economia

Ingenti danni all'agricoltura umbra. Comunità montane e Comuni al lavoro per le richieste dello stato di calamità naturale

lunedì 28 novembre 2005
Sono state fatali le piogge torrenziali prolungatesi per ben 72 ore.
Cia e Coldiretti stanno operando per fornire una stima più precisa degli ingenti danni provocati dal maltempo alle colture, per la richiesta alle autorità competenti della dichiarazione dello stato di calamità naturale nei comuni colpiti. L'assessorato al territorio della regione Umbria sta predisponendo una relazione tecnica per la Giunta, mentre anche nelle Prefetture di Terni e Perugia e nei vari centri di coordinamento dei Comuni si lavora al computo dei danni, ingenti anche per la viabilità minore a causa di frane e microfrane.

“Il maltempo dei giorni scorsi ha causato ingenti danni all’agricoltura umbra - ha affermato dal vicepresidente della Giunta regionale ed assessore all’agricoltura Carlo Liviantoni - per questo motivo le Comunità montane sono state allertate per monitorare la situazione e rilevare i danni, al fine di richiedere al Ministero delle politiche agricole la dichiarazione dello stato di calamità naturale”.
L'assessore ha dichiarato che sulla questione provvederà ad informare anche la Commisisone europea.
"La situazione in Umbria per la sua gravità sarà seguita attentamente – ha concluso Liviantoni – al fine di impedire che un comparto già compromesso dalle ben note crisi di mercato possa collassare ulteriormente”.

Secondo l’assessorato regionale da circa 50 anni non si vedeva una piena del Tevere di queste dimensioni, tale da causare straripamenti in molti punti, trascinando via le semine autunno–primaverili.

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