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Da Orvieto a Viterbo, il Touring Club Italiano presenta la guida "Meraviglie Sotterranee"

lunedì 6 febbraio 2017
di Davide Pompei
Da Orvieto a Viterbo, il Touring Club Italiano presenta la guida "Meraviglie Sotterranee"

Nascosto sotto il selciato, dorme un mondo ipogeo di gallerie che raccontano la storia della Città dei Papi. I primi a scavare cunicoli nel tufo, neanche a dirlo, furono gli Etruschi, secondo la logica di un percorso idraulico, incanalando acque piovane e fluviali. Una rete complessa – quasi un labirinto – cresciuta e trasformata nei secoli. Circa un centinaio, ad oggi, i metri percorribili da quanti scelgono di scendere dal civico 1 di Piazza della Morte ai due livelli, situati a 4 e ad 8 metri di profondità. Si scopre così che Viterbo propone ai suoi visitatori ambienti sotterranei di rara suggestione, uno dei quali attrezzato per conferenze.

È proprio nella Sala Rosa che sabato 18 febbraio alle 17, per iniziativa del locale consolato del Touring Club guidato da Vincenzo Ceniti, verrà presentata la nuova guida TCI dal titolo "Meraviglie Sotterranee" curata da Elena Bauer e Giovanni Caprara. Pubblicato ad ottobre e corredato da foto a colori, il volume documenta in 224 pagine un patrimonio inimmaginabile come è quello che l'Italia custodisce nel suo ventre. Da percorsi underground ad antri costellati di stalattiti e stalagmiti. Dalle Grotte di Castellana, considerate "le più splendenti del mondo" a quelle di Frasassi, di gran lunga le più celebri nel Centro Italia.

E ancora: i cunicoli di Napoli, i frantoi ipogei in Puglia, le catacombe cristiane, le miniere della Valle Aurina in Alto Adige, il sottosuolo della Borsa di Milano, le cripte sotterranee di Venezia, il Parco Minerario dell’Isola d’Elba, il laboratorio scientifico sotto il Gran Sasso. È in un simile contesto nascosto che si fanno largo i sotterranei di Viterbo ma anche, come già detto, quelli di Orvieto presente nella guida con il Pozzo della Cava, il Pozzo della Rocca o di San Patrizio e Orvieto Underground. Scavati nel tufo, la roccia vulcanica facile a lavorarsi per ricavare grotte, cantine, luoghi di culto, ipogei funerari, cunicoli e pozzi che caratterizza il paesaggio attuale della Tuscia, fungevano da abitazioni e per ricovero di animali, difesa, conservazione di derrate alimentari e quant'altro.

A Viterbo, come a Orvieto, è sufficiente passeggiare nel centro storico per rendersi conto della presenza di una "città di sotto" che in passato ha svolto un ruolo fondamentale. "Si pensi - suggeriscono dal Touring - che da Piazza della Morte corre un reticolo di cunicoli verso Piazza del Plebiscito che è stato scavato solo in parre per la fruizione e la visita". "È un'attrazione in più – afferma Sergio Cesarini, patron di 'Viterbo Sotterranea' – che stimola curiosità ed interesse. Sono grato al Touring Club che ha inserito la nostra struttura nella nuova guida e al console di Viterbo per aver scelto una location come la nostra".

Se ne parlerà meglio in occasione della presentazione della guida con i commenti del geologo Giuseppe Pagano, pronto a spiegare come quelle ampie gallerie, oggi comodamente percorribili e illuminate da led, conducevano nell'antichità verso tutte le uscite principali della città e, al tempo stesso, assicuravano la via di fuga ai viterbesi, in caso di pericolo o di assedio. "Più recentemente i sotterranei vennero sfruttati dai briganti per i loro loschi affari e nel corso della seconda guerra mondiale furono usati come rifugi antiaerei durante i bombardamenti". Nel corso della presentazione sarà possibile ascoltare in sottofondo suoni, registrati da "EMusic Team", che evocano ambienti di grotte e caverne e riflettono la reale struttura geologica locale.

Per ulteriori informazioni:
Piazza della Morte, 1 – 01100 Viterbo
0761.220851 – www.tesoridietruria.it 

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