economia

Mano tesa verso Pechino. La Cina sceglie Orvieto per premiare "Wuliangye"

giovedì 26 novembre 2015
Mano tesa verso Pechino. La Cina sceglie Orvieto per premiare "Wuliangye"

I vertici dell’azienda "Wuliangye Co., Ltd" leader mondiale nella produzione di liquori hanno incontrato i rappresentanti del mondo imprenditoriale e istituzionale dell’Orvietano per stringere rapporti di collaborazione di tipo economico/commerciale, culturale e turistico. Dopo aver festeggiato i 100 anni dalla sua fondazione ad Expò Milano 2015 ricevendo grandi riconoscimenti per la produzione di apprezzati liquori ai cereali, l'azienda ha scelto di gemellarsi con Orvieto per le tante similitudini legate principalmente alla produzione e imbottigliamento di vini pregiati e alle rispettive caratteristiche ambientali per costruire duraturi scambi culturali, turistici e commerciali.

La cerimonia di premiazione si è svolta mercoledì 25 novembre al Teatro Mancinelli, nel pomeriggio poi in Comune, alla presenza del vicepresidente della Giunta Regionale Fabio Paparelli, la delegazione proveniente dalla Cina, come annunciato, ha illustrato agli Amministratori e imprenditori dell’Orvietano il progetto di gemellaggio con Orvieto.

“Un incontro chiesto espressamente dagli amici cinesi che, come rete delle Istituzioni siamo onorati di favorire – ha sottolineato il sindaco Giuseppe Germani – nell’intento di iniziare relazioni proficue e scambi commerciali e culturali. Il Comune di Orvieto e gli altri Enti Locali hanno un ruolo fondamentale nel creare sinergie con Paesi e Comunità che possano agevolare un piano di sviluppo sotto il profilo imprenditoriale ed economico utile per tutto il nostro territorio; quindi siamo particolarmente onorati di iniziare una amicizia che auspichiamo sia proficua nel tempo. Siamo convinti che da questi due giorni di relazioni intense con gli amici cinesi potranno emergere cose interessanti”. 

“Il nascente rapporto di amicizia e collaborazione fra il vasto territorio di Orvieto e una zona molto importante della Cina – ha aggiunto Paparelli - si inquadra nell’impegno della nostra Regione per creare collegamenti con regioni di un Paese importante come la Cina. Un impegno che, come primo atto concreto, vede la recente missione dell’Umbria a Chongqing finalizzata alla internazionalizzazione del Sistema Umbria, a partire dal sistema regionale dell’Alta Formazione a cui fa espressamente riferimento l’accordo di collaborazione siglato nei giorni scorsi con la Commissione per l’Istruzione della Municipalità di Chongqing, alla presenza del nostro Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini e dall’Ambasciatore d’Italia in Cina, Ettore Francesco Sequi”.

“Ma l’Umbria, con le sue eccellenze in campo agroalimentare, della moda, dell’artigianato artistico – ha aggiunto - vuole estendere la sua presenza all’interno di questo progetto ed è impegnata a realizzare tutto ciò nell’ottica del brand ‘Regione Umbria’. In questi giorni, è molto gradita la presenza nella nostra regione degli amici cinesi. Un pezzo del nostro sviluppo futuro sta nelle relazioni con questo Paese. Nella missione in Cina sono stati toccati tre distretti molto importanti. Oltre all’accordo di collaborazione che ho già citato, sono stati stabiliti scambi tra studenti cinesi nella nostra università e la promozione dello studio della lingua italiana nelle scuole della provincia di Chongqing, inoltre sono stati stretti due accordi per università e imprese nei settori Ambiente e Sicurezza alimentare su cui la Cina sta puntando molto; infine dal prossimo dicembre 5 voli settimanali saranno diretti su Roma”.

 

“Organizzati dal Consolato di Italia, da Sviluppumbria e da Umbria Export – ha proseguito Paparelli - si sono tenuti anche incontri tra imprese umbre e cinesi dei settori: agroalimentare, tecnologie e servizi per la protezione ambientale, packaging e moda. Come delegazione umbra abbiamo preso parte all’inaugurazione della sede di ‘Euro Brand Center’, il principale centro commerciale nella zona franca di Chongqing. Il progetto in fase di realizzazione si propone di immettere sul mercato cinese produzioni di qualità europee e l’Umbria è stata tra gli ospiti d’onore insieme al Console italiano. Il progetto darà forte impulso all’e-commerce e si proporrà come porta cinese dei prodotti europei, facilitato anche dal fatto di trovarsi al terminale della linea ferroviaria Chongqing-Duisburg. Inoltre, in collaborazione con quelle municipalità, proporremo Umbria Jazz alla vetrina del Festival Jazz di Shanghai, un evento importante per la nostra manifestazione e per gli operatori e le imprese.

L’incontro odierno, quindi, si inserisce perfettamente nel quadro di queste relazioni tutte riconducibili alla cornice dell’accordo internazionale che stiamo perfezionando. A tale proposito desidero precisare che se non c’è una cornice istituzionale e politica con i governi, non si va da nessuna parte. Per questo la collaborazione della Regione è totale. La missione di sistema ha avuto grande risonanza nazionale in Cina. Dobbiamo affrontare quel mercato con la capacità di fare sistema, tanto è vasto e ricco di opportunità. L’ invito che rivolgo alle Istituzioni e alle imprese è dunque quello di ‘fare squadra’”.

“Altro tema con cui ci possiamo presentare è quello delle produzioni televisive che di recente la Cina ha scoperto – ha concluso - l’Umbria è un set cinematografico a cielo aperto attraverso l’azione di Umbria Film Commission. Oltre alla produzione italiana di ‘Don Matteo’ (peraltro testimonial di una parte importante della promozione turistica della nostra regione) che sono in corso in queste settimane, posso anticipare che proprio in Umbria stanno iniziando le riprese di altre tre produzioni estere di alto livello. Quindi si tratta di un beneficio bi-univoco. Alla Cina l’Umbria può offrire la qualità del contesto produttivo delle imprese e quello paesaggistico, la Cina può offrire all’Umbria un mercato quantitativo che altrimenti sarebbe irraggiungibile. Sono elementi complementari e utili ad entrambi. Auguro ad Orvieto e a Wuliangye buon lavoro e buona collaborazione e rinnovo la disponibilità della Regione a lavorare insieme”.

Stefano Paggetti, rappresentante del CdA Centro Studi “Città di Orvieto” ha spiegato che “il CSCO è uno strumento per costruire competenze sulla base delle attività e degli asset che il territorio orvietano possiede. Per questo siamo particolarmente interessati ad ampliare la rete delle nostre collaborazioni con Università e Centri di cultura. Al nostro patrimonio artistico e culturale, all’artigianato e alle bellezze del territorio, Orvieto aggiunge altri asset come i collegamenti tra Roma/Firenze e l’essere inserita in una rete di relazioni importanti. Nell’ultimo periodo il CSCO ha ripreso e potenziato le collaborazioni con partners internazionali con l’Università di Perugia e 7 Università statunitensi che stanno ampliando la loro permanenza e il numero di studenti che usano il nostro patrimonio per aumentare le loro competenze e per avere maggiori opportunità soprattutto in Italia. Siamo perciò molto interessati a capire come costruire nuove attività basate sul tessuto produttivo della nostra area e al patrimonio che ci caratterizza. Dobbiamo investire nella cultura e su Orvieto come una delle zone ‘smart’ in grado di affrontare le sfide insieme ai nostri partners. Il mio invito è quello di costruire un progetto e una strategia di lungo periodo con i partners di territorio”.

Liu Zhongguo, Presidente del Consiglio d’Amministrazione di Wuliangye Co., Ltd. “colgo l’occasione per rendervi partecipi dei due giorni in Umbria. Ringrazio il Sindaco di Orvieto per averci dato l’opportunità di sviluppare un progetto unico e proficuo. Ho ritrovato in questo territorio molte delle esperienze che ho provato sin da bambino. Abbiamo in comune la cultura del buon vino e del buon bere, vorrei che questo fosse in futuro segno di una grande collaborazione. Come la Cina l’Italia ha una storia molto antica che si rinnova nella cultura.
La nostra azienda, che vanta una lunga storia e tradizione, è la più grande produttrice di liquori in Cina. Spero che questo possa essere colto come premessa per un futuro di collaborazioni positive.

E’ nata in Cina nella regione dello Sichuan, molto bella e paragonabile all’Umbria e a questo territorio. Siamo venuti in Italia perché invitati da Expo e pensiamo che questo sia il territorio adatto per farci conoscere nell’Italia intera. Lo spirito collaborativo, più che la lingua, sarà quello che ci darà le maggiori soddisfazioni. In Cina questa azienda sta crescendo ed ha incrementato in modo esponenziale di 11 miliardi di euro il proprio fatturato. Ho l’onore di invitare il Sindaco di Orvieto, il V. Presidente della Regione Umbria e le aziende di Orvieto a visitare la nostra azienda, la nostra provincia e il nostro Paese.

I cinesi sono circa 1,4 miliardi e il Governo sta puntando nella crescita della regione del Sichuan che sta sviluppando la crescita economica. In questo contesto l’azienda Wuliangye Co., Ltd vuole avere un ruolo preminente e per questo ha avuto molti riconoscimenti in ambito nazionale e mondiale. In questi due giorni ad Orvieto abbiamo visitato la cantina ‘Le Velette’ del Dott. Bottai ed altre cantine del territorio. Ci sono le condizioni per stringere accordi con noi perché abbiamo molta richiesta da soddisfare. I vini di questo territorio sono ottimi e potranno concorrere a soddisfare tale richiesta improntata al gusto e alla qualità. La qualità più che la quantità delle produzioni è la cosa che ci interessa principalmente. Prima di venire in Italia avevamo contatti con territori della Francia, ma grazie a questa occasione che ci permettere di conoscere prodotti italiani, spero di trovare contatti per introdurre i prodotti italiani in Cina. E’ nostra intenzione comprare vini umbri e di Orvieto”.

In rappresentanza della quasi totalità dei produttori e imbottigliatori del vino di Orvieto, Enzo Barbi, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela del Vino di Orvieto ha espresso “piacere ed onore ad incontrare l’azienda Wuliangye Co., Ltd.”. “L’Orvieto – ha aggiunto - è un vino dalla grandissima storia. Legato ad Orvieto da una storia millenaria oggi l’attuale produzione raggiunge i 20/25 milioni di bottiglie esportate in USA, Canada, Germania, Inghilterra”. “Dati che forse sono nulla al confronto dei numeri a cui sono abituati gli amici cinesi. In questa zona si produce il 60% del vino umbro, bianco e rosso. Siamo felici di incontrarci e di constatare queste aperture alla collaborazione, pertanto siamo a disposizione per qualsiasi supporto nella costruzione di partnership con la vostra regione e il nostro territorio”.