politica

Riforme istituzionali. Liviantoni e Riommi: maggiore efficienza e riduzione dei costi

venerdì 13 luglio 2007
Vanno nel senso della razionalizzazione, dell’efficienza e della riduzione dei costi le riforme istituzionali recentemente attuate dalla Regione Umbria. Lo hanno affermato stamani a Perugia, nel corso di una conferenza stampa, il vicepresidente della Giunta regionale dell’Umbria, Carlo Liviantoni, e l’assessore alle riforme istituzionali, Vincenzo Riommi. Due in particolari i temi trattati: la legge di riforma sulle comunità montane, ridotto da 9 a 5, e quella relativa agli Ambiti territoriali integrati (“Ati”), che saranno 4. “Con l’incontro di oggi – ha detto l’assessore Liviantoni – si vuole fare il punto dopo le giornate convulse in Consiglio regionale sul programma di realizzazione delle riforme sul quale la Giunta si è impegnata. Credo che in merito sia stata fatta molta confusione – ha aggiunto l’assessore – e, in particolare, l’opposizione è caduta in un equivoco, mettendo sullo stesso piano ‘Ati’ e Comunità montane, che rappresentano due realtà completamente diverse, quindi non sovrapponibili”. Liviantoni ha specificato che “la legge di riforma delle comunità montane, ormai necessaria, prevede cambiamenti significativi”: si passerà da 9 a 5 con presidenti che avranno un’indennità simile a quella di un sindaco di un Comune di 10 mila abitanti. Altro elemento significativo è la previsione che solo i Comuni con popolazione inferiore a 25 mila abitanti potranno far parte della Comunità montana, anche se i Comuni più grandi potranno chiedere di farne parte, qualora lo Statuto preveda questa possibilità, ed avere anche un ruolo nella gestione dei parchi e delle aree protette, nell’ottica dello sviluppo del territorio. La riforma chiarisce i rapporti tra Comunità montane e imprese agricole private, stabilendo che queste potranno intervenire solo quando l’impresa privata sarà impossibilitata a farlo. “Nel giro di poco tempo – ha sottolineato l’assessore Liviantoni – le Comunità dovranno anche definire il loro organico ottimale e anche tutti gli organismi di rappresentanza saranno più snelli. Si tratta di una grande operazione, per alcuni aspetti la prima in Italia – ha concluso -, che porterà ad un risparmio di spesa di circa 2 terzi rispetto a quello attuale (da un milione 35 mila euro a 350 mila euro)”. Per l’assessore alle riforme istituzionali, Vincenzo Riommi, “con le due riforme la Regione Umbria ha affrontato materie oggettivamente complicate che, in particolare nel caso della riforma endoregionale, la collocano al secondo posto, dopo l’Emilia Romagna, tra le Regioni italiane”. “I quattro Ambiti individuati - ha detto – serviranno a sviluppare aree d’intervento omogenee per realizzare un sistema istituzionale, che supporti al meglio lo sviluppo locale. Si passerà da un Ambito per ogni materia, differenziato a livello geografico, ai 4 Ambiti integrati con una notevole riduzione dei costi. Saranno comunque valorizzate le specificità di ogni territorio, così come sarà salvaguardato il protagonismo locale”. A conclusione dell’incontro, gli assessori hanno annunciato che presto sarà messa a punto la riforma delle Agenzie il cui processo è già stato avviato.

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