politica

La città creativa

sabato 15 novembre 2008
Anche il mondo culturale ormai è stato inglobato totalmente dalle nuove tecnologie: sia su Internet sia in televisione possiamo al giorno d’oggi ascoltare tutti i vari generi musicali, con canali predisposti ad hoc che trasmettono programmi che vanno dal concerto di musica classica alle lezioni di chitarra, fino ad arrivare al Teatro di Dario Fo passando per quello d’avanguardia. Anche la realtà Orvietana non è stata insensibile a tutto ciò ed il quadro complessivo della situazione è certamente di grande rilievo ed importanza. Considerate le premesse iniziali, infatti, ormai moltissimi giovani si avvicinano al mondo musicale, ma alcuni anche a quello teatrale e della danza, con un approccio più critico e meno superficiale, già edotti dal mondo multimediale che li rende scienti ancora prima di iniziare il percorso formativo. Per queste e altre ragioni, ad Orvieto c’è un fermento di gruppi musicali da fare invidia a molte altre città più grandi ed una voglia di dimostrare che la città non è vecchia ma culturalmente giovane, viva e con tanta voglia di fare. Lo stato dei fatti: Gruppi musicali Ad Orvieto si sono costituiti almeno 30 gruppi musicali formati da ragazzi tra i quattordici e i venticinque anni, che suonano con cadenza settimanale nelle sale prova e alcuni di essi anche nei locali dove si fa musica dal vivo. Questi gruppi musicali si appoggiano alle strutture già esistenti sul territorio, quali il centro di aggregazione Mr. Tamburino oppure qualche sala prova ricavata all’interno delle proprie abitazioni. Quasi tutti questi gruppi hanno inciso dei CD-Demo in sale di incisioni “fai da te” oppure nei dintorni di Orvieto. Non dimentichiamo che abbiamo tre sale d’incisione ad Orvieto. Molti ragazzi che frequentano questi gruppi musicali seguono un percorso formativo all’interno delle due scuole di musica della realtà Orvietana : Scuola comunale di Musica e Orvieto Centro Musica. C’è da dire che anche i piccoli comuni del circondario si sono organizzati per creare scuole musicali: mi riferisco a Ficulle, Allerona, Fabro ecc. La Scuola comunale di musica di Orvieto, insieme al Centro Musica, hanno dato vita ad una serie di laboratori per permettere ai ragazzi di suonare e di mettere a frutto gli insegnamenti avuti. Ad Orvieto, poi, si sono consolidate realtà musicali che hanno portato il nome della nostra città anche fuori regione e all’estero. Manifestazioni musicali e locali per la musica dal vivo La realtà legata alla musica dal vivo ad Orvieto è relegata soprattutto alle esibizioni estive in quei festival che si concentrano tra Luglio e Agosto. In queste manifestazioni i gruppi musicali del nostro comprensorio hanno spesso la possibilità di suonare e di confrontarsi con altre realtà: nascono quindi sinergie e progetti paralleli a quelli esistenti, frutto di una voglia grandissima di fare e di ricercare nuove modalità espressive. Gli altri mesi dell’anno sono invece un po’ critici sia dal punto di vista della musica dal vivo (mancanza di Live music Pub o similari) sia dal punto di vista di manifestazioni ad hoc (festival o rassegne ). Qualcosa organizza il centro di aggregazione Mr. Tamburino all’interno delle proprie strutture, mentre in cinque locali di Orvieto danno la possibilità di suonare all’interno delle loro strutture. Consideriamo però che queste realtà prediligono più formazioni acustiche , in duo o trio, piuttosto che i gruppi musicali più grandi. Manca quindi una realtà di locali dal vivo in grado di contenere la crescente domanda di spazi per gruppi musicali che hanno la voglia di esibirsi. Teatro - Teatro Mancinelli: La Stagione Teatrale del nostro teatro è al pari , se non superiore, di quella di tanti teatri stabili delle grandi città italiane. All’interno vengono effettuate attività di formazione con corsi di Illuminotecnica , Tecnico del suono, Scenotecnica, Architectural Lighting, Sartoria Teatrale e Macchinista di palcoscenico. - Collettivo teatro laboratorio: La rassegna Venti Ascensionali curata dal Laboratorio Teatro della Sala del Carmine è sempre più vasta di contenuti, soprattutto riguardanti il sociale, e sempre più spesso ospita compagnie ed eventi di alta qualità. All’interno si svolgono corsi di Teatro, Lettura e voce e molti altri che riguardano danza e il Teatro integrato. Le Compagnie amatoriali: sul nostro territorio sono nate compagnie amatoriali che hanno coinvolto perone di tutte le età. Nei paesi intorno si svolgono annualmente anche dei festival legati al Teatro amatoriale (Allerona e Castelgiorgio). RadioOrvietoWeb Il grande fermento culturale di quest’anno è rappresentato dalla nascita di Radiorvietoweb che, attraverso i proprio canali di informazione, ha saputo coinvolgere centinaia di giovani. Quest’ultimi, oltre ad ascoltare la radio, partecipano agli eventi culturali organizzati dall’Associazione “Radiorvietoweb”. Radiorvietoweb, considerando che è nata ad Aprile di quest’anno, è stata presente sul territorio in molte occasioni con attività di promozione della radio stessa e con l’organizzazione di concerti a tema. Pensiamo al Tributo a Fabrizio De Andrè alla festa Democratica di quest’anno (circa 1.500 persone), alla festa di Halloween al centro di aggregazione Mr. Tamburino, alla costante presenza sul territorio con la propria attività di promozione culturale e sociale, rivolta soprattutto ai giovani. Obiettivi e necessità - Creare manifestazioni in grado di permettere a tutti i giovani musicisti di suonare e di confrontarsi con altre realtà provenienti da fuori Orvieto. - Incrementare il numero dei locali dove si svolge musica dal vivo - Aumentare il numero di Stages relativi a corsi di specializzazione nel campo artistico e musicale - Stimolare ed agevolare la nascita di associazioni culturali nel territorio Orvieto ha bisogno quindi di nuovi spazi e nuove strutture per sostenere ed incrementare le realtà culturali esistenti. L’obiettivo prioritario è quello di rendere “viva” la città e di “insegnare”, attraverso l’autoproduzione e l’autonomia delle scelte, alle nuove generazioni che cosa è la cultura, rendere partecipi i ragazzi alle manifestazioni, divulgare cultura attraverso tutti i canali di informazione, sostenere le nuove associazioni musicali e teatrali al fine di agevolare i percorsi che si sono prefissati. Sviluppo del territorio e creatività Non torneremo sulla capacità della creatività giovanile e degli spazi di aggregazione per quel che riguarda la produzione di benessere sociale e di qualità della vita. Consideriamo ormai questa riflessione parte integrante della cultura del Partito Democratico e della città di Orvieto. Tuttavia, questo “senso comune” non si traduce in atti di governo e di indirizzo. La politica sembra solo un affare degli adulti per interlocutori adulti. Eppure, negli ultimi decenni le innovazioni più profonde (dal personal computer ai software open source, dai nuovi servizi web alle espressioni artistiche e musicali fino alla ricca creatività scientifica) sono arrivare dai giovani, talora maturate in contesti del tutto informali e disarticolati, imbevute di un mix di culture libertarie e accademiche, artistiche e scientifiche. Stiamo facendo riferimento alla creatività e alle città creative, temi al centro delle riflessioni più avanzate sullo sviluppo regionale e locale. Diverse evidenze empiriche hanno mostrato che i fattori attrattivi nelle localizzazione di imprese innovative, tecnologiche e dei servizi avanzati sono di carattere immateriale, legate agli stili di vita e al cosiddetto “genius loci”. In pratica, una località che offre scenari diversificati per quel che concerne la scena musicale, artistica tecnologica, attività sportive all’aperto, vita notturna, ecc. mostra una capacità attrattiva ben superiore ad analoghe realtà manchevoli di questi elementi. Prima ancora di questi elementi, una comunità e una città diventa attrattiva: per la presenza di un ambiente atto a favorire l’interazione sociale; per la capacità di mettere a valore la diversità delle opinioni e delle scelte di vita, perché protesa ad alimentare l’autenticità e l’unicità del luogo. “Per essere desiderabile – scrive Richard Florida – il luogo non deve essere per forza una città grande, ma dev’essere cosmopolita, un posto dove si è certi di trovare un gruppo di pari nel quale ci si senta a proprio agio, e anche altri gruppi che agiscano da stimolo; un posto pieno di interazioni di culture e idee, e dove anche gli otusider possano sentirsi integrati”. Ecco quindi la centralità della musica, dell’arte, della tecnologia, della creativa. In quei settori si trovano i motivi di attrazione e di vitalità al pari delle opere infrastrutturali e di altri fattori ritenuti strategici per lo sviluppo. “io ricordo spesso agli amministratori delle città – scrive ancora Florida – che aiutare a sostenere la scena musicale locale può essere importante quanto investire in imprese high-tech e molto più efficace di un ennesimo centro commerciale”. Alla fine dei nostri ragionamenti riteniamo fondamentale, al pari delle opere infrastrutturali o altre opere pubbliche, investire a sostegno della creatività attraverso anzitutto il coinvolgimento diretto dei protagonisti. Oltre a ciò, è opportuno lavorare per la realizzazione o destinazione di uno spazio per le attività musicali, teatrali e artistiche. Una sorta di officina della cultura che potrebbe trovare sede nell’ambito del progetto di riqualificazione della ex Caserma Piave oppure all’interno di una progetto di riqualificazione della Fortezza dell’Albornoz (“Fortezza della Cultura”). Tutto questo senza la pretesa di egemonie o collateralismi politici ma per consentire alla libertà delle persone di inventare nuove espressioni, nuove forme di aggregazione e di solidarietà intergenerazionale. A tale scopo, è opportuno sensibilizzare le realtà imprenditoriali locali, gli istituti di credito e la fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto affinché possano ritrovare le ragioni di quel mecenatismo che un tempo contribuì a fare grandi le città e l’arte italiana.

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