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La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto apre al pubblico le porte di Palazzo Coelli

giovedì 24 settembre 2015
di Davide Pompei
La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto apre al pubblico le porte di Palazzo Coelli

Attenzione all'arte e alla cultura. Perché "il patrimonio culturale italiano è la più alta e tangibile testimonianza della storia della Nazione". Una vocazione antica, che le fondazioni di origine bancaria hanno ereditato dalle originarie casse di risparmio e, nel tempo, hanno profondamente innovato, unendo alla salvaguardia delle bellezze del passato, la creazione di occasioni di sviluppo socio-economico. Consapevoli che "sulla capacità di tutelarlo e valorizzarlo, promuovendone lo sviluppo e la conoscenza sul territorio, poggia la crescita culturale, civile e al tempo stesso economica del Paese".

Così, il presidente dell'Associazione Bancaria Italiana Antonio Patuelli ha illustrato mercoledì 23 settembre, alla presenza dell'onorevole Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che a febbraio presentò ad Orvieto il suo "Cammino ControCorrente", l'edizione numero 14 di "Invito a Palazzo", l'iniziativa promossa dall'Abi che ogni anno, per un'intera giornata, mette in mostra, gratuitamente e con visite in italiano e inglese, opere d'arte e capolavori conservati nelle sedi storiche delle banche.

L'appuntamento si rinnova sabato 3 ottobre, dalle 10 alle 19, nell'ambito degli interventi promossi dal settore bancario per valorizzare il patrimonio artistico nazionale e a sostegno della cultura quale motore di sviluppo per il Paese. In collaborazione con l'Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, quest'anno per la prima volta, apriranno le porte dei rispettivi palazzi rendendo accessibili le loro collezioni artistiche, anche alcune fondazioni di origine bancaria: soggetti filantropici, non profit, particolarmente attivi nei territori sul fronte dell’arte, della cultura e del welfare.

"Dal 2012 – ha ricordato, al riguardo, il presidente dell'Acri Giuseppe Guzzettile collezioni sono accessibili online tramite il catalogo multimediale R'accolte che mette liberamente a disposizione del vasto pubblico di Internet immagini e informazioni relative a oltre 12.000 opere d'arte. Partecipare a 'Invito a Palazzo' sarà l'occasione per mostrarle dal vero all'interno dei magnifici edifici che le custodiscono e sempre più le valorizzano anche con mostre tematiche". Per il piacere di cittadini, appassionati e turisti.

Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e la collaborazione di Trenitalia e Unione Nazionale Pro Loco d'Italia, sono 108 – qui, l'elenco completo – i palazzi interessati, di cui due della Banca d'Italia, 82 di 50 banche, e 22 di 20 Fondazioni di origine bancaria distribuite in 55 città su tutto il territorio nazionale.

Ventisei, le sedi "in mostra" per la prima volta, assoluta novità per i migliaia di visitatori pronti ad accedere agli straordinari patrimoni artistici e architettonici, agli arredi e alle opere d'arte di ogni epoca, custoditi e tutelati da banche e fondazioni nelle proprie sedi. Sette, le città debuttanti.

 

In Umbria, oltre a Perugia, Spoleto e Terni-Narni, aderisce anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, pronta ad aprire al pubblico per le visite guidate la sede di Palazzo Coelli, che mutua il nome dalla prima illustre famiglia che lo abitava già nel 1580 e la paternità a Ippolito Scalza o alla sua scuola.

Gli ultimi interventi sarebbero, invece, opera degli allievi di Simone Mosca. Il palazzo che fu proprietà anche di altre importanti famiglie orvietane come Febei, Lazzarini, Cialfi e, per ultimi, i Fumi, acquistato nel 2000 dalla Fondazione CRO è stato oggetto, nel 2004, di un raffinato restauro e, nel 2008, di un ampliamento con la creazione di una moderna sala convegni.

I locali museali al civico 3 di Piazza Febei ospitano attualmente i dipinti di Umberto Prencipe, Gino Frittelli e Ilario Ciaurro, nonché le sculture bronzee di Paolo Pollidori. Un'occasione unica, "Invito a Palazzo", per vedere finalmente da vicino la prestigiosa dimora gentilizia, a due passi dal Duomo, nel cuore del centro storico della città.

 

Per ulteriori informazioni:
0763.393835 – segreteria@fondazione.cariorvieto.it
www.fondazionecassarisparmiorvieto.it