Scuola di Musica. Oltre 2000 firme a sostegno dell'Istituzione. A fianco degli insegnanti anche i Sindacati
Sono oltre 2000 le firme raccolte dagli insegnanti della scuola di Musica Comunale "A. Casasole" in due uscite pubbliche e nei presidi attivati di fronte alle scuole orvietane. Un risultato importante che testimonia quanto la scuola di musica sia parte della città, quanto vi sia radicata e quale sia il grande apporto che offre alla cultura cittadina. Un gesto che oggi, alla luce delle difficoltà i cui versa la scuola a causa dei tagli ipotizzati dal Comune, alla luce delle mancata stabilizzazione degli insegnanti precari, testimonia quanto sia necessario rivedere certe scelte che penalizzerebbero questo patrimonio cittadino. Di questo e della situazione della scuola di musica dal punto di vista occupazionale si è parlato in una conferenza stampa indetta questa mattina negli uffici della CGIL, in Piazza del Commercio ad Orvieto Scalo. Presenti Maria Rita Paggio, responsabile CGIL Orvieto, la dott.ssa Maura Mauri segretario provinciale CGIL NIDIL (Nuove identità di lavoro) che si occupa dei contratti dei lavoratori atipici e una nutrita rappresentanza di insegnanti della scuola di musica "A. Casasole".
"Anni fa, - ha dichiarato la Paggio, - dopo una concertazione con l'amministrazione comunale di Orvieto e i vertici della scuola, si riuscì ad ottenere la stipula di alcuni contratti a tempo determinato che garantissero agli insegnanti, fino ad allora considerati precari nonostante alcuni di loro fossero già in organico da oltre venti anni, i diritti fondamentali del lavoratore. Non si trattava di una condizione ottimale ma almeno si riconosceva un ruolo e una funzione ai tanti docenti impegnati nella scuola per otto mesi l'anno. Purtroppo quest'anno, passando per il cambio di gestione della scuola, abbiamo dovuto registrare un blocco su questo processo avviato che avrebbe dovuto portare alla completa stabilizzazione del corpo docenti. Dopo aver appreso per lo più dagli organi di stampa, - continua la Paggio, - dei paventati tagli sulle sovvenzioni alla scuola di musica, abbiamo chiesto immediatamente un incontro con il consiglio di amministrazione della scuola in merito alla regolarizzazione dei docenti. All'incontro, a cui hanno partecipato anche gli assessori Barberani (Cultura) e Sciarra (Turismo), e il dirigente del servizio Carpinelli, ci sono state espresse le preoccupazioni sulle difficoltà di gestione, difficoltà essenzialmente legate a quelle complessive sul Bilancio Comunale. Non c'erano scelte in corso, né soluzioni prospettate, - del resto in materia di contrattazione sociale abbiamo più volte chiesto un incontro insieme a CISL e UIL, incontro di cui siamo ancora in attesa."
"Quello che si prospetta, - afferma la dott.ssa Mauri della segreteria Terni, - con i possibili interventi di taglio ai fondi dedicati alla scuola di musica, è un danno formativo oltre che una perdita di posti di lavoro, eventi che il nostro territorio, già gravato da molti altri problemi occupazionali, non si può certo permettere. La scuola di Musica "A. Casasole" non è un gioiello che forse ci possiamo permettere, forse no. E' un bene comune, della città, del territorio e come tale va preservato e promosso. Non siamo davanti ad un progetto nato da poco che quindi può ancora basare le proprie forze lavoro su precari, su regolarizzati a tempo secondo contratti atipici. Qua siamo di fronte a professionisti che da anni portano il loro apporto formativo sia a favore del comune di Orvieto, sia a favore dei comuni limitrofi che utilizzano la scuola orvietana. I docenti impiegati nella scuola di musica "Casasole" non sono dipendenti comunali, non dipendono da alcun ente, sono inquadrati come insegnati di scuola privata e svolgono il loro lavoro anche nelle scuole pubbliche, sui bambini della scuola primaria dai 6 ai 10 anni, lavoro possibile grazie ad un accordo tra scuola e Comune. La nostra non vuole essere una "guerra tra poveri", non vogliamo togliere fondi ad altri a favore della scuola di musica, vogliamo però, e la raccolta di firme lo testimonia, dimostrare che la scuola di musica è parte integrante della città e come tale non può essere abbandonata a se stessa."
"Abbiamo raccolto circa 2300 firme, - dice il M° Leonardo Gazzurra, uno dei docenti "storici" della scuola di Musica, - 1900 circa di residenti nel comune di Orvieto e 400 circa dei comuni limitrofi. La nostra non voleva essere una "guerra contro" ma una dimostrazione, una testimonianza di quanto la città sia sensibile a questa vicenda. "
"Abbiamo avanzato anche le nostre proposte, - continua Paggio, - ipotizzando un possibile accesso a bandi europei che potessero garantire fondi a sostegno delle attività formative. Il prossimo venerdì abbiamo in programma un incontro con il consiglio d'amministrazione della scuola di musica che di fronte alle incertezze sulle entrate non può far altro che esprimere la propria difficoltà a mantenere la qualità dei servizi che oggi propone e i livelli occupazionali che fin qui, in qualche modo, ha garantito. Non è ammissibile un progetto che preveda un aumento delle quote sostenute dalle famiglie, la rete famiglie oggi è alla base della sofferenza generale del sistema e andare a gravare di più significherebbe costringere molti ragazzi ad abbandonare gli studi. Si dovranno intavolare quindi delle soluzioni che permettano alla scuola di mantenere il proprio livello formativo, ma, allo stesso tempo, garantire la stabilizzazione dei docenti che in essa lavorano da anni".