politica

'Disurbanistica' comunale: Altra Città contro le lottizzazioni selvagge. Un esposto alla Soprintendenza per la cancellazione di alcuni edifici di pregio

lunedì 31 luglio 2006
Accusato di “disurbanistica”, dal gruppo consiliare Altra Città, l'establishment comunale che si occupa delle previsioni del PRG e della programmazione dei vari interventi attuativi: “che hanno recentemente subito – si scrive in un'interpellanza - una ingiustificata accelerazione con lo sblocco di numerose zone C (aree di nuove espansioni)”. Quello che è definito maltempo edilizio continua, affermano i consiglieri comunali Conticelli e Cortoni, “ed ora, dopo i regolari permessi di costruire, sta per essere attuata una nuova zona B in loc. Albergo La Nona, la cui attuazione comporterà la demolizione ed eliminazione dell’omonimo storico mulino, sebbene sia stato a suo tempo inserito nell’elenco dei beni culturali e la Regione Umbria abbia adottato provvedimenti proprio per la tutela e valorizzazione dei mulini storici in ambito regionale”. Al posto del vecchio mulino sorgeranno tre edifici, rispettivamente con 12, 7 e 14 appartamenti, per un totale di 33 nuove abitazioni, “compressi (non compresi) – continua il colorato linguaggio di Altra Città - tra la latteria di Sferracavallo ed il fosso Albergo La Nona, su una superficie di circa 7.000 metri per un totale di quasi 11.000 metri cubi”. Nell'interpellanza Conticelli e Cortoni chiedono di conoscere “i motivi per cui l’Amministrazione Comunale, che in altre occasioni si era adoperata per sospendere l’efficacia del PRG.o, non abbia valutato l’adozione di provvedimenti analoghi per il caso in questione, vista l’eccessiva estensione e la infelice ubicazione dell’area B, nonché la presenza di beni culturali da tutelare; il parere della Soprintendenza ai BB.AA. in merito alla eliminazione dello storico mulino; se non ritiene opportuno promuovere un’analisi circa gli effetti determinati dalla prima fase di attuazione del PRG, in termini di metri cubi e nuove abitazioni realizzate; se non ritiene opportuno approfondire la lettura del PRG al fine di prevenire ulteriori attuazioni di previsioni urbanistiche abnormi e ingiustificate, con danno al territorio e disagio alla comunità che vi abita”. Il gruppo consiliare Altra Città ha inoltre inviato un esposto alla Soprintendenza per i Beni Architettonici, il Paesaggio, il Patrimonio storico Artistico e Demoetnoantropologico dell’Umbria, agli Assessorati Provinciale e Regionale all’Urbanistica e all'Associazione Italia Nostra di Orvieto, per segnalare la mancata tutela dei beni culturali e del patrimonio edilizio rurale. Al centro della segnalazione, oltre all'abbattimento dello storico mulino in località Fosso Albergo La Nona per far posto ai tre edifici sopra menzionati, la realizzazione di una nuova zona C nei pressi del bivio di Camorena a Ciconia. Nel luogo denominato Fanello, la lottizzazione – si afferma nell'esposto - “cancellerà una pregevole casa rurale, con originali nicchie lungo le pareti esterne, per lasciar posto ad una banale villettopoli, peraltro destinata ad esser ampliata su terreni circostanti”. Nella foto, il casolare in località Fanello.

L'esposto alla Soprintendenza per i Beni Architettonici

L'interrogazione sulla mancata tutela del mulino