinamento degli operatori,
- organizzare corsi di formazione per gli operatori turistici,
- realizzare laghetti per la pesca sportiva,
- aumentare la visibilità dell'attuale sistema della mobilità alternativa,
- progettare una nuova tratta urbana,
- realizzazione di una galleria e di un centro commerciale diffuso,
- facilitazioni fiscali per favorire di residenti.

Il ruolo del Comune è quello di promuovere e governare questi processi di rivitalizzazione economica e sociale, insieme a quelli di riqualificazione edilizia, infrastrutturale e urbana utilizzando il nuovo strumento del QSV.  A tal fine l'Amministrazione Comunale ha provveduto alla nomina del "CITY MANAGER" che, secondo la corrispondenza intercorsa tra il Comune e la Regione, ha l'incarico di:
- organizzare, realizzare, gestire e monitorare un programma partecipativo dei soggetti attivi del Centro Storico,
- definire l'idea guida condivisa da tutti i soggetti partecipanti al processo,
- definire le linee strategiche integrate, condivise dai soggetti coinvolti,
- definire piattaforme di accordo tra l'Amministrazione Pubblica, soggetti economici e associazioni locali comprendenti le possibili assunzioni di responsabilità, le forme di finanziamento ed il cronoprogramma degli interventi e delle iniziative,
- proporre all'Amministrazione, sulla scorta dell'esperienza partecipativa stessa, una forma organizzativa e funzionale alla successiva esecuzione e gestione del programma e al suo monitoraggio.

Spiegando lo stato dell'arte del QSV, l'Assessore Antonio Barberani ha affermato che "la riqualificazione del centro storico è un punto fermo dell'Amministrazione Comunale. Le linee programmatiche del Sindaco hanno alla base la qualità della vita e la qualità dello sviluppo. Tenendo fede a questi due concetti, l'Amministrazione sta rivolgendo particolare attenzione al centro storico. Tema che ci è caro già da quando, come forze politiche, eravamo all'opposizione. Il dato esistente non è incoraggiante, c'è stato uno spopolamento pauroso di residenti. Dai 7.288 del 1983, nel 2007 si è scesi a poco più di 5.135. Sono stati persi 2.000 abitanti. Il 40% degli immobili disabitati è la progressione degli ultimi anni. Segno di depotenziamento del centro storico che ha perso riferimenti e uffici con il conseguente e inevitabile invecchiamento della popolazione che si attesta a percentuali preoccupanti. Il centro storico sta in una situazione drammatica, e tutti dobbiamo lavorare per invertire la tendenza perché il nostro centro storico non venga considerato una 'residenza protetta a cielo aperto'".

"Obiettivo del nostro impegno politico-amministrativo - ha aggiunto - è l'incremento dei residenti e l'abbassamento dell'età media attraverso politiche adeguate per le giovani coppie che economicamente devono poter accedere all'affitto o all'acquisto. Non vogliamo una città spettrale, e il miglioramento della qualità della vita degli attuali e dei futuri residenti passa attraverso politiche urbanistiche premiali e adeguate. Termini come 'ridensificazione' o 'rottamazione' sono usati in tutti i testi urbanistici e fanno riferimento al 'riuso' delle situazioni degradate. Al segmento delle giovani coppie è legata la differenziazione dell'offerta immobiliare. Il nostro compito è differenziare non omologare. Altro tema importante è quello degli interventi di qualità attraverso costruzioni ispirate alla bioarchitettura e all'autosufficienza energetica. Se ciò diventa prassi allora ci sarà una svolta notevole. Il famoso ‘Patto con Roma' di cui molto spesso si parla a sproposito e che fa vedere mille ripensamenti, è un'occasione di sviluppo. Si deve aprire il mercato. Abitare il centro storico è una condizione che va suffragata da servizi come parcheggi, viabilità, negozi di vicinato, compreso un punto di soccorso medico".

"Il paradosso - ha proseguito Barberani anche in qualità di Assessore alla Cultura - è che nonostante la crisi del turismo di sosta, ad Orvieto sono aumentati in maniera esponenziale i visitatori dei nostri monumenti. Un dato importante su cui agire per migliorare l'offerta turistica. Ne consegue la necessità di aumentare l'offerta commerciale secondo diverse direttrici legate alla revisione del piano del commercio, dei centri commerciali e del decentramento commerciale, oggi piuttosto in crisi a livello di investimenti. Questo va fatto con strumenti adeguati come l'idea delle gallerie che valorizzino i negozi di qualità. Un ulteriore elemento urgente è quello di dotare Orvieto di una piazza della città, dal momento che non tutto potrà essere caricato su piazza Duomo. Al momento dell'attivazione del parcheggio di via Roma, si cercherà di individuare una piazza adeguata per lo svolgimento di determinate iniziative".

"Dobbiamo armonizzare il centro storico con i sobborghi - ha aggiunto infine - procedendo ad un recupero delle rispettive identità nella prospettiva unica della valorizzazione dell'identità di tutto il territorio. Le azioni specifiche riguardano gli strumenti di programmazione urbanistica, ad esempio: piano casa, agevolazioni sul piano economico-fiscale con una valutazione delle tariffe non troppo penalizzante una volta sanato il bilancio e la promozione di convenzioni con istituti bancari. Con lo strumento del QSV, il Comune ha lavorato a progetti ed analisi di prospettiva. La Regione Umbria ha riconosciuto questo lavoro concedendo solo a cinque comuni in Umbria (Orvieto è fra questi) la possibilità di istituire una figura professionale nuova e modernissima che è il City Manager che l'Amministrazione Comunale ha individuato nella figura nell'Arch. Olivadese. Per studi e formazione professionale, egli ha già maturato una grande esperienza sulle questioni urbanistiche. Insomma, una opportunità, un salto in avanti che ci consente di lavorare sulla problematica del centro storico non solo in termini di politiche urbanistiche, ma anche di politiche sociali e fiscali.

Dopo aver ringraziato la Giunta per la fiducia nei suoi confronti, l'Arch. Rocco Olivadese ha spiegato, tra l'altro, che "il QSV / Quadro Strategico di Valorizzazione ha la peculiarità di essere uno strumento flessibile in grado di essere modificato in corso d'opera, soggetto a concertazione e condivisione. Abbiamo individuato una prima idea forza che presto porteremo alla partecipazione di operatori, cittadini e associazioni. La finalità è quella di costruire insieme il processo partecipativo, mettendo in moto un circuito di partecipazione per la gestione condivisa di questo strumento di programmazione. La Regione ha riconosciuto la volontà del Comune di Orvieto di lavorare per la valorizzazione del centro storico, trasferendo risorse per la nomina del city manager. A breve torneremo a proporre una nuova assemblea per partecipare i risultati della prima fase di lavoro".

"Nel QSV - ha aggiunto - ci sono gli ambiti di rivitalizzazione prioritaria che hanno caratteristiche precise. Per quanto riguarda i vani vuoti, è stimato che il 40% di case sono sfitte o sotto utilizzate, cioè case di 140 mq. utilizzate da una o due persone. In tutto il centro storico stiamo analizzando le situazioni più degradate. Stiamo effettuando l'analisi degli edifici degradati dal punto di vista edilizio che, su base Istat, denotano perdita di popolazione. Per favorire questa lotta al degrado, la legge ha introdotto gli Ambiti di Rivitalizzazione Prioritaria che prevedono gli ‘Interventi Premiali' vale a dire una superficie edificatoria premiale rapportata al costo degli interventi, realizzabile in aree esterne al centro storico. Le premialità si utilizzano in aree individuate dai programmi o dai piani. In una visione sistemica dell'insieme, si comincia dal centro storico perché se il centro storico sta bene, sta bene il resto della città. In questo senso, stiamo ragionando anche sui quartieri a valle con progetti che vadano a riqualificare alcune aree, ad esempio Sferracavallo e Orvieto Scalo".

Da parte sua anche il Sindaco Antonio Concina sopraggiunto in conferenza stampa ha osservato: "tendenzialmente non facciamo molto chiasso quando inauguriamo qualcosa, né facciamo inaugurazioni quando quello che si inaugura non è pronto. Ci piace lavorare seriamente. La rivisitazione urbanistica del territorio di Orvieto è un punto fermo del nostro programma. Avviare interventi di qualità e rilanciare il centro storico sono altri due temi fondamentali. Riteniamo che il centro storico possa essere il possibile e auspicabile motore di sviluppo dell'intero territorio orvietano. A questo scopo assessorati e uffici competenti stanno lavorando 'ventre a terra' per raggiungere questo risultato. Abbiamo approfondito anche il famoso ingresso della 'Porta di Orvieto' che è deprimente e che, passando attraverso tutti gli strumenti che i tecnici stanno mettendo a punto, speriamo di definire. L'altissima qualità e l'eccellenza devono partire prima di tutto dal centro storico, senza trascurare ovviamente nessuna delle frazioni di Orvieto".

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Orvieto