Paolo Maria Noseda, la voce di "Che tempo che fa" inaugura l'Anno Accademico

Nato al confine fra lago e montagne, per lui le frontiere non sono mai state un problema. Curioso ed appassionato del mondo, viaggia con qualsiasi mezzo possibile. Primo fra tutti, i suoi piedi. Ama gli sport, gli animali, la natura e i suoi elementi primordiali. Curioso, studia continuamente, in modo discontinuo, una molteplicità di cose e si definisce grande estimatore delle arti e di "tutte le manifestazioni dell’intelligenza e dell’abilità degli umani".
Parla molto, ma sa anche ascoltare. E, ovviamente, tradurre abituato com'è a prestare la sua voce agli ospiti stranieri di "Che tempo che fa", la popolare trasmissione Rai condotta da Fabio Fazio. Non poteva, dunque, che essere uno degli interpreti italiani più conosciuti come Paolo Maria Noseda ad inaugurare l'Anno Accademico 2019/2020 della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Perugia che, in 43 anni ha visto laurearsi oltre 2000 studenti.
Diventati interpreti, traduttori, consulenti aziendali, liberi professionisti in Italia e in Europa. Occasioni occupazionali in un mondo del lavoro sempre più globale e interculturale, quelle offerte dall'istituto che, anche quest'anno, conta il numero massimo di iscrizioni – 300 – per la Laurea Triennale ed ha raggiunto il centinaio di iscritti per le due annualità della Magistrale. A Noseda, martedì 26 novembre, alle 15, al Centro Congressi dell'Hotel Giò spetterà la prolusione.
"Cambiare tutto per non cambiare nulla: traduzione come forma di interpretazione", il titolo del suo intervento in veste di traduttore, speech coach e ghostwriter. Sempre attuale, la sua pubblicazione del 2012 "La Voce degli Altri. Memorie di un Interprete" (Sperling&Kupfler) che in 326 pagine documenta e trasmette quanto appreso in oltre trent'anni di attività, a contatto con regine e top model, attori e registi, manager e rockstar, scrittori e politici. Da Bono Vox a Roberto Saviano.
Fra aneddoti divertenti, meditazioni sul potere della lingua parlata e scritta, e l'evocazione di incontri (e persino) scontri di culture. Dopo il saluto istituzionale di Andrea Romizi, sindaco di Perugia, spazio alle testimonianze di alcuni studenti, tra cui Flavia Miluzzi, giovane autrice di "Monteleone d’Orvieto. Una terrazza sul mondo" che ha fatto della sua tesi di laurea, una guida turistica bilingue italiano-inglese.
E poi Matteo Venanzi, studente del corso di Laurea Magistrale in Traduzione e Interpretariato per l'Internazionalizzazione d'Impresa. Verrà, inoltre, presentato il progetto della nuova Biblioteca "Giampiero Rocca", che, nella sede della SSML di Case Bruciate, accoglie più di 1700 volumi – con testi introvabili in Umbria e in Italia – di materiale librario didattico e divulgativo, in ambito linguistico, sociologico e letterario, in più di 10 lingue di tutto il mondo. Oltre all'Italiano.

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