politica

Il circolo orvietano di PRC respinge le decisioni dell'Ateneo perugino e invita la Regione a sollecitare il dialogo con l'Università

giovedì 10 agosto 2006
Anche il Circolo orvietano di Rifondazione Comunista si unisce alla mobilitazione politica che sta cercando di scongiurare la soprressione del Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni a Orvieto, mettendo in rilievo l'impoverimento "del patrimonio orvietano in termini culturali e di saperi con ricadute gravi sotto il profilo del modello di sviluppo economico che questa città si è data e cerca con forza di portare avanti", invitando le forze della coalizione a fare fronte unico per scongiurare questa evenienza e chiedendo alla Presidente della Regione Umbria e alla Giunta regionale di adoperarsi per un dialogo con l’Università di Perugia per evitare quanto paventato, ma anche di pronunciarsi "chiaramente e definitivamente sul ruolo che Orvieto può e deve svolgere nella programmazione regionale dei vari centri formativi universitari". Di seguito il comunicato della Segreteria orvietana di PRC:
In merito alla comunicazione pervenuta al Centro Studi Città di Orvieto da parte del Rettore dell’Università di Perugia, nella quale non si intenderebbe rinnovare il protocollo d’intesa tra l’ateneo perugino e la Fondazione per il Centro Studi di Orvieto per l’attivazione di un ulteriore ciclo formativo del Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni per l’anno accademico 2006/2007, il Partito della Rifondazione Comunista sottolinea l’estrema negatività che il fatto rappresenta per la realtà orvietana. Infatti questa decisione, se confermata, vedrà impoverire il patrimonio orvietano in termini culturali e di saperi con ricadute gravi sotto il profilo del modello di sviluppo economico che questa città si è data e cerca con forza di portare avanti. La notizia rappresenta inoltre, anche per le modalità ed i tempi con cui è stata diramata, un forte colpo agli investimenti effettuati in questi anni, sia in termini di risorse economiche che professionali, attivate per dotare Orvieto di un Polo Universitario di alto livello formativo con forti connessioni con il tessuto produttivo locale. Rifondazione Comunista di Orvieto, nel respingere con forza le decisioni dell’ateneo perugino, invita tutte le forze della coalizione a fare fronte unico per impedire tale manovra, che, facendo scomparire un corso di laurea consolidato – peraltro con risultati positivi e trend in aumento anche per lo stessa università di Perugina - tende a negare ad Orvieto un ruolo importante nel panorama dei centri di alta formazione della regione. Allo stesso tempo chiede alla Presidente della Regione dell’Umbria ed alla Giunta regionale tutta di adoperarsi per un dialogo con l’Università di Perugia al fine di evitare quanto paventato, ma anche di pronunciarsi chiaramente e definitivamente sul ruolo che Orvieto può e deve svolgere nella programmazione regionale dei vari centri formativi universitari. Rifondazione Comunista infine, invita tutta la cittadinanza a sostenere le Istituzioni locali in questa battaglia, ed a partecipare attivamente affinché ad Orvieto permanga un Polo di Alta Formazione e che – anzi- tale funzione possa essere ulteriormente potenziata.

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